Professionisti e amanti del fai da te hanno bisogno di attrezzi e utensili adeguati per realizzare piccoli e grandi interventi di carpenteria, falegnameria, muratura o di qualsiasi altro genere. Il trattamento dei materiali e l’assemblaggio dei componenti, infatti, difficilmente possono essere eseguiti manualmente, anzi; molto spesso, i prodotti per l’edilizia e il bricolage richiedono esclusivamente il ricorso ad appositi strumenti di lavorazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di elettroutensili: vediamo di seguito quali sono, come funzionano e quando si usano.
Cos’è un elettroutensile
Come suggerisce il nome stesso, un elettroutensile è un tool meccanico azionato elettricamente, tramite alimentazione cablata o una batteria interna. Quest’ultima è maggiormente comune negli utensili di piccole e medie dimensioni che non richiedono potenze particolarmente elevate né vengono impiegate in maniera continuativa nel corso di una specifica lavorazione. L’alimentazione tramite cablaggio, invece, è meno pratica – in quanto vincolata alla presenza di un impianto elettrico – ma garantisce una maggiore continuità di esercizio e consente l’impiego di dispositivi di potenza maggiore. Gli elettroutensili sono facilmente reperibili presso i negozi di ferramenta e altre rivendite al dettaglio; al contempo, si possono trovare in vendita anche online, nei cataloghi di e-commerce specializzati come www.emmebistore.com, che mettono a disposizione degli utenti brand di punta del settore quali Milwaukee.
I vari tipi di utensili
Nel novero degli elettroutensili rientrano una vasta gamma di accessori. Il più comune è il trapano avvitatore, generalmente a batteria per motivi di praticità e portabilità. Si tratta di un accessorio utilizzato in edilizia (per fissare le intelaiature e le pannellature delle strutture in cartongesso, ad esempio) e in falegnameria, per fissare assi, travi e elementi di giunzione. Il trapano ha un meccanismo di rotazione dotato di un alloggiamento per diversi tipi di punta; l’avvitatore, infatti, può essere utilizzato tanto per stringere o estrarre viti quanto per realizzare fori di varia circonferenza, a seconda delle necessità. Un elettroutensile simile, ma più specifico, è l’avvitatore angolare, maggiormente indicato per avvitare e svitare viti e altri organi in punti difficili da raggiungere con un trapano comune.
Altro utensile elettroattuato molto comune è la mola da taglio. Si tratta di un accessorio indispensabile per lavorare laminati o elementi di altro tipo in metallo. Grazie ad appositi dischi da taglio, la mola consente di sagomare componenti metalliche: laminati, tubi, barre e trafilati, pieni e cavi, da impiegare in lavorazioni ed interventi di vario genere. Sostituendo il disco, è possibile utilizzare la mola anche per tagliare mattoni, mattonelle, lastre di marmo o di ceramica e simili. Infine, mediante speciali dischi abrasivi, la mola può essere utilizzata come una smerigliatrice per rimuovere i residui di ruggine o di saldature oppure per levigare le irregolarità delle superfici metalliche.
In ambito edilizio, per interventi di portata ridotta o riparazioni fai da te, sono molto diffusi i trapani miscelatori; questo genere di elettroutensile è dotato di una doppia impugnatura e di una lunga asta che termina in una frusta per impastare malta, calce o cemento in piccole quantità.
Per le lavorazioni su legno, invece, si usano seghetti alternativi, seghe circolari e fresatrici. I primi vanno utilizzati per tagli medio piccoli su fibre non troppo resistenti, in quanto utilizzano una piccola lama seghettata azionata da un meccanismo che impone un moto alternato (identico a quello prodotto dai seghetti manuali). Le seghe circolari, invece, sono più grandi e potenti – per questo hanno solo l’alimentazione cablata – e vengono impiegate anche in grandi interventi professionali: la potenza e il raggio di taglio maggiori consentono di sagomare agilmente tavole di grosse dimensioni oppure pilastri di grosso spessore. Le fresatrici, infine, servono a levigare le superfici lignee; ragion per cui sono per lo più a batteria, per agevolare l’uso locale e circoscritto dell’utensile.