• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Contentsquare sigla un accordo per l’acquisizione di Loris AI
    • BASF cresce e guarda al futuro con SAP S/4HANA Cloud
    • Supply chain bersagliate dagli attacchi informatici
    • Sicurezza OT: le regole di Claroty contro gli attacchi
    • Rivacold: la refrigerazione è sostenibile con NetApp
    • Palo Alto Networks acquisirà CyberArk per 25 miliardi di dollari
    • Il fattore umano nella sicurezza digitale
    • Cloud: energia e sovranità digitale le priorità dell’Europa digitale
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Featured»Red Hat: il Kubernetes che verrà

    Red Hat: il Kubernetes che verrà

    By Laura Del Rosario24/09/20204 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    A KubeCon 2020 si è parlato del futuro di Kubernetes e Red Hat ha presentato le novità della sua piattaforma OpenShift, giunta alla versione 4.5

    Natale Vinto, Red Hat_kubernetes
    Natale Vinto, Red Hat

    Si parla sempre più di Kubernetes e se ne parlerà sempre di più e per questo abbiamo approfondito l’argomento con Natale Vinto, Principal Product Marketing Manager per Red Hat OpenShift in EMEA.

    Red Hat a KubeCon

    Con il termine Kubernetes si fa riferimento al software open source che gestisce il ciclo di vita delle applicazioni moderne containerizzate, dove i container rappresentano un’alternativa agile e interoperabile alla virtualizzazione. Si tratta inoltre di applicazioni cloud native e che pertanto sono rilasciate velocemente, incrementano la qualità del servizio e riducendo il rischio.

    Si è parlato di tutto questo durante l’edizione europea di KUBECON, la principale conferenza di riferimento per il mondo Kubernetes, promossa da
    CNCF (Cloud Native Computing Foundation), nel corso della quale si sono presentate le nuove tecnologie e la community ha fatto il punto su quello che verrà. L’evento ha rappresentato per Red Hat un’occasione per presentare la sua vision su Kubernetes e lanciare le ultime novità in termini di innovazione in relazione alla piattaforma Red Hat OpenShift, la piattaforma open source di Red Hat per Kubernetes.

    Red Hat OpenShift 4.5 al cuore della propria strategia cloud native

    La piattaforma Kubernetes di Red Hat, Red Hat OpenShift, giunta alla release 4.5, supporta applicazioni tradizionali, cloud native, AI, machine learning e così via. Tutte le applicazioni possono girare su Kubernetes di Red Hat e sono disponibili in hybrid e multi-cloud oppure possono risiedere all’interno del data center o ancora nell’edge.

    Red Hat Open Shift, adottato a livello mondiale da più di 2.000 clienti tra cui Poste Italiane e BrianzAcque è un Kubernetes di livello enterprise che fornisce un’esperienza unificata su tutti i cloud e aiuta gli sviluppatori nella creazione delle applicazioni, portando ad una riduzione del TCO, sempre mantenendo il focus sull’open source.

    A KubeCon 2020, che ha visto una partecipazione di 18.000 utenti, Red Hat ha annunciato la nuova possibilità di portare Kubernetes sull’edge e si è focalizzata sulla virtualizzazione cloud native. I container diventano un’alternativa agile alla virtualizzazione, pur continuando a garantire la possibilità di gestire la virtualizzazione on top a Kubernetes (e qui sta il cambio di paradigma: la virtualizzazione che va sul cointainer), scegliendo in base alle necessità. Con OpenShift Virtualization le organizzazioni IT possono infatti ora portare carichi di lavoro standard basati su VM a Kubernetes, aiutando ad eliminare i silos di workload e sviluppo che tipicamente esistono tra gli stack applicativi tradizionali e quelli nativi del cloud

    Le nuove funzionalità di Red Hat destinate ai casi di utilizzo edge includono invece:

    • Supporto di cluster a 3 nodi all’interno di Red Hat OpenShift 4.5, portando le capacità enterprise Kubernetes alla periferia della rete con un ingombro ridotto. Combinando i nodi supervisor e worker, i cluster a 3 nodi ridimensionano le implementazioni Kubernetes senza comprometterne le capacità, rendendolo ideale per i siti edge che sono limitati in termini di spazio, ma necessitano dell’ampiezza delle funzionalità di Kubernetes.

    • Gestione di migliaia di siti edge con Red Hat Advanced Cluster Management per Kubernetes insieme ai siti core tramite una singola vista coerente attraverso il cloud ibrido, rendendo le architetture edge altamente scalabili gestibili, coerenti, conformi e sicure come le distribuzioni data center standard.

    • Evoluzione del sistema operativo per soddisfare le esigenze edge con l’innovazione che caratterizza Red Hat Enterprise Linux, supportata dalla capacità della piattaforma di eseguire carichi di lavoro remoti.

    E’ stato inoltre presentato Red Hat Advanced Cluster Management for Kubernetes, uno strumento per la gestione multi-cluster e multi-cloud di Kubernetes, ovviamente completamente open.

    Non va dimenticato infine il focus molto forte di OpenShif sulla security grazie alla costruzione di un ulteriore layer di sicurezza rispetto alla virtualizzazione.

    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Laura Del Rosario

    Correlati

    Supply chain bersagliate dagli attacchi informatici

    01/08/2025

    Palo Alto Networks acquisirà CyberArk per 25 miliardi di dollari

    01/08/2025

    Il fattore umano nella sicurezza digitale

    31/07/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    ExpertBook P5, il notebook con l’AI integrata
    La tua fabbrica è resiliente?
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Defence Tech

    Supply chain bersagliate dagli attacchi informatici

    01/08/2025

    Sicurezza OT: le regole di Claroty contro gli attacchi

    01/08/2025

    Il fattore umano nella sicurezza digitale

    31/07/2025

    Violazioni dati: le aziende non hanno controlli di accesso AI adeguati

    31/07/2025
    Report

    PA sempre più digitale, ma bisogna investire su AI e dati

    31/07/2025

    La GenAI spinge l’adozione dell’AI agentica

    25/07/2025

    Software B2B: da Simon-Kucher l’analisi del settore

    24/07/2025

    Intelligenza Artificiale: cosa ne pensano oggi gli italiani?

    17/07/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.