Si è svolta anche nel 2018 la Cyber Europe, esercitazione sulla sicurezza informatica organizzata da Enisa – Agenzia dell’Unione Europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione, alla quale hanno partecipato 30 Paesi, compresa l’Italia. Quest’anno il filo conduttore dell’esercitazione è stato la risoluzione di un cyber attack su vasta scala alle infrastrutture che controllano il traffico aereo con conseguenze sulle operazioni portate a termine dai sistemi di check in. Più di 900 specialisti europei hanno operato tramite una piattaforma comune dove sono stati creati anche finti siti web, social media e blog di sicurezza.
A coordinare l’operazione in Italia è stato per la prima volta il Nsc, Nucleo per la Sicurezza Cibernetica costituito presso il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), che opera a supporto del presidente del Consiglio e del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) per le questioni circa la sicurezza informatica.
Positivo il bilancio dell’esercitazione “perché da un lato è stato certificato un sensibile miglioramento dell’efficienza delle prestazioni di cyber security; e dall’altro è stata data prova di una buona maturazione del settore per quegli aspetti strategici che riguardano la cooperazione tra pubblico e privato”.
Sono stati coinvolti nella simulazione anche Enac, Enav, Aeroporti di Roma e Alitalia, così come gli Internet Service Provider tra i quali Tim, Wind-Tre, Vodafone, Fastweb e Bt Italia.