• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • La GenAI nella Customer Experience: 5 miti da sfatare
    • Snowflake acquisisce Crunchy Data
    • IBM Apptio rilascia due soluzioni dedicate al TCO
    • Data Protection Forum: cala il sipario sull’edizione 2025
    • Dedapulse: cloud motore innovativo per le imprese italiane
    • Asstel: c’è l’ok per nuovi data center e innovazione in ambito TLC
    • Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    • Più trasparenza ambientale con l’Environmental Data Program di Schneider Electric
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»News»Se il Wi-Fi fa KRACK: come difendersi dall’attacco al WPA2

    Se il Wi-Fi fa KRACK: come difendersi dall’attacco al WPA2

    By Redazione LineaEDP20/10/2017Updated:20/10/20173 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Davanti a una cifratura delle reti Wi-Fi tutt’altro che inespugnabile, i “must to do” di G DATA per una rete wireless a prova di KRACK

    Con la vulnerabilità “KRACK”, nel corso di questa settimana, i ricercatori belgi hanno identificato e denominato l’attacco basato su vulnerabilità del design della cifratura WPA2.
    Quest’ultimo, in soldoni, consente il riutilizzo delle chiavi crittografiche, invece che impedirlo rendendo – di fatto – lo standard per le reti wireless ben lungi dall’essere inespugnabile.

    Cosa succede a chi è attaccato
    La vulnerabilità riguarda praticamente tutti i dispositivi che si avvalgono della cifratura WPA2 nella rete wireless, indipendentemente dal produttore. Chi sfrutta tale vulnerabilità può procurarsi accesso al Wi-Fi e quindi a internet.

    Nello scenario peggiore l’hacker potrebbe persino manipolare i dati trasmessi sulla rete wireless. Sarebbe, quindi, possibile sostituire il download di una applicazione legittima con un malware. In base alle informazioni attualmente reperibili, il traffico protetto con il protocollo SSL risulta meno soggetto a tali attacchi.

    Dato, però, che un eventuale malintenzionato deve trovarsi in prossimità della rete wireless che intende attaccare affinché l’attacco vada a buon fine, i ricercatori non si aspettano a breve termine attacchi di massa contro le reti WiFi. Quanto illustrato è più che altro un “proof of concept”, quindi uno studio sulla fattibilità: prima che venga sviluppato uno strumento effettivamente adoperabile per la conduzione di tali attacchi ci vorrà diverso tempo.

    Due i modi per proteggersi
    Ciò detto, contro un attacco di questo tipo esistono due contromisure che è il caso di attuare.
    La prima consiste nel disattivare il Wi-Fi che, però, risulta poco praticabile e, in taluni casi, poco sensata.
    La seconda è utilizzare la VPN con cifratura SSL per tutelare il traffico dati.

    Per alcune distribuzioni Linux la patch è già disponibile
    Nel frattempo i primi produttori hanno sviluppato e rese disponibili le patch di sicurezza necessarie per chiudere la vulnerabilità. Le prime versioni beta di iOS ad esempio contengono già questa patch.
    Altri produttori dovrebbero seguire a breve. Per alcune distribuzioni Linux tale patch è già disponibile dall’inizio di ottobre, la vulnerabilità non è più sfruttabile di default.

    Chiudere questa vulnerabilità non richiede l’acquisto di nuovi dispositivi. È possibile correggerla tramite aggiornamento del firmware. Una volta corretta, il rimedio è retrocompatibile, ossia gli apparecchi che sono stati aggiornati possono ancora comunicare con dispositivi non (ancora) dotati di una patch per la falla di sicurezza.
    Non appena un produttore rende disponibile un aggiornamento, è possibile scaricarlo tramite l’interfaccia utente web-based del router o direttamente dal sito del produttore. Alcuni router installano gli update automaticamente.
    Gli utenti di dispositivi mobili dovrebbero altresì verificare se ci sono aggiornamenti per i device utilizzati.

    La raccomandazione, naturalmente, non può che essere di installare gli aggiornamenti non appena disponibili.

    Il fatto che la cifratura delle reti wireless presenti vulnerabilità non è, infatti, una vera e propria sorpresa. Sono già state riscontrate e puntualmente chiuse numerose falle di sicurezza nello standard WLAN 802.11 che ormai esiste da 18 anni. I modelli di cifratura obsoleti quali WEP e WPA sono stati progressivamente sostituiti con standard più moderni. Quanto accade al momento è quindi solo la logica conseguenza di quanto si è verificato in passato. Questa non è la prima rivelazione di siffatta natura, né sarà l’ultima.

    G DATA è a disposizione degli utenti che desiderano ulteriori ragguagli anche in occasione di SMAU Milano, dal 24 al 26 ottobre, a Fieramilanocity.

    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    La GenAI nella Customer Experience: 5 miti da sfatare

    09/06/2025

    Data Protection Forum: cala il sipario sull’edizione 2025

    09/06/2025

    Asstel: c’è l’ok per nuovi data center e innovazione in ambito TLC

    09/06/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Defence Tech

    Strumenti legittimi e applicazioni sempre più sfruttati dal cybercrime

    06/06/2025

    Lumma Stealer è stato sconfitto. Un trionfo per la cybersecurity

    06/06/2025

    Frode d’identità sintetica: le 5 strategie di difesa secondo Kyndryl

    05/06/2025

    Sicurezza Informatica: AI come alleato e minaccia

    04/06/2025
    Report

    Red Hat rivela il futuro della virtualizzazione: innovazione e agilità per le aziende

    06/06/2025

    Sviluppatori entusiasti e ottimisti sull’AI agentica

    04/06/2025

    Intelligenza Artificiale: non tutte le aziende sono pronte

    30/05/2025

    AI e Data Center: 6.700 miliardi di investimenti necessari entro il 2030

    30/05/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.