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    L’aggiornamento tecnologico s’ha da fare

    By Redazione LineaEDP01/06/20236 Mins Read
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    Domenico Iacono, Sales Engineer, Team Lead Italy&Spain, Commvault, spiega la necessità di eliminare l’inerzia dell’aggiornamento tecnologico

    aggiornamento tecnologico
    Foto di Simon da Pixabay

    aggiornamento tecnologicoNel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Domenico Iacono – Sales Engineer, Team Lead Italy & Spain – Commvault, spiega perché eliminare l’inerzia dell’aggiornamento tecnologico è fondamentale per sbloccare un vero successo aziendale.
    Buona lettura.

    L’infrastruttura aziendale è in continua evoluzione: solo negli ultimi due decenni, il settore del backup ha subito grandi cambiamenti, dal mainframe alla distribuzione, dalla distribuzione al cloud e dal cloud a Kubernetes. L’aggiornamento tecnologico però non è semplicemente un investimento finanziario, ma può rappresentare una prospettiva scoraggiante per i clienti, il cosiddetto “pain of change”, legato all’impegno necessario per passare da un sistema a un altro.

    Generalmente, dirigenti e responsabili di reparto ritengono che mantenere soluzioni legacy che funzionano sia un’opzione valida. La convinzione è quella di risparmiare tempo prezioso e budget su nuove tecnologie, senza ripercussioni. Tuttavia, l’inerzia e l’incapacità di cambiare potrebbero costituire un rischio addirittura maggiore.

    Le sfide dell’aggiornamento tecnologico

    L’innovazione è il futuro. Sebbene il cambiamento non debba essere preso alla leggera e sia spesso una prospettiva preoccupante anche per i dirigenti più esperti, è ciò che consente alle aziende di crescere, migliorare ed evolversi per rimanere rilevanti e competitive nel mercato. L’adozione di nuove tecnologie è il modo principale con cui le organizzazioni possono guadagnare terreno rispetto ai concorrenti, con la pandemia che ne ha accelerato ulteriormente la diffusione per consentire ai dipendenti di lavorare da remoto e adattarsi a questo nuovo approccio.

    La continuità aziendale è diventata fondamentale per tutti i modelli di business, e ha comportato la necessità di investire in soluzioni in grado di mantenere l’azienda in vita, invece di prepararsi per il futuro. Ora i professionisti dell’IT si accorgono che i loro sistemi sono eterogenei e rendono più difficile sostituire la tecnologia legacy, spingendoli invece a rattoppare i sistemi quando possibile, per sfruttarli al massimo.

    Le aziende devono inoltre far fronte a un flusso continuo di minacce informatiche nuove e in evoluzione, che potrebbero causare una paralisi operativa a breve termine o anche peggio. Secondo il Rapporto Clusit, nel primo semestre del 2022 sono stati registrati 1.141 attacchi, numero che rappresenta una crescita del 53% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I leader del settore tecnologico sono consapevoli di dover migliorare la propria postura di sicurezza e investire in strategie di cybersecurity per proteggersi dalle violazioni che potrebbero avere un impatto sui loro sistemi e dati.

    Sfatare i miti del cambiamento per un approccio positivo

    Se rimanere fermi rappresenta un rischio, può esserlo anche una strategia tecnologica “rip-and-replace”. Se un’azienda implementa gli stessi processi su una tecnologia diversa, può ottenere un risparmio iniziale sui costi e un miglioramento dell’esperienza utente, ma i vantaggi di nuove e comprovate tecnologie innovative, che trasformino le capacità aziendali, sono necessari a lungo termine, per competere e superare i concorrenti.

    Se si cerca di evitare il “dolore” dell’aggiornamento tecnologico, i responsabili aziendali possono trovarsi di fronte a ulteriori sfide:

    • Ritardo nell’agilità organizzativa – Evitare l’impegno necessario per gestire una transizione tecnologica può infatti essere l’unico vantaggio di rinviare o ritardare l’upgrade. Rimanere senza una tecnologia data-driven che possa crescere e scalare con l’azienda limiterà l’agilità, frenando lo sviluppo di nuove capacità e il successo. Ciò significa anche non essere in grado di sfruttare tecnologie nuove e collaudate, tramite un attuale fornitore o in altro modo.
    • Perdita di vantaggio competitivo – L’implementazione di una nuova tecnologia comporta tipicamente investimenti, formazione e un impatto in termini di tempi di inattività. Tuttavia, in uno stato di pura inerzia, le aziende rischiano di perdere il loro vantaggio competitivo e l’efficienza operativa e di costo. L’implementazione delle giuste tecnologie può spingere le imprese a evolversi per offrire servizi più rilevanti e vantaggiosi per i loro clienti, tra cui intelligenza artificiale, VR e tecnologie SaaS, per citare solo alcune delle più importanti del settore.

    Considerazioni chiave per un aggiornamento tecnologico di successo

    L’aggiornamento dell’infrastruttura fa semplicemente parte del percorso di un’azienda: con il ritmo dell’evoluzione tecnologica odierna, l’aggiunta o il cambio di fornitori all’interno del portafoglio di soluzioni rientrano in qualsiasi regolare strategia di crescita aziendale. È fondamentale garantire che le tecnologie esistenti siano innovative e allineate alle esigenze aziendali di oggi e domani.

    Il tempo sarà un fattore chiave nell’apportare cambiamenti, ma se i responsabili decidono di limitarsi al “lift and shift”, cioè a “sollevare e spostare” o ristrutturare applicazioni e dati, senza migliorare completamente i sistemi, i benefici saranno limitati. Apportare i giusti cambiamenti in un colpo solo comporta un periodo di interruzione più breve e gestibile, abbinato a risultati ottimali.

    Anche la ricerca della giusta partnership con un fornitore è fondamentale per il successo dell’upgrade. Un vendor che comprenda gli obiettivi e la cultura dell’azienda lavorerà nel modo più efficace per capire le sfide attuali e i punti dolenti da superare, e saprà che cosa si intende per successo. La tecnologia è una struttura, non un obiettivo. I fornitori devono supportare i clienti con la tecnologia per raggiungere i loro obiettivi aziendali.

    I criteri chiave per la scelta dovrebbero includere la precedente esperienza di lavoro del vendor con aziende simili e l’ampiezza e profondità delle sue competenze. Ogni piano di transizione deve essere personalizzato per ogni specifica azienda e il suo particolare settore. Ogni fase di progettazione, controllo, implementazione e supporto post-implementazione deve dare fiducia nel risultato.

    Consolidamento e fiducia per una transizione tecnologica senza problemi

    Consolidare il numero di tecnologie in uso e riunirle in una piattaforma sicura, regolamentata e controllata è l’ideale per preparare il patrimonio tecnologico al cambiamento. In questo modo si facilita l’integrazione con nuovi strumenti, come la sicurezza o l’automazione. Lavorare con esperti di settore credibili offre un grande vantaggio nella riduzione del rischio in progetti, tempistiche, costi e risultati e anche quella del time to value è un obiettivo importante.

    Ogni vero cambiamento avrà sempre un impatto sull’azienda; quindi, è fondamentale mantenere l’attenzione sul risultato desiderato. Un fornitore che abbia una visione, un know-how tecnologico tattico e obiettivi chiari e misurabili, aiuterà l’azienda a cambiare marcia e a passare alla velocità di crociera, riuscendo a prendere decisioni aziendali più intelligenti per un futuro sempre più digitale.

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