• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Speciale Cloud
  • Industry 4.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Redazione
  • Contattaci
LineaEDP
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Trending
    • Endpoint Security Cloud Pro Kaspersky per le PMI
    • Open Day di SMI, spazio alle idee di business
    • Forum One Lavoro: ecco le ultime novità normative
    • Kubernetes: a che punto di utilizzo siamo
    • La differenza tra CIO e CTO (Chief Information Officer e Chief Technology Officer)
    • Update completo per Email Archive di Retarus
    • Le PMI europee investono in tecnologia
    • Con Secure Browser più sicurezza, privacy e produttività
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    LineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDP
    Sei qui:Home»News»Lavoro da remoto: da temporaneo a realtà anche per il futuro
    News

    Lavoro da remoto: da temporaneo a realtà anche per il futuro

    Di Redazione LineaEDP02/11/2021Updated:01/11/2021Lettura 6 Min
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Didier Schreiber, Regional Marketing Director, Southern Europe, Zscaler spiega le urgenze imposte all’IT dal lavoro da remoto

    In tema di lavoro da remoto, dopo aver combattuto per minimizzare l’impatto e i danni causati dal COVID-19 nell’ultimo anno, le aziende ora si trovano ad affrontare una nuova sfida: la resistenza dei dipendenti a tornare alle condizioni precedenti. Il cambiamento repentino e forzato che aziende e lavoratori hanno dovuto affrontare spostando le attività lavorative dall’ufficio alle proprie abitazioni, quasi da un giorno all’altro, ha sconvolto modalità di lavoro consolidate; oggi questa nuova routine, la flessibilità che ne deriva e i benefici economici del lavoro da remoto sono più forti della volontà dei dipendenti di tornare in ufficio.

    Quasi il 34% della forza lavoro in Italia ha ricavato nella propria abitazione uno spazio a uso ufficio e la maggior parte vuole continuare a svolgere il proprio lavoro in questo modo. Con una gran parte dei lavoratori che preferisce licenziarsi piuttosto che tornare in ufficio, le aziende devono affrontare un grosso ostacolo. Costringere tutti a tornare senza alcuna flessibilità o attenzione alle preoccupazioni per la sicurezza, la cura dei bambini o il benessere emotivo, è una soluzione che può solo contribuire a far diminuire il morale dei dipendenti e a favorire il turnover.

    Mentre c’è disaccordo (per lo più tra il management e i dipendenti) su come il lavoro da remoto impatti esattamente sulla produttività, i dirigenti si stanno rendendo conto che la combinazione tra telelavoro e lavoro in presenza – un modello ibrido – può essere il miglior percorso per tutte le parti coinvolte.

    Lavoro da remoto: servono cambiamenti infrastrutturali flessibili e duraturi

    Se i responsabili dell’azienda si rallegrano, i team IT e i CIO incaricati di far funzionare il lavoro ibrido in modo fluido e sicuro potrebbero accettare questa novità in maniera differente. L’approccio da remoto, inizialmente temporaneo, in realtà ora è una realtà anche per il futuro. E in quanto realtà permanente, richiede che debbano essere implementati dei cambiamenti infrastrutturali flessibili e duraturi .

    In che modo le configurazioni per rendere definitiva l’infrastruttura ibrida differiscono dalla configurazione del telelavoro che la maggior parte delle aziende ha adottato per necessità?

    Per molti versi, si tratta di mentalità. Avere il tempo di pianificare, cosa che non ci è stata concessa quando la pandemia ha colpito, offre vantaggi operativi, finanziari e di sicurezza. Disponiamo anche di oltre un anno di dati ed esperienze da cui attingere, sapendo cosa ha funzionato, cosa non ha funzionato e cosa può essere migliorato per la sostenibilità del modello ibrido.

    Secondo Zscaler, il primo aspetto da cui iniziare sono i Pc. Una percentuale scoraggiante pari al 69% dei lavoratori ha usato il proprio computer personale per svolgere il lavoro da casa. Questo apre la rete aziendale e i dati aziendali al rischio di violazione e non conformità con le normative. È necessario considerare le minacce in agguato a cui possono andare incontro questi endpoint al di fuori dei protocolli aziendali e dei firewall dell’azienda.

    È prioritario identificare i lavoratori che stanno ancora usando i propri computer e che ci si aspetta continueranno o a farlo anche con la modalità ibrida. Il costo per fornire loro una seconda macchina (una per il telelavoro e una per l’ufficio) o un portatile aggiornato che possano portare con loro tra le varie sedi, può superare le potenziali perdite. Questi Pc possono essere bloccati a livello amministrativo per proteggere l’accesso, i download, le installazioni e consentono il monitoraggio del software. L’assortimento aziendale di servizi in abbonamento e soluzioni software è davvero completo? È possibile che manager e team abbiano creato nuovi account per gestire i loro flussi di lavoro in remoto. È imperativo che l’IT capisca quali utenti stanno accedendo a quali piattaforme per garantire la conformità e la sicurezza. Questo shadow IT può creare fughe di dati di cui potreste non essere a conoscenza se non quando sarà ormai troppo tardi.

    Le domande che è giusto che l’IT si ponga

    Questo è anche un ottimo momento per verificare la necessità dei sistemi già presenti. Le persone che li hanno richiesti o utilizzati sono ancora dipendenti dell’azienda? I dati relativi all’utilizzo giustificano la spesa e la manutenzione? Ridurre le licenze o eliminare le piattaforme obsolete o irrilevanti può ridurre le lacune di sicurezza e consentire di risparmiare. Tutti sono stanchi di sentir parlare di riunioni con Zoom. Ma con il lavoro ibrido, il bisogno dei team di connettersi da qualsiasi luogo si trovino rimarrà presente. Considerate se i sistemi (Slack, Teams, e sì, anche Zoom) che avete implementato all’inizio della pandemia servono ancora ai vostri bisogni. Un’altra piattaforma potrebbe consolidarli, riducendo la manutenzione e i punti di accesso?

    Dopo l’anno che abbiamo avuto, molti di noi sono ancora in uno stato d’animo passivo. Invece, essere proattivi in queso caso porterà vantaggi evidenti. Valutare gli strumenti di collaborazione emergenti può favorire nuovi modi di collaborare per i team. Un’intranet o uno spazio di programmazione condiviso potrebbe mettere a proprio agio le persone sulle procedure di pianificazione aziendali? Forse una piattaforma unica per video, chat e lavagne potrebbe rendere tutti più produttivi.

    Modalità di lavoro ibride portano più lacune a livello di sicurezza rispetto alla tradizionale infrastruttura in ufficio. I test di penetrazione sono più importanti che mai per un solido piano di gestione delle vulnerabilità. Quando il personale sceglie il lavoro da remoto, non ci si deve preoccupare solo del suo portatile. È probabile che possa lavorare da una rete WiFi o mobile non protetta e che abbia una miriade di dispositivi collegati ad essa.

    Dalle stampanti ai termostati intelligenti, le potenziali minacce hanno un numero esponenziale di nuovi modi per insinuarsi nei sistemi e nei dati. È indispensabile creare, implementare, monitorare e aggiornare i test di vulnerabilità per identificare gli endpoint che potrebbero non essere stati nemmeno considerati. È possibile dare la priorità alla gestione delle minacce e adottare misure di protezione sia all’interno che all’esterno della rete che si utilizza. Mentre vengono implementate le modifiche all’infrastruttura per supportare il lavoro ibrido, per Zscaler è consigliabile progettare tenendo a mente la flessibilità e la scalabilità. Il numero di dipendenti può variare man mano che l’economia e il personale si adattano a una nuova normalità. Bisogna cercare un equilibrio tra l’operare in modo snello (ovvero riassegnare i computer portatili) e l’essere impreparati (ovvero non avere nessun Pc disponibile per l’ultimo assunto in organico).

    Con il lavoro da remoto il management potrebbe ridurre il patrimonio immobiliare. Secondo PWC, l’87% dei dirigenti prevede di modificare l’assegnazione degli spazi e il proprio piano immobiliare nel prossimo anno. È un dato da tenere a mente nel momento in cui è necessario fare un qualsiasi acquisto fisico per la rete o l’attrezzatura. Si potrebbe trarre vantaggio da opzioni più flessibili e orientate al cloud (VoIP su linea fissa, 5G su ethernet) quando arriverà il momento di ridurre lo spazio dell’ufficio o di trasferirsi.  I team IT possono apprezzare il passaggio da un approccio basato sulla crisi a uno orientato al futuro con un po’ più di tempo per adattarsi. Gli spazi di lavoro ibridi di domani richiedono l’empatia dei dirigenti e il sostegno dei dipendenti, ma hanno anche bisogno di una solida base tecnologica e delle protezioni appropriate per sostenerli.

    Didier Schreiber lavoro da remoto modello ibrido Zscaler
    Condividi: Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • Twitter

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Forum One Lavoro: ecco le ultime novità normative

    29/05/2023

    Dilaxia per gli alluvionati in Emilia Romagna

    26/05/2023

    FibreConnect e Tiscali in partnership per portare la fibra ottica nelle Aree Industriali e Artigianali italiane

    25/05/2023
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Manager in 9 minuti: Daniele Lopizzo
    Leuze: dai sensori alle soluzioni
    B&R: ti invita a sfidare il suo robot
    SPS 2023: ITG speciale con le voci dei protagonisti
    Advantech e l'intelligenza artificiale
    Defence Tech

    Update completo per Email Archive di Retarus

    26/05/2023

    Con Secure Browser più sicurezza, privacy e produttività

    26/05/2023

    BeDisruptive entra in FIRST, Forum for Response to Incidents and Security Teams

    26/05/2023

    Venari Security in partnership con Colt

    25/05/2023
    Report

    Le PMI europee investono in tecnologia

    26/05/2023

    Sviluppatori: nove su dieci sono al limite della capacità produttiva

    26/05/2023

    Spring: le architetture moderne continuano a crescere

    22/05/2023

    Network aziendale al centro della digital transformation

    17/05/2023
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Ultime

    Endpoint Security Cloud Pro Kaspersky per le PMI

    29/05/2023

    Open Day di SMI, spazio alle idee di business

    29/05/2023

    Forum One Lavoro: ecco le ultime novità normative

    29/05/2023
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2023 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Scrivi nel campo e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare