• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Speciale Sicurezza
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Edison Energia sceglie Konecta per rafforzare il proprio servizio clienti
    • Salesforce: in Italia servono dati più affidabili per l’AI
    • RAM: la soluzione no-code che democratizza l’intelligenza artificiale generativa nelle aziende
    • Akamai Research: i bot basati sull’intelligenza artificiale minacciano i modelli di business basati sul web alla base
    • Clusit, incidenti informatici in aumento nel primo semestre 2025: in Italia il 10% degli attacchi a livello mondiale, l’hacktivism è la prima minaccia
    • Agenti AI e controllo delle conversazioni: 5 benefici che trasformano i dubbi in opportunità
    • Kaspersky lancia un nuovo corso online gratuito sulla cyberhygiene
    • Davide contro Golia: il vantaggio del focus, della personalizzazione e della stretta collaborazione tra umani e IA
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Featured»Innovazione radicale “a tutti i costi”? No, grazie

    Innovazione radicale “a tutti i costi”? No, grazie

    By Redazione LineaEDP07/06/20234 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Alberto Bazzi di Minsait si chiede se ha senso per tutte le aziende perseguire lo stesso approccio di innovazione radicale

    innovazione radicale
    Foto di nugroho dwi hartawan da Pixabay

    innovazione radicaleNel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Alberto Bazzi, direttore in Italia di Digital Business Technologies presso Minsait, si chiede se ha senso per tutte le aziende continuare a perseguire lo stesso approccio di innovazione radicale “a tutti i costi”, anche in settori che hanno subito una disruption recente e che affrontano nuovi modelli di business.
    Buona lettura.

    La Commissione europea ha appena stanziato 122 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa “Ecosistemi europei dell’innovazione” per aiutare i paesi dell’UE ad essere in prima linea nella nuova ondata di innovazioni e startup tecnologiche. Come investire questi fondi per sfruttare al meglio questa opportunità? Su quale tipo di innovazione devono puntare le nostre imprese e istituzioni?

    Innovazione radicale “a tutti i costi”: non è sempre una buona idea

    Negli ultimi mesi, il discorso sulla potenza dirompente dell’innovazione ha riacquisito centralità nel dibattito con la diffusione delle soluzioni tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale che avranno, potenzialmente, un effetto dirompente su numerosi settori industriali. Ma in questo clima di generale euforia, in cui le novità e le evoluzioni tecnologiche si susseguono con velocità ipersoniche, resta un quesito: ha senso per tutte le aziende continuare a perseguire lo stesso approccio di innovazione radicale “a tutti i costi”, anche in settori che hanno subito una disruption recente e che affrontano nuovi modelli di business?

    È vero che innovare le candele non ha portato all’invenzione della luce elettrica, ma è pur vero che, una volta inventata la luce elettrica, non aveva molto senso per le aziende di energia continuare a cercare un’altra innovazione radicale, ma piuttosto adeguarsi al nuovo scenario e rendere il proprio modello il più efficace possibile.

    Meglio focalizzarsi su innovazioni incrementali per migliorare processi e servizi

    Per fare un altro esempio più vicino ai nostri giorni: nel 2008 Spotify ha rivoluzionato l’industria della musica mondiale introducendo un nuovo modello di business che potesse aiutare a combattere la pirateria grazie allo streaming e alla fruizione di milioni di canzoni, gratuitamente o con un abbonamento mensile. Con il successo del modello Spotify, avrebbe avuto senso per gli altri player del settore provare a investire tempo e risorse al fine di innovare radicalmente, e nuovamente, l’industria musicale? Sembra chiaro che, in casi del genere, risulta più proficuo adattarsi ai nuovi paradigmi di successo introdotti (magari da aziende competitor) focalizzandosi però su innovazioni incrementali che consentono di migliorare i propri processi e i propri servizi.

    La scelta del paradigma di innovazione più adeguato alle nostre imprese non può prescindere da un’analisi approfondita del nostro settore e della fase in cui esso si trova nel ciclo innovativo. Ora, una volta smentito il mito di Silicon Valley dell’innovazione radicale sempre e per tutti, bisogna chiedersi quali benefici più offrire un modello di innovazione incrementale forse meno sexy ma in molti casi più efficace.

    Miglioramenti costanti e graduali ai propri prodotti, servizi, processi e strategie

    Secondo la nostra esperienza, rispetto a una innovazione radicale, le innovazioni incrementali portano con sé alcuni benefici assolutamente decisivi. Innanzitutto, l’adattamento al mercato: attraverso l’adozione di innovazioni incrementali le aziende possono differenziarsi dai competitor e soddisfare le nuove esigenze dei consumatori adattando la propria offerta e i propri modelli di business alle tendenze del mercato.

    Inoltre, sempre in questo ambito, le imprese che adottano innovazioni incrementali possono ottenere un efficientamento dei processi interni, un miglioramento dei prodotti e dei servizi, una maggior soddisfazione dei clienti, un risparmio di costi, tutti fattori che consentono loro di distinguersi dalla concorrenza e di crescere nel lungo periodo.

    Un altro beneficio riguarda il processo di continuo miglioramento: con l’implementazione di innovazioni incrementali le aziende possono apportare miglioramenti costanti e graduali ai propri prodotti, servizi, processi e strategie aziendali esistenti, favorendo la continuità e la stabilità aziendale.

    Per molte organizzazioni non serve andare alla ricerca disperata di nuove e scintillanti innovazioni radicali; spesso, in molti settori, basta focalizzarsi su innovazioni incrementali in grado di supportare il business nella crescita e nello sviluppo, nella capacità di resilienza a un mercato sempre più aggressivo, nelle opportunità di miglioramento costante per processi più efficienti, maggiore produttività e migliori servizi per i consumatori. Il tutto senza la necessità di “reinventare la luce elettrica”.

    Alberto Bazzi Innovazione radicale Minsait
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    RAM: la soluzione no-code che democratizza l’intelligenza artificiale generativa nelle aziende

    05/11/2025

    Clusit, incidenti informatici in aumento nel primo semestre 2025: in Italia il 10% degli attacchi a livello mondiale, l’hacktivism è la prima minaccia

    05/11/2025

    Agenti AI e controllo delle conversazioni: 5 benefici che trasformano i dubbi in opportunità

    05/11/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Networking: il software al centro
    Modula: l’automazione che rivoluziona la logistica industriale
    La cybersecurity spinge il business
    L’AI è vietata in azienda?
    Il cloud introduce ulteriore complessità nella cybersecurity: focus sulle identità
    Defence Tech

    Clusit, incidenti informatici in aumento nel primo semestre 2025: in Italia il 10% degli attacchi a livello mondiale, l’hacktivism è la prima minaccia

    05/11/2025

    Kaspersky lancia un nuovo corso online gratuito sulla cyberhygiene

    04/11/2025

    La logistica fa sempre più gola al cybercrime

    03/11/2025

    Il Cybersecurity Summit a Roma il 19 novembre

    03/11/2025
    Report

    Salesforce: in Italia servono dati più affidabili per l’AI

    05/11/2025

    Data Center: la potenza installata in Italia triplicherà nei prossimi 5 anni

    03/11/2025

    Più produttivi grazie all’AI

    30/10/2025

    Il settore tecnologico è davvero inclusivo?

    23/10/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.