Nei giorni scorsi si è svolto a Milano Visionary Procurement, l’evento organizzato da TimeFlow con il supporto del premium sponsor Coupa, durante il quale l’azienda ha presentato la nuova generazione della propria tecnologia, introducendo ufficialmente l’AI Agent Builder e la nuova Advisory Intelligence. All’incontro sono intervenuti professionisti come Stefania Sadigh Ershadi (Partner Manager Italy, Coupa) e Fabio Giacomini (Principal Solution Advisor Italy, Coupa), insieme a Lorenzo Danese (CEO TimeFlow) e Valerio Bianchi (Head of Sales TimeFlow). Il panel ha riunito inoltre figure chiave del procurement, della trasformazione digitale e della gestione dei servizi professionali, tra cui Fabio Francalancia (CPO Engineering), Luca Carnevale Carlino (CFO Sopra Steria), Massimiliano Geirola (CEO iKons) e David Bevilacqua (Senior Advisor Accenture; Past CEO Ammagamma & Yoroi; Past CEO Italia & VP Europe Cisco).
Dall’ecosistema al network effect: il nuovo standard del procurement
Durante l’evento è stato messo in luce un dato ormai evidente: il procurement dei servizi professionali continua a essere rallentato da processi manuali, flussi frammentati e iter di ingaggio che superano spesso le otto-dodici settimane. Nonostante la crescente richiesta di competenze e rapidità decisionale, molte organizzazioni si affidano ancora a email, allegati dispersi, fogli Excel ingestibili e sistemi non integrati. TimeFlow risponde a questa complessità con un modello che combina automazione avanzata, analisi predittiva e la forza di un ecosistema verticale di competenze, mantenendo sempre un approccio human-in-the-loop.
Come sottolineato da Lorenzo Danese, CEO di TimeFlow, la tecnologia è soltanto una parte del valore dell’azienda: al centro c’è il network effect, l’effetto per cui ogni nuova azienda che entra nella piattaforma porta benefici tangibili all’intero ecosistema. L’aggiunta di nuovi fornitori e nuovi progetti produce benchmark più accurati, maggiore rapidità nell’individuazione dei talenti, trasparenza totale sulla supply chain e insight continui sulle competenze richieste dal mercato. Oggi TimeFlow conta 1.500 fornitori qualificati, 35 milioni di euro di progetti processati e migliaia di competenze validate, risultato di un approccio verticale che ha trovato terreno fertile nell’IT e che si sta espandendo verso Construction, Healthcare e BFSI.
AI Agent Builder: l’evoluzione del matching verso la decision intelligence
All’interno di questo ecosistema nasce AI Agent Builder, la nuova generazione di agenti intelligenti progettati per affiancare i team di procurement come veri partner decisionali. Non si tratta di chatbot o moduli isolati, ma di agenti capaci di analizzare contratti, performance e SLA in tempo reale; di individuare anomalie e rischi prima che diventino criticità; di riconoscere pattern da progetti simili; e di suggerire fornitori, competenze e strategie di ingaggio basate su dati storici e benchmark di mercato.
Prompt operativi come “Assembla il team per il progetto Alpha usando i pattern di Beta” descrivono una nuova modalità di lavoro in cui l’AI costruisce shortlist di candidati in pochi secondi e attribuisce a ciascuno una probabilità di successo specifica per quel progetto. Non viene più selezionato il primo profilo disponibile, ma il più adatto allo scenario.
“Questo è il procurement dei servizi professionali del futuro: passiamo da decisioni basate sull’istinto a decisioni basate su evidenze”, afferma Danese. “Ci troviamo in un punto di svolta. La tecnologia è pronta e i risultati sono già misurabili.”
Advisory Intelligence e ruolo umano: il procurement guidato dai dati
Accanto agli AI Agents, TimeFlow introduce la nuova Advisory Intelligence, un layer di intelligenza consulenziale che identifica inefficienze, rischi di non conformità, incoerenze nel parco fornitori, anomalie tariffarie e criticità nei workflow. Non si limita a generare report, ma produce insight operativi, priorità chiare, scenari predittivi e raccomandazioni immediatamente azionabili. Il ruolo del CPO evolve: da gestore di complessità a vero architetto della performance, con una visione trasparente della supply chain e una capacità predittiva che consente di anticipare il fabbisogno di competenze interne ed esterne.
In questo quadro, la componente umana rimane centrale. L’automazione non sostituisce le persone, ma permette ai team di dedicarsi alle attività a maggior valore aggiunto: costruire partnership, gestire la governance, anticipare i trend del mercato e guidare le scelte strategiche dell’azienda. Gli AI Agents diventano un advisor che conosce ogni progetto, collega informazioni, suggerisce alternative e riduce drasticamente errori, inefficienze e tempi decisionali.
“Per anni abbiamo chiesto alle aziende di diventare più digitali, ma la digitalizzazione non è efficace se si limita a replicare processi analogici con strumenti più veloci”, conclude Danese. “Il vero salto di qualità arriva quando si cambia modello: dal gestire fornitori al gestire competenze, dal cercare candidati al prevedere il fabbisogno, dal rincorrere il mercato al leggerlo in anticipo. È questo il futuro che stiamo costruendo. E per la prima volta possiamo dire: non stiamo più reagendo. Stiamo guidando.”
La visione del premium sponsor Coupa: l’AI come leva strategica per lo Spend Management
L’intervento di Coupa all’evento ha poi offerto uno sguardo complementare sulla trasformazione in atto nel procurement globale. Player internazionale di riferimento nel campo del Business Spend Management, la società sta vivendo una fase di forte crescita, grazie a un approccio che mette l’intelligenza artificiale al centro della propria strategia. Le sue soluzioni cloud-based e AI-driven consentono infatti alle imprese di automatizzare i processi di acquisto, ridurre i costi e ottenere una visibilità completa sulla spesa.
“L’intelligenza artificiale non è più solo una tecnologia di supporto, ma una leva strategica che permette di rendere i processi di spend management più intelligenti, veloci e sostenibili”, ha dichiarato Stefania Sadigh Ershadi, Partner Manager Italy di Coupa. “Grazie a una piattaforma unificata e a un patrimonio informativo costruito in quasi vent’anni, possiamo aiutare le aziende a prendere decisioni basate su dati reali, ottimizzando costi e performance in modo predittivo.”


