Nel contesto attuale dove disponibilità, sicurezza e governance dei dati sono prioritari per garantire sviluppo e successo delle imprese, il multi-cloud diventa un possibile approccio per garantire scalabilità, continuità operativa, flessibilità e conformità normativa, permettendo la gestione efficiente delle risorse e sfruttando i vantaggi offerti dall’AI.
Nell’articolo che condividiamo di seguito, Michele Zunino, Amministratore Delegato di Netalia, sottolinea che il ruolo di Netalia, come cloud provider italiano, è quello di affiancare le aziende e la PA in un percorso di digitalizzazione consapevole, che non sacrifichi sovranità e controllo in nome della velocità tipicamente legata a soluzioni standardizzate o di una apparente convenienza. Il cloud, se ben progettato, è una straordinaria opportunità di innovazione, ma deve essere al servizio del cliente e non viceversa.
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Con Netalia il multi-cloud garantisce resilienza e trasformazione digitale alle imprese sfruttando le potenzialità dell’AI
Molte aziende, siano queste PMI oppure Enterprise, sono sempre più interessate a servizi e strumenti utili a ottimizzare le infrastrutture IT e, anche in Italia, si stanno aprendo scenari diversi e inediti, tra cui quello di una data governance multi-cloud. Ma cosa si intende per multi-cloud? È un approccio strategico che prevede l’impiego di servizi cloud offerti da più service provider, locali o internazionali, con lo scopo di ridurre i costi di acquisto di strumenti hardware e software e di personalizzarne le funzionalità in base alle esigenze.
Adottando questo modello di business, si ottengono molteplici vantaggi per soddisfare le esigenze e sostenere il ritmo continuo di aggiornamento delle tecnologie. Le imprese possono scegliere tra una soluzione multi-cloud totalmente pubblica, privata o anche ibrida, personalizzandola in base alle necessità specifiche e predisponendo così ottimi livelli di scalabilità nel corso degli anni seguenti.
Le funzionalità poi consentono non solo di distribuire al meglio i workload tra diverse piattaforme digitali, ma di adottare strumenti di orchestrazione e governance centralizzata, ottimizzando costi e performance, assicurando continuità operativa e resilienza, beneficiando delle tecnologie più aggiornate, senza avere la necessità di continui upgrade delle competenze interne.
Le aziende possono anche svincolarsi dal famoso ‘lock-in’ di un singolo vendor in quanto, utilizzando più servizi di cloud, possono far migrare i workload da un provider all’altro senza restrizione, guadagnando una completa libertà operativa.
L’importanza dei service provider locali
Accanto ai colossi globali del cloud, oggi emergono i provider locali capaci di offrire attività digitali e di protezione dati, assicurando servizi di ottima qualità che integrano e soddisfano al meglio i requisiti di GDPR e NIS2, garantendo, un controllo impeccabile sui dati e rispettando i temi di sovranità digitale.
I provider locali devono offrire alle imprese italiane il supporto verso l’adozione di architetture cloud complesse e diversificate, inclusa la possibilità di integrarsi con altri provider cloud e gestire infrastrutture ibride, in logica multi-cloud. Deve essere offerta una piattaforma di public cloud sicura e conforme ai requisiti italiani ed europei, che possa essere utilizzata sia per migrazioni da sistemi legacy, sia come componente strategico all’interno di un ambiente multi-cloud, garantendo flessibilità e sovranità digitale.
Le imprese sono sempre più consapevoli del fatto che il cloud non sia un destino obbligato da subire, per “moda” o mancanza di alternative, ma una scelta strategica da progettare. In questo senso, il multi-cloud rappresenta una delle evoluzioni più interessanti: consente di selezionare diversi provider in base al tipo di carico, alla sensibilità dei dati, ai vincoli normativi o semplicemente alla necessità di diversificare il rischio. Ma perché questa strategia sia davvero efficace, è indispensabile avere un modello di governance maturo, che metta al centro il dato e la sua gestione.
Netalia si connota come il Public Cloud 100% italiano e indipendente, l’alternativa a chi, per garantire sovranità e pieno controllo sui propri dati, non vuole affidarsi a piattaforme fuori dall’UE. L’azienda ha una missione chiara: offrire un’alternativa italiana e affidabile nel mondo del cloud pubblico, in un contesto dominato da hyperscaler internazionali. La vision è da sempre quella di creare un’infrastruttura cloud nazionale, basata su principi di sovranità del dato, trasparenza e prossimità, con la convinzione che il valore del cloud si trovi non solo nella componente tecnologica, ma nelle capacità di garantire fiducia e controllo a chi lo utilizza.
Netalia ritiene che il cloud pubblico debba essere governabile. Viene offerta un’infrastruttura che risponde ai requisiti di protezione, trasparenza e conformità richiesti dal contesto europeo e italiano. I data center che ospitano la Netalia Cloud Platform sono tutti localizzati in Italia, e questo permette loro di garantire la residenza (fisica, ma anche normativa e giuridica) del dato e un controllo completo sui flussi informativi. Questo è fondamentale per molte realtà che operano in settori regolamentati – dalla sanità al finance, dalla pubblica amministrazione alle utility – e che non possono delegare la gestione dei dati a soggetti fuori dalla giurisdizione nazionale.
La sicurezza è un aspetto centrale dell’offerta di Netalia. Non si tratta solo di proteggere i dati da accessi non autorizzati, ma anche di garantire la continuità operativa, la disponibilità del servizio e la conformità alle normative. Per questo sono stati adottati standard stringenti e certificazioni riconosciute, e il team è costantemente impegnato nell’offrire un livello di trasparenza che consenta ai clienti di sapere sempre dove sono i loro dati, chi li gestisce e secondo quali regole.
Rispetto all’intelligenza artificiale, Netalia ritiene che il cloud debba essere l’ambiente naturale per il suo sviluppo e la sua applicazione. Tuttavia, anche in questo ambito è fondamentale un governo responsabile: i modelli di IA devono essere alimentati da dati di qualità, gestiti in modo etico e tracciabile. Il rischio di una dipendenza totale da piattaforme straniere è concreto, ed è per questo che si sta lavorando per creare ecosistemi digitali locali, in cui anche l’AI possa essere sviluppata e ospitata in ambienti sotto controllo all’interno del nostro perimetro di interessi, quello nazionale.
In conclusione, il ruolo di Netalia, come cloud provider italiano, è quello di affiancare le aziende e la pubblica amministrazione in un percorso di digitalizzazione consapevole, che non sacrifichi la sovranità e il controllo in nome della velocità tipicamente legata a soluzioni standardizzate o di una apparente convenienza. Il cloud, se ben progettato, è una straordinaria opportunità di innovazione, ma deve essere al servizio del cliente e non viceversa.
di Michele Zunino, Amministratore Delegato di Netalia