La rivoluzione digitale nella fiscalità europea è già in atto, e la fatturazione elettronica si sta affermando come leva strategica per la modernizzazione delle imprese, ben oltre la semplice compliance normativa.
Nell’articolo che condividiamo di seguito, Moreno Ferri, Head of SAP Practice & International e-Invoicing di Archiva Group, approfondisce il ruolo crescente della e-fatturazione internazionale, con un focus sul caso del Belgio – tra i Paesi più avanzati nella definizione di un obbligo B2B generalizzato entro il 2026.
Moreno Ferri, inoltre, invita a guardare oltre la sola conformità normativa e cogliere l’opportunità per rivedere e ottimizzare l’intera catena documentale aziendale, puntando su soluzioni scalabili, multicanale e capaci di garantire una governance solida anche in ambito cross-border.
Buona lettura!
Fatturazione elettronica internazionale: un’opportunità strategica
Negli ultimi anni, la fatturazione elettronica ha vissuto una trasformazione profonda: da semplice adempimento normativo a leva strategica per la modernizzazione e la competitività delle imprese. L’Europa si trova oggi in un momento cruciale, la convergenza regolatoria promossa dal piano ViDA (VAT in the Digital Age) sta accelerando un cambiamento che riguarda tutte le organizzazioni, grandi e piccole, pubbliche e private.
Due le forze principali che guidano questa rivoluzione: da un lato, l’esigenza di efficienza operativa, dall’altro, il contrasto all’evasione fiscale. Digitalizzare i processi di fatturazione significa ridurre i margini di errore, abbreviare i tempi di pagamento, migliorare la qualità del dato e creare condizioni più favorevoli per il decision-making aziendale. Si tratta di un’evoluzione inevitabile e irreversibile.
Non solo conformità: un’opportunità reale
Ridurre la fatturazione elettronica a una mera esigenza legale è un errore strategico. La transizione offre un’occasione concreta per ripensare l’intera catena del valore documentale: dalla gestione degli ordini ai contratti, dai DDT alle note spese. L’obiettivo non è solo l’efficienza, ma anche la resilienza. Le aziende che hanno saputo investire tempestivamente in soluzioni digitali sono risultate più reattive agli shock esterni – come dimostrato durante la pandemia – e più capaci di valorizzare il proprio capitale umano, liberandolo da compiti ripetitivi a favore di attività a maggior valore aggiunto.
Il Belgio e la fatturazione elettronica obbligatoria dal 2026
Tra i Paesi che si stanno muovendo in modo deciso verso l’obbligatorietà della fatturazione elettronica spicca il Belgio, che ha confermato l’entrata in vigore del nuovo mandato a partire dal 1° gennaio 2026. Si tratta di un caso significativo per tre motivi.
- La normativa interesserà tutte le aziende residenti o con organizzazione stabile nel Paese, senza distinzione di fatturato o dimensione, segnando così una partenza uniforme e inclusiva.
- Il focus sarà sulle transazioni business-to-business (B2B), mentre quelle verso i consumatori finali (B2C) resteranno escluse in questa fase. Questo orientamento permetterà alle imprese di concentrarsi sulle relazioni di filiera e sul miglioramento dei flussi interaziendali.
- Il formato obbligatorio sarà quello europeo (EN 16931), mentre sul fronte della trasmissione sarà privilegiato l’uso della rete Peppol, già attiva nel B2G, ma con apertura ad altri canali come EDI o e-mail. A partire dal 2028, inoltre, il Belgio adotterà un modello a cinque angoli, coinvolgendo direttamente l’amministrazione fiscale nella ricezione dei documenti, favorendo così l’allineamento in tempo reale tra venditore, acquirente e fisco.
In un contesto simile, le aziende attive in Belgio – o che lo diventeranno – devono prepararsi con largo anticipo. Non solo per essere conformi, ma per sfruttare l’occasione di rivedere e ottimizzare i propri processi documentali in chiave digitale.
Multicanalità e scalabilità: le nuove sfide
Il panorama normativo europeo è tutt’altro che uniforme. Ogni Paese definisce propri tracciati, tempistiche e canali. Operare su scala internazionale richiede soluzioni capaci di gestire questa complessità: servono piattaforme flessibili, scalabili e sempre aggiornate, supportate da una solida capacità di adattamento normativo. L’approccio multicanale non è una scelta, ma una necessità strategica.
Il modello One Stop Shop
Un altro tema emergente è la necessità di semplificare la governance documentale. Avere un unico interlocutore in grado di gestire l’intero ciclo documentale – non solo le fatture, ma anche i documenti pre e post-fatturazione – rappresenta un vantaggio competitivo, soprattutto per le aziende che operano con strutture ERP complesse o condivise. L’integrazione tra piattaforme, la coerenza dei dati e una gestione unica dell’archiviazione digitale si traducono in maggiore controllo e minori costi.
Uno sguardo al futuro
I prossimi 3-5 anni saranno segnati da un’accelerazione decisa. L’adozione della fatturazione elettronica diventerà uno standard in tutta Europa, sia a livello nazionale sia cross-border. Al contempo, si assisterà a una crescente convergenza tra e-invoicing e fiscalità digitale: i dati delle fatture non solo saranno il cuore dei processi aziendali, ma costituiranno anche la base per la determinazione automatica dell’imposta, fino alla dichiarazione IVA precompilata.
A livello globale, il movimento è già in atto: reti internazionali stanno creando le fondamenta per un ecosistema digitale transnazionale. Le imprese dovranno attrezzarsi per essere compliant ovunque operino, e la capacità di adattamento sarà il vero fattore critico di successo.
Anticipare è meglio che rincorrere. Iniziare oggi questo percorso consente di cogliere subito i vantaggi dell’automazione, evitando il rischio di trovarsi impreparati all’avvicinarsi delle scadenze regolatorie. Ma non basta una soluzione tecnica: è necessario affidarsi a partner in grado di supportare le aziende a 360 gradi – sotto il profilo normativo, tecnologico e organizzativo.
La fatturazione elettronica è solo la punta dell’iceberg. Il cambiamento riguarda l’intero modo in cui l’impresa gestisce e valorizza i suoi dati. E in questo percorso, scegliere il giusto compagno di viaggio può fare la differenza.
di Moreno Ferri, Head of Sap Practice & International e-Invoicing di Archiva Group