• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Speciale Sicurezza
  • Industry 4.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Redazione
  • Contattaci
LineaEDP
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Trending
    • Trasformazione digitale: The European House – Ambrosetti e Fondazione IBM fanno il punto
    • Cyber & privacy forum: successo per la prima edizione
    • HPE: nuove soluzioni AI-native e Hybrid Cloud
    • SAS: 12 previsioni sull’intelligenza artificiale, tra miti e realtà
    • L’Intelligenza Artificiale impatta anche sull’Industria del Facility Management
    • Vectra AI: i vantaggi di una cybersecurity basata sull’AI, scelta anche da MAIRE
    • thyssenkrupp Rasselstein: servizio clienti più trasparente ed efficiente con Zendesk
    • Vodafone Business si affida a Juniper per il suo nuovo servizio gestito SD-LAN
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    LineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDP
    Sei qui:Home»News»Quando l’IoT diventa un’arma

    Quando l’IoT diventa un’arma

    Di Redazione LineaEDP20/07/2017Lettura 3 Min
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    I dispositivi IoT sacrificano alla semplicità la loro sicurezza. Una riflessione di Arbor Networks

    IoT

    A cura di Marco Gioanola, Cloud Services Architect di Arbor Networks

    Il 2016 sembra essere stato l’anno delle botnet IoT. Al momento, si stima che ci siano in circolazione tra i 6 e i 12 miliardi di dispositivi IoT e questo numero è destinato a superare i 20 miliardi entro il 2020.

    I dispositivi IoT, per loro natura, devono essere di facile utilizzo e questa caratterista purtroppo si traduce spesso in scarsa considerazione in termini di sicurezza. Fondamentalmente, i dispositivi IoT sono piccoli computer che in alcuni casi sono connessi direttamente a Internet senza firewall. Quanti di noi collegherebbero il proprio portatile a Internet senza alcun tipo di protezione o senza patch installate sul sistema operativo? Non molti, ma chissà perché non si fa lo stesso discorso con i dispositivi IoT.

    Il numero dei dispositivi IoT in circolazione rende questi apparati l’obiettivo ideale di aggressori che cercano di creare botnet. Le botnet IoT non sono una novità, le conosciamo da tempo, ma l’anno scorso abbiamo assistito a un netto incremento di compromissioni di dispositivi IoT da parte di malintenzionati da tutto il mondo. E sappiamo tutti cosa ne è conseguito; le botnet sono state usate come armi per lanciare attacchi DDoS su vasta scala.

    Gli attacchi Distributed Denial of Service (DDoS) attentano alla disponibilità di servizi, applicazioni o aziende connessi a Internet. L’anno scorso le botnet IoT sono state responsabili di prolungati attacchi da 540 Gbit/s contro organizzazioni affiliate ad un evento sportivo internazionale tenutosi in Brasile (ad agosto), contro il giornalista Brian Krebs attraverso un attacco con picchi da 620 Gbit/s (a settembre) e ancora contro il prestigioso provider DNS Dyn (a novembre).

    Gli attacchi DDoS di botnet IoT hanno contribuito alla forte crescita delle dimensioni, della frequenza e della complessità degli attacchi DDoS durante lo scorso anno. Secondo l’ultimo Worldwide Infrastructure Security Report  di Arbor Networks, i picchi di ogni attacco DDoS sono cresciuti esponenzialmente, con un tasso di crescita annuale del 68% sugli ultimi cinque anni.  Le dimensioni medie degli attacchi sono aumentate del 23% solo nel 2016 e dati tanto allarmanti hanno fatto crescere la consapevolezza delle aziende rispetto a tali minacce, basti pensare che il 66% delle imprese tiene in considerazione il rischio DDoS nei processi di gestione aziendali.

    Anche se tutti i fornitori IoT improvvisamente decidessero di rafforzare i dispositivi e di implementare adeguate misure di sicurezza, molti dispositivi non verrebbero mai aggiornati. Per tale ragione, la prima cosa da fare – oggi – è impedire che i nostri dispositivi vengano sfruttati dagli aggressori.

    Individui e aziende devono implementare le best practice, segmentando le reti e mettendo in atto le corrette limitazioni all’accesso in modo che i dispositivi IoT possano comunicare solo con servizi e utenti autorizzati.  Le password predefinite devono essere sempre modificate e gli aggiornamenti dei firmware vanno sempre installati, per rimuovere eventuali vulnerabilità.

    Quanto detto assicurerà che i nostri dispositivi non siano il mezzo per sferrare un attacco, ma non basta: dobbiamo essere certi di avere a disposizione i servizi e le soluzioni in grado di proteggere la disponibilità della nostra connettività Internet dagli attacchi DDoS. Una protezione a livelli, che incorpora una componente situata sul perimetro della rete e servizi basati su cloud è una best-practice e può sconfiggere gli attacchi DDoS, mantenendo la connettività e la disponibilità del servizio e proteggendo la continuità del business aziendale.

    Arbor Networks IoT sicurezza
    Condividi: Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • Twitter

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Trasformazione digitale: The European House – Ambrosetti e Fondazione IBM fanno il punto

    01/12/2023

    SAS: 12 previsioni sull’intelligenza artificiale, tra miti e realtà

    01/12/2023

    L’Intelligenza Artificiale impatta anche sull’Industria del Facility Management

    01/12/2023
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    SentinelOne evolve l’approccio alla sicurezza
    Esendex: la comunicazione mobile protagonista delle strategie di business delle imprese italiane
    ELO: ECM a prova di sicurezza per semplificare la vita delle aziende
    Forum Industria Digitale, le anticipazioni dell’evento
    VoipVoice porta a SMAU la sua FTTH a 2,5 Gb
    Defence Tech

    Cyber & privacy forum: successo per la prima edizione

    01/12/2023

    Vectra AI: i vantaggi di una cybersecurity basata sull’AI, scelta anche da MAIRE

    30/11/2023

    PinnacleOne: SentinelOne presenta il suo nuovo gruppo di consulenza strategica

    29/11/2023

    “Mobile Security Index 2023”: Verizon svela il panorama delle minacce in ambito mobility

    28/11/2023
    Report

    Trasformazione digitale: The European House – Ambrosetti e Fondazione IBM fanno il punto

    01/12/2023

    Ericsson Mobility Report: con il 5G il traffico dati su rete mobile è destinato a triplicare nei prossimi 6 anni

    30/11/2023

    L’intelligenza artificiale rappresenterà il 25% del PIL mondiale entro un paio di decenni

    21/11/2023

    La condivisione dei dati per l’AI generativa preoccupa le aziende

    20/11/2023
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Ultime

    Trasformazione digitale: The European House – Ambrosetti e Fondazione IBM fanno il punto

    01/12/2023

    Cyber & privacy forum: successo per la prima edizione

    01/12/2023

    HPE: nuove soluzioni AI-native e Hybrid Cloud

    01/12/2023
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2023 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Scrivi nel campo e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare