• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Armis cresce e supera i 300 milioni di dollari di ARR
    • NetCo-ServCo: un nuovo modello strategico per le Telco
    • Commvault Cloud tra le soluzioni top per backup e data protection
    • SmartRecruiters entra in SAP: nuove opportunità per l’HR
    • Nutanix riconosciuta tra le migliori piattaforme container multicloud
    • AI agentica: servono collaborazione e fiducia per sbloccarne il potenziale
    • Minacce persistenti, falle trascurate. Il caso del gruppo APT SideWinder
    • Raffreddamento e Refrigerazione: cosa cambia con il Regolamento F-gas
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home-Page»AI agentica: servono collaborazione e fiducia per sbloccarne il potenziale

    AI agentica: servono collaborazione e fiducia per sbloccarne il potenziale

    By Redazione LineaEDP05/08/20256 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Il nuovo report di Capgemini analizza il grado di fiducia delle aziende nei confronti dell’AI agentica. Le principali preoccupazioni riguardano privacy ed etica

    ai-agentica

    La fiducia e la collaborazione tra essere umano e AI guideranno la prossima era dell’AI agentica che, entro il 2028 sarà in grado di generare un valore economico fino a 450 miliardi di dollari ma, nonostante la forte spinta, solo il 2% delle organizzazioni ha raggiunto una diffusione su scala completa e la fiducia negli agenti AI sta diminuendo. Le aziende si stanno redendo conto che gli agenti AI offrono il massimo impatto quando gli esseri umani restano parte attiva del processo. Quasi tre dirigenti su quattro affermano che i benefici della supervisione umana superano i costi, e il 90% considera la partecipazione umana nei processi guidati dall’AI come positiva o comunque neutrale. È quanto emerge dal nuovo report del Capgemini Research Institute, “Rise of agentic AI: How trust is the key to human-AI collaboration”, secondo cui fiducia e supervisione umana sono elementi fondamentali per sprigionare il potenziale dell’AI agentica. Il divario tra intenzione e reale preparazione rappresenta oggi uno dei maggiori ostacoli al raggiungimento del valore stimato.

    L’AI agentica è una delle tecnologie emergenti a più rapida diffusione, ma le aziende sono ancora nelle fasi iniziali di adozione. Quasi un quarto di esse ha già lanciato dei progetti pilota e il 14% è passato all’implementazione, ma la maggior parte si trova ancora in fase di pianificazione. Questo ritmo relativamente lento contrasta con l’ambizione dei dirigenti: il 93% ritiene infatti che la diffusione degli agenti AI nei prossimi 12 mesi rappresenterà una fonte di vantaggio competitivo. Eppure, quasi la metà delle aziende non ha ancora una strategia chiara per l’implementazione.

    Le aziende puntano sulla trasparenza per colmare il crescente divario di fiducia nell’AI agentica

    La fiducia negli agenti AI completamente autonomi è calata drasticamente nell’ultimo anno, passando dal 43% al 27%, e quasi due dirigenti su cinque ritengono che i rischi superino i benefici. Solo il 40% delle aziende dichiara di fidarsi degli agenti AI per la gestione autonoma di attività e processi, mentre la maggior parte non si fida completamente della tecnologia.

    Il report evidenzia che la fiducia tende a crescere man mano che si passa dalla fase esplorativa a quella di implementazione: tra chi ha già avviato l’integrazione, il 47% mostra livelli di fiducia superiori alla media, contro il 37% tra chi è ancora in fase esplorativa. Per favorire l’adozione, le aziende stanno puntando su trasparenza, comprensione dei criteri decisionali degli agenti AI e garanzie etiche.

    La sinergia essere umano-AI è la chiave per un’adozione duratura

    Il vero valore dell’AI agentica risiede nella capacità di affrontare sfide aziendali complesse e ripensare il modo in cui si lavora. Entro i prossimi 12 mesi, oltre il 60% delle aziende prevede di costituire team ibridi essere umano-AI, in cui gli agenti fungeranno da supporto o potenzieranno le capacità umane. In questo nuovo scenario, gli agenti AI non sono più visti solo come strumenti, ma come membri attivi del team.

    Il 70% delle aziende ritiene che l’adozione degli agenti AI comporterà una ristrutturazione organizzativa, portando a un ripensamento dei ruoli, delle strutture di team e dei flussi di lavoro. Le aziende stanno scoprendo che il massimo valore si ottiene quando l’essere umano resta coinvolto. Una collaborazione efficace tra umani e AI potrebbe aumentare del 65% l’impegno in attività a più alto valore, stimolare la creatività (+53%) e migliorare la soddisfazione dei dipendenti (+49%).

    È il momento di portare l’innovazione su scala

    Il valore economico di 450 miliardi di dollari atteso entro il 2028 deriva da una combinazione di nuovi ricavi e riduzione dei costi dovuti all’introduzione di agenti AI semi-autonomi o completamente autonomi. L’adozione su larga scala ha un potenziale ancora maggiore: secondo le previsioni, le aziende che implementano su larga scala genereranno in media circa 382 milioni di dollari nei prossimi tre anni, mentre le altre potranno arrivare a circa 76 milioni di dollari.

    Nel breve termine, si ritiene che gli agenti AI saranno adottati maggiormente nei settori del customer service, dell’IT e delle vendite, per poi allargarsi alle attività operative, alla ricerca e sviluppo e al marketing nei prossimi tre anni. Tuttavia, la maggior parte degli impieghi si limita ancora a livelli di autonomia iniziali: solo il 15% dei processi aziendali opera in modalità semi-autonoma o completamente autonoma. Secondo le previsioni, questa percentuale salirà al 25% entro il 2028, ma attualmente la maggior parte degli agenti funziona ancora come assistente o copilota, a supporto di attività di routine piuttosto che per la gestione autonoma di flussi di lavoro complessi.

    La preparazione all’AI resta una sfida

    Secondo il report, la maggior parte delle aziende non è ancora pronta a portare su scala l’AI agentica in modo efficace: l’80% non dispone di infrastrutture AI mature e meno di una su cinque dichiara di avere un’elevata prontezza dal punto di vista dei dati. Le preoccupazioni etiche come la privacy, i bias algoritmici e la mancanza di comprensibilità restano diffuse, ma poche aziende stanno adottando misure concrete. Ad esempio, la privacy è la principale preoccupazione per oltre la metà degli intervistati (51%), ma solo il 34% sta effettivamente intervenendo per affrontarla. Inoltre, solo la metà dei dirigenti afferma di comprendere davvero cosa possano fare gli agenti AI, e ancora meno sa individuare i casi in cui questi sistemi superano l’automazione tradizionale.

    Per cogliere appieno il potenziale degli agenti AI, conclude il report, le aziende devono andare oltre l’hype: serve ripensare i processi, trasformare i modelli di business, riorganizzare le strutture aziendali e trovare il giusto equilibrio tra autonomia degli agenti e coinvolgimento umano.

    Dichiarazioni

    ai-agentica“Il potenziale economico degli agenti AI è enorme, ma tradurlo in realtà richiede più della sola tecnologia: serve una trasformazione strategica e strutturata che coinvolga persone, processi e sistemi”, commenta Monia Ferrari, Amministratore Delegato di Capgemini in Italia. “Per avere successo, le organizzazioni devono concentrarsi sui risultati, ripensando i propri processi con una visione ‘AI-first’. Al centro di questa trasformazione c’è la necessità di costruire fiducia, sviluppando l’AI in modo etico e sicuro fin dalle fasi iniziali. Occorre anche riprogettare le strutture organizzative per favorire una sinergia efficace tra esseri umani e AI, creando le condizioni per valorizzare il giudizio umano e ottenere migliori risultati di business”.

    adozione dell'AI Agentic AI Capgemini intelligenza artificiale (AI)
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Armis cresce e supera i 300 milioni di dollari di ARR

    05/08/2025

    NetCo-ServCo: un nuovo modello strategico per le Telco

    05/08/2025

    Commvault Cloud tra le soluzioni top per backup e data protection

    05/08/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    ExpertBook P5, il notebook con l’AI integrata
    La tua fabbrica è resiliente?
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Defence Tech

    Armis cresce e supera i 300 milioni di dollari di ARR

    05/08/2025

    Minacce persistenti, falle trascurate. Il caso del gruppo APT SideWinder

    05/08/2025

    Cybersecurity: è tempo di agire strategicamente e proattivamente

    04/08/2025

    Kaspersky VPN ottiene la certificazione AV-TEST

    04/08/2025
    Report

    PA sempre più digitale, ma bisogna investire su AI e dati

    31/07/2025

    La GenAI spinge l’adozione dell’AI agentica

    25/07/2025

    Software B2B: da Simon-Kucher l’analisi del settore

    24/07/2025

    Intelligenza Artificiale: cosa ne pensano oggi gli italiani?

    17/07/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.