• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Speciale Sicurezza
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • ServiceNow e NTT DATA ampliano la loro partnership strategica
    • L’Industria 4.0 italiana ha un punto cieco da miliardi di euro: la sicurezza cyber fisica
    • BPER Banca e VEM Sistemi: un progetto strategico per l’evoluzione dei data center all’insegna di sicurezza, resilienza ed efficienza
    • CyberArk Secure AI Agents Solution: la prima soluzione di identity security progettata esplicitamente per proteggere gli agenti AI con controlli dei privilegi
    • Snowflake Intelligence porta l’​Agentic AI ​​in azienda
    • Digitalizzazione della PA: Anthesi sceglie OVHcloud per soluzioni cloud sicure, efficienti e sostenibili
    • Edison Energia sceglie Konecta per rafforzare il proprio servizio clienti
    • Salesforce: in Italia servono dati più affidabili per l’AI
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»News»Veeam: la nuova tecnologia trasforma i dispositivi IoT

    Veeam: la nuova tecnologia trasforma i dispositivi IoT

    By Redazione LineaEDP27/08/20216 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Edge computing, 5G, cloud computing e mixed networks con data center trasformeranno i dispositivi IoT e le relative infrastrutture, di conseguenza le misure di sicurezza devono adattarsi

    Veeam Software IoT
    Rick Vanover, Senior Director of Strategy for Veeam Software

    Nel prossimo futuro è prevedibile che i dispositivi IoT e le strutture di edge computing miglioreranno e saranno sempre più numerosi. Ma molte aziende non sono ancora abbastanza preparate per stare al passo con questo cambiamento così rapido. Naturalmente, l’adozione dell’edge computing non ha lo stesso significato per tutte le aziende, quindi non ci può essere un’unica ricetta, ma solo delle indicazioni di base. Lo stesso si può applicare alla connettività IoT. Ogni azienda o istituzione deve quindi pensare per se stessa. Cosa si tende a dimenticare? La protezione dei dati, cioè il backup e la replicazione.

    Collegare le reti IoT e l’edge computing

    Esistono soluzioni immediatamente utilizzabili, fornite delle principali aziende IT, per fondere IoT ed edge computing. VMware e Microsoft sono solo due dei possibili fornitori di soluzioni specifiche e facili da implementare. Per esempio, Microsoft Azure IoT Edge e VMware Pulse IoT Center permettono già di unire IoT ed edge computing, ma per quanto siano semplici, è importante non trascurare l’esame dei piani di sviluppo per lo storage e l’infrastruttura IT. Sono necessarie soluzioni di data protection e management in grado di gestire l’edge computing e il cloud computing così da creare e amministrare backup sicuri.

    È essenziale gestire correttamente i dati nel cloud

    I dispositivi IoT sono sempre più presenti negli ambienti lavorativi come ospedali, uffici o realtà produttive, e hanno modificato in modo significativo i flussi di lavoro. Si viene così a creare una rete di dispositivi IoT che genera ed elabora diversi terabyte di dati ogni giorno e questa enorme quantità di dati deve essere gestita e protetta, aumentando le richieste di spazio di archiviazione, larghezza di banda e potenza di calcolo.

    In molti sistemi o linee di produzione le apparecchiature esistenti non possono essere sostituite in toto con dispositivi IoT e questo può introdurre problemi nella sicurezza. Vecchi dispositivi e macchine funzionanti con protocolli di controllo e acquisizione dati (SCADA), superati da tempo, continuano però a essere utilizzati per non interrompere la produzione. Tuttavia, questi sistemi obsoleti sono altamente vulnerabili al ransomware e ad altri attacchi, e diventano per questi un possibile accesso perché non sono stati progettati per connettersi a Internet o a un cloud. In precedenza, i dati di questi dispositivi circolavano solo all’interno della zona di produzione, ma ora stanno raggiungendo più sistemi e anche altre sedi tramite ambienti cloud o multi-cloud – fuori dal perimetro aziendale sicuro e lontano dalle soluzioni di sicurezza tradizionali. La corretta gestione dei dati, del backup e del recovery deve essere parte integrante della progettazione di questo cambiamento. Le capacità di backup e recovery – compresi i moderni ambienti cloud con Secure Access Service Edge (SASE) o Zero Trust – sono la base per l’adozione diffusa dell’IoT e dell’edge computing.

    Un esempio di questa necessità: attualmente, una combinazione di dispositivi IoT ed edge computing è utilizzata nel settore della sorveglianza fotografica e video. Si tratta di informazioni e dati sensibili e importanti, da conservare e proteggere.

    Accelerazione 5G

    Il passaggio allo standard 5G richiede una revisione degli attuali progetti IoT, poiché il 5G non accelera solo la comunicazione tra dispositivi mobili o hotspot, ma anche tra dispositivi IoT e reti per quanto riguarda la trasmissione di informazioni in tempo reale. Questo può diventare il driver per importanti e complessi progetti IoT, come la guida autonoma, la produzione automatizzata e la telemedicina. Una volta completato il roll-out, si possono prevedere velocità da 2 a 5 GBits – la rete 4G ha finora gestito un massimo di 1 GBits. La latenza per ogni dispositivo, definita dal 3rd Generation Partnership Project (3GPP), sarà notevolmente ridotta. Questo significa che i dispositivi in rete potranno essere utilizzati in aree molto più critiche di quanto non si ritenesse possibile in precedenza.

    Lo stesso 3GPP abilita due tipi di tecnologia che aiutano la scalabilità dell’IoT: eMTC (enhanced Machine-Type Communication) e NB-IoT (NarrowBand IoT). Queste tecnologie si concentrano su una maggiore densità di dispositivi, sulla riduzione della complessità e su un migliore utilizzo dell’energia. Con eMTC ci si riferisce principalmente a oggetti in tempo reale, per esempio i cosiddetti ‘wearables’, come gli orologi da polso o gli occhiali collegati in rete. NB-IoT è usato per soluzioni che possono avere una latenza più alta e trasmettere una quantità minore di dati. Inoltre, è possibile che alcuni di questi dispositivi possano avere una durata della batteria di oltre 10 anni in futuro. Questo significa lunghi tempi di funzionamento e molti dati che devono essere salvati.

    Un produttore di dispositivi IoT con un forte interesse per le innovazioni del 5G è Qualcomm. Secondo una roadmap, l’azienda si aspetta un VoLTE migliorato, un risparmio energetico o una maggiore velocità di trasmissione dati dal 5G insieme alle caratteristiche 3GPP. Tuttavia, per raggiungere questi obiettivi, la soluzione back-end deve essere pronta per l’incremento del volume di dati. La varietà di dispositivi, tipologia dei dati e trasmissione dati potrebbero far sorgere delle problematiche. Pertanto, si può ipotizzare che lo sviluppo sostenibile di soluzioni IoT basate sul 5G sia possibile solo attraverso le Hyperscale Public Clouds, perché a fronte di una soluzione che prevede un elevato numero di dispositivi IoT e che deve fornire dati, anche multimediali, in tempo reale, le linee di comunicazione e lo storage dei data center tradizionali si possono esaurire molto rapidamente. Al contrario, le Hyperscale Public Clouds consentono la scalabilità per far fronte a un tale cambiamento. Le soluzioni di backup e recovery devono quindi essere in grado di gestire senza problemi gli ambienti cloud – anche infrastrutture di data center cloud ibridi.

    Includere il backup dei dati nella pianificazione

    Fin dall’inizio, quando viene creato l’ambiente cloud, deve essere presente una soluzione di protezione, recupero e gestione dei dati per collegare i dispositivi IoT all’edge computing o alla rete 5G a tutti i livelli. Tuttavia, al momento, molti piani spesso non includono gli aspetti di gestione dei dati, anche se è noto che tutti gli attacchi non possono mai essere fermati senza danni. Pertanto, è essenziale avere un piano di emergenza in atto, soprattutto bisogna essere preparati contro gli attacchi ransomware e avere un asso nella manica contro la crittografia. Lo stesso vale per gli ambienti cloud, dove si applica il principio della responsabilità condivisa: il fornitore di cloud garantisce la sicurezza della propria struttura; il cliente, invece, deve assumersi la responsabilità di proteggere i dati memorizzati nel cloud e le applicazioni ivi impostate.

    A cura di Rick Vanover, Senior Director of Strategy for Veeam Software

    IoT sicurezza Veeam Software
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    ServiceNow e NTT DATA ampliano la loro partnership strategica

    06/11/2025

    Snowflake Intelligence porta l’​Agentic AI ​​in azienda

    06/11/2025

    RAM: la soluzione no-code che democratizza l’intelligenza artificiale generativa nelle aziende

    05/11/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Networking: il software al centro
    Modula: l’automazione che rivoluziona la logistica industriale
    La cybersecurity spinge il business
    L’AI è vietata in azienda?
    Il cloud introduce ulteriore complessità nella cybersecurity: focus sulle identità
    Defence Tech

    L’Industria 4.0 italiana ha un punto cieco da miliardi di euro: la sicurezza cyber fisica

    06/11/2025

    CyberArk Secure AI Agents Solution: la prima soluzione di identity security progettata esplicitamente per proteggere gli agenti AI con controlli dei privilegi

    06/11/2025

    Clusit, incidenti informatici in aumento nel primo semestre 2025: in Italia il 10% degli attacchi a livello mondiale, l’hacktivism è la prima minaccia

    05/11/2025

    Kaspersky lancia un nuovo corso online gratuito sulla cyberhygiene

    04/11/2025
    Report

    Salesforce: in Italia servono dati più affidabili per l’AI

    05/11/2025

    Data Center: la potenza installata in Italia triplicherà nei prossimi 5 anni

    03/11/2025

    Più produttivi grazie all’AI

    30/10/2025

    Il settore tecnologico è davvero inclusivo?

    23/10/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.