• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Speciale Sicurezza
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Natale aziendale tra panettoni e deducibilità
    • 5 top trend tecnologici da tenere d’occhio nel 2026
    • Snowflake e Anthropic: una partnership da 200 milioni di dollari per portare l’AI agentica alle imprese globali
    • AI: l’integrazione con il fattore umano come nuova frontiera
    • Retailer e festività: è allarme sicurezza
    • Red Hat fornirà inferenze AI potenziate su AWS
    • Veeam collabora con ServiceNow per potenziare i processi e i flussi di lavoro per la Data Resilience
    • Data Sovereignty e resilienza: la nuova frontiera della sicurezza digitale
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»News»Star Wars, la Forza e la potenza dell’elaborazione multi-core parallela

    Star Wars, la Forza e la potenza dell’elaborazione multi-core parallela

    By Redazione LineaEDP13/01/20165 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Come ottenere il massimo dai carichi di lavoro virtualizzati? Lo spiega George Teixeira

    star-wars

    di George Teixeira, President & CEO, DataCore Software

    Negli Anni ’80, i film originali di Star Wars mostravano incredibili tecnologie future e facevano continuamente riferimento al “potere della Forza”. L’ultimo episodio ha battuto tutti i record al botteghino e mi ha fatto riflettere su quanti progressi abbiano fatto in questi anni la tecnologia informatica e l’IT, anche se rimane ancora molto da scoprire.

    Molte delle trovate immaginate allora sono diventate realtà, soprattutto grazie alla Legge di Moore e alla crescente potenza derivante dalla rivoluzione dei microprocessori. Per esempio, software per la virtualizzazione dei server come VMware hanno portato a radicali riduzioni di costi, aumenti della produttività e a velocità di clock delle CPU sempre più rapide. Oggi i microprocessori sono pervasivi, presenti in PC, portatili, smartphone e dispositivi intelligenti di tutti i tipi. Il completo sfruttamento della potenza promessa dall’utilizzo parallelo di molti microprocessori è però ancora lontano e l’I/O continua a essere il principale collo di bottiglia prestazionale che impedisce al settore di compiere una nuova rivoluzione nel consolidamento, nelle prestazioni e nella produttività.

    L’informatica virtuale è ancora limitata dall’I/O. Proprio come chi guida in città imbottigliato nel traffico può solo sognare le vetture volanti, l’IT vagheggia il giorno in cui i carichi applicativi potranno raggiungere la velocità della luce.

    Come è possibile che con elaborazione multi-core, app virtualizzate, abbondante RAM e grandi quantità di flash si debbano ancora fare i conti con macchine virtuali (VM) affamate di I/O mentre molti processori rimangono inattivi? È certamente possibile far girare diversi carichi di lavoro indipendenti allo stesso tempo su un unico server utilizzando risorse di memoria e CPU separate, ma è lì che cominciano i problemi. I molti carichi di lavoro in fase di elaborazione generano richieste di I/O in concorrenza tra loro, mentre un solo core è incaricato dell’elaborazione I/O. Questo limite architetturale soffoca le prestazioni applicative. Invece di avere un server che svolge grandi quantità di lavoro, l’IT è costretta ad aggiungere più server e più rack per superare i colli di bottiglia dell’I/O, e questa tendenza va contro “le riduzioni di costi e gli aumenti della produttività” che sono il fulcro della virtualizzazione.

    Ciò che accade nella realtà è che poche VM che girano simultaneamente su processori multi-core si occupano di incredibili volumi di lavoro e contemporaneamente ingolfano il solo processore impegnato nell’I/O seriale. E invece di una marea di lavoro eseguito, emerge un rivolo di I/O. Nell’IT si ha quindi la stessa sensazione che provano i ragazzi cresciuti guardando Star Wars, che si chiedono dove sono le loro astronavi e quando potranno viaggiare alla velocità della luce.

    La buona notizia è che non tutto è perduto. DataCore ha diverse menti brillanti al lavoro per offrire a tutti una svolta rivoluzionaria nell’I/O: la tecnologia Parallel I/O, che lascia fluire il traffico virtualizzato senza rallentamenti. L’esclusiva architettura di I/O parallelo software-defined è indispensabile per ottenere il massimo dalle odierne e potenti infrastrutture di elaborazione multi-core/parallele. Sfruttando il software per gestire l’elaborazione I/O tramite molti core differenti allo stesso tempo, si eliminano i colli di bottiglia dell’I/O e si raggiungono nuovi livelli di riduzione dei costi e di aumento della produttività. La notizia ancora più bella è che questa tecnologia è già disponibile.

    Proprio come Star Wars ha battuto ogni record mondiale, scoprite come DataCore ha recentemente ottenuto il nuovo record mondiale nel rapporto prezzo/prestazioni su un sistema iper-convergente (con il benchmark indipendente SPC1 dello Storage Performance Councils). DataCore ha fatto registrare anche i migliori risultati di sempre in termini di spazio occupato e tempi di risposta, e così – anche se le prestazioni non raggiungono ancora la velocità della luce – DataCore ha surclassato l’esistente non una, ma numerose volte. Verificate direttamente i risultati dei benchmark in questo articolo pubblicato su Forbes: The Rebirth of Parallel I/O.

    Come si ottiene tutto questo? Il software di DataCore tiene attivamente monitorato il carico di I/O generato da VM concorrenti tra loro, adattandosi e rispondendo dinamicamente con l’assegnazione di un numero adeguato di core per elaborare il traffico in entrata e uscita. In questo modo le VM non si trovano più ad attendere che un flusso di I/O seriale si renda disponibile. E se i carichi di lavoro I/O diventassero più leggeri, i core delle CPU sarebbero pronti a svolgere maggiori quantità di attività di calcolo.

    Questo risolve non solo gli attuali problemi di prestazioni degli ambienti virtualizzati multi-core, ma aumenta in modo importante anche la potenziale densità di VM per ogni server fisico. In pratica si può “fare di più con meno risorse”. Questo si traduce in un minor numero di server o di rack e quindi in meno spazio occupato, minori consumi e riduzione del raffreddamento. In pratica, è possibile ottenere una notevole riduzione dei costi attraverso il massimo sfruttamento di CPU, memoria e spazio di storage consentendo alla virtualizzazione di mantenere le sue promesse di produttività.

    DataCore Star Wars
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Natale aziendale tra panettoni e deducibilità

    10/12/2025

    5 top trend tecnologici da tenere d’occhio nel 2026

    10/12/2025

    Snowflake e Anthropic: una partnership da 200 milioni di dollari per portare l’AI agentica alle imprese globali

    10/12/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Dal Forum Fiscale di Wolters Kluwer Italia le voci e le idee che stanno cambiando la professione
    Commend, la comunicazione diventa intelligente
    Aikom Technology presenta la sicurezza del futuro a SICUREZZA 2025
    Non c’è produzione senza pianificazione
    Cybersecurity, tra nuove minacce e intelligenza artificiale: la visione di GCI System Integrator
    Defence Tech

    Retailer e festività: è allarme sicurezza

    10/12/2025

    GhostFrame: è allarme sicurezza!

    09/12/2025

    SentinelOne rilascia nuove integrazioni con AWS

    09/12/2025

    Il 2026 della cybersecurity tra agentic AI, complessità cloud e fattore umano

    05/12/2025
    Report

    L’IT è un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi ambientali

    05/12/2025

    Cloud per la fiscalizzazione: sette aziende su dieci pronte a investire

    02/12/2025

    L’Italia aumenta gli investimenti in innovazione

    27/11/2025

    I data center sono sostenibili?

    26/11/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.