Di seguito condividiamo il commento di Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management Italia, Spagna e Portogallo di BCS Italia relativo al progetto Start Campus – SINES 4.0, il data center ad alta sostenibilità costruito in Portogallo.
Buona lettura!
Start Campus – SINES 4.0: un modello per la sostenibilità dei data center? Il commento di BCS Consultancy
La notizia del progetto Start Campus – SINES 4.0 in Portogallo, un data center ad alta sostenibilità, merita un’attenta valutazione. Questo tipo di iniziativa riflette una crescente consapevolezza dell’importanza di coniugare innovazione tecnologica e responsabilità ambientale, soprattutto in un settore come quello dei data center, notoriamente energivoro. Il progetto, con il suo focus sull’energia rinnovabile, il raffreddamento ad acqua naturale e la connettività strategica, rappresenta un’opportunità per ripensare il modo in cui vengono progettate e gestite queste infrastrutture cruciali all’interno dell’odierna (e futura) era digitale in cui troviamo.
Tuttavia, è fondamentale analizzare se questo approccio possa diventare uno standard di riferimento. La sostenibilità, sebbene sempre più prioritaria, potrebbe essere percepita da alcuni operatori come un vincolo che limita la competitività. In quest’ottica, è importante valutare se i benefici a lungo termine, come la riduzione dei costi operativi e il miglioramento della reputazione aziendale, siano sufficienti a compensare gli investimenti iniziali necessari per adottare soluzioni più ecologiche. Il rischio è che progetti come SINES 4.0 rimangano delle eccezioni, anziché diventare la norma.
Un ulteriore elemento da considerare è la scalabilità di questo modello. Sebbene l’utilizzo di energia rinnovabile e il raffreddamento ad acqua naturale siano soluzioni promettenti, la loro applicabilità potrebbe essere limitata da fattori geografici e ambientali. È quindi necessario esplorare altre opzioni, come l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e l’adozione di pratiche di economia circolare per rendere i data center più sostenibili in diverse condizioni e attrarre aziende di cloud e AI. Non si tratta quindi solo di costruire potenza, ma di farlo in modo responsabile. Per questo, Start Campus – SINES 4.0 deve diventare un modello di riferimento. Il nostro settore ha l’onere di progettare e realizzare poli tecnologici avanzati che non ignorino l’impatto ambientale, ma anzi lo gestiscano in modo proattivo, diventando parte della soluzione alla crisi climatica.
Infine, il ruolo delle politiche pubbliche sarà determinante. Incentivi fiscali, normative più stringenti sull’efficienza energetica e standard ambientali più elevati potrebbero incentivare gli operatori a investire in soluzioni sostenibili e ridurre l’impatto ambientale dei data center. La collaborazione tra settore pubblico e privato sarà quindi essenziale per promuovere un futuro più verde per questo settore.
In conclusione, Start Campus – SINES 4.0 rappresenta un esempio incoraggiante di come sia possibile costruire data center ad alta sostenibilità. Tuttavia, è necessario un impegno congiunto da parte di operatori, governi e società civile per trasformare questo modello in una realtà diffusa e garantire un futuro più sostenibile per l’intero settore.
di Luca D’Alleva, Head of Service for Cost Management Italia, Spagna e Portogallo di BCS Italia