In vista della sospensione del supporto a Windows 10, avvenuta il 14 ottobre 2025, Kaspersky ha realizzato uno studio basato sui dati anonimi relativi al sistema operativo forniti direttamente dagli utenti che hanno dato il consenso a Kaspersky Security Network, per scoprire quanti dispositivi nel mondo utilizzano ancora Windows 10.
Utenti ancora “affezionati” a Windows 10
Dalla ricerca emerge che il 53% degli utenti utilizza ancora Windows 10 e, l’8,5% continua a utilizzare Windows 7, versione ormai obsoleta, il cui supporto di Microsoft è terminato nel 2020. Secondo Kaspersky Security Network, solo il 33% degli utenti è già passato a Windows 11, l’ultima versione del sistema operativo Windows, indicando quindi un alto livello di fedeltà alle versioni precedenti del sistema operativo.
Anche le aziende che adottano ancora Windows 10 sono numerose. Il 59,5% dei dispositivi aziendali ha installato Windows 10, mentre per le PMI questa percentuale scende leggermente al 51%. La percentuale di aziende che utilizzano Windows 7 in entrambe le categorie è di poco superiore al 6%. Gli esperti di Kaspersky avvertono che l’utilizzo di versioni obsolete del sistema operativo all’interno delle infrastrutture aziendali potrebbe rappresentare dei rischi significativi, poiché tali sistemi operativi non solo diventano più vulnerabili agli attacchi, ma possono anche diventare incompatibili con i software e gli aggiornamenti dei sistemi di sicurezza.
Con l’end-of-life di Windows 10, la maggior parte degli utenti dovrà migrare a Windows 11 per continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza ed evitare che i sistemi Windows non più supportati siano vulnerabili a nuove minacce ed exploit. Inoltre, Microsoft sta rendendo obbligatorio l’uso di un account Microsoft durante la configurazione iniziale di Windows 11, bloccando i metodi che permettevano di creare account locali. Gli account Microsoft offrono funzioni cloud come aggiornamenti automatici e sincronizzazione, ma richiedono Internet e condividono dati personali, mentre gli account locali funzionano offline e garantiscono maggiore privacy.
I consigli di Kaspersky
Dopo la configurazione, Kaspersky consiglia di controllare le impostazioni sulla privacy in Windows 11, accedendo a Impostazioni > Privacy e sicurezza e controllare attentamente le opzioni, disabilitando quelle non necessarie. È consigliato, ad esempio, disattivare l’ID pubblicitario per limitare la personalizzazione degli annunci, impostare i dati diagnostici e di feedback al livello richiesto (minimo), spegnere i servizi di localizzazione se non necessari e disattivare le esperienze condivise tra dispositivi.
Dichiarazioni
Anna Larkina, Web Content e Privacy Analysis Expert di Kaspersky, ha commentato: “I recenti aggiornamenti di Microsoft che rendono obbligatorio l’uso di un account Microsoft durante la configurazione di Windows 11 hanno significative implicazioni per la privacy. Sebbene l’obiettivo dichiarato sia migliorare la sicurezza tramite funzionalità cloud e aggiornamenti automatici, questa scelta comporta la trasmissione di dati personali ai server Microsoft, spesso senza un consenso chiaro immediatamente disponibile. Gli utenti possono ancora proteggere i propri dispositivi con strumenti come BitLocker e firewall senza un account cloud, come avveniva con Windows 10, che permetteva la creazione di account locali offline. Tuttavia, con la fine del supporto di Windows 10 prevista per ottobre 2025, molti saranno obbligati a passare a Windows 11 per continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza. Nonostante le considerazioni sulla privacy, per la maggior parte degli utenti è consigliato il passaggio a Windows 11, poiché gli aggiornamenti di sicurezza regolari correggono le vulnerabilità emergenti. Questo aspetto è particolarmente importante durante il primo anno dal rilascio del sistema operativo, periodo in cui le nuove minacce sono più frequenti. Al contrario, altre piattaforme come Linux e macOS offrono maggiore flessibilità, consentendo l’uso di account locali senza integrazione obbligatoria con servizi cloud”.