Secondo una nuova ricerca di Insight una crescente crisi di competenze in cybersicurezza sta costringendo il 64% delle organizzazioni in tutta EMEA a ricorrere a scorciatoie rischiose e soluzioni temporanee per soddisfare le esigenze di sicurezza.
In Italia, il problema è ancora più esteso. L’84% delle organizzazioni segnala una carenza di competenze in cybersicurezza, con circa la metà (46%) che descrive l’impatto come “grave” o “significativo”. La carenza colpisce anche a livello senior, con il 40% circa che cita lacune in competenze strategiche come governance, pianificazione e valutazione del rischio.
Solo il 24% dei responsabili IT in EMEA afferma di avere competenze interne sufficienti in cybersecurity per tenere il passo con le minacce in evoluzione. Queste carenze stanno ritardando iniziative chiave (57%) e lasciando più della metà delle aziende (57%) in difficoltà nel soddisfare i requisiti di conformità.
Costi e carenza di candidati alimentano il divario
Lo studio evidenzia i principali ostacoli alla chiusura del divario di competenze in EMEA:
- Il 68% dei leader IT cita l’elevato costo di assunzione e formazione come ostacolo principale;
- Il 65% indica la mancanza di candidati qualificati sul mercato.
Ma il problema va oltre il recruiting: la ricerca mostra come il divario di competenze in cybersicurezza non sia limitato ai ruoli tecnici, ma si estenda alle funzioni operative, di leadership e di compliance. Questa carenza sta minando sia la resilienza quotidiana che la pianificazione strategica a lungo termine.
Dalla carenza di competenze alla crisi strategica: perché la cybersicurezza richiede un nuovo tipo di leadership
La cybersecurity non è più solo una sfida per il personale — è una priorità strategica. Mentre le organizzazioni accelerano la trasformazione digitale, il crescente divario di competenze in cybersicurezza sta minando la fiducia nella loro capacità di innovare in sicurezza. Non si tratta solo di una questione di talenti; è una minaccia alla crescita e alla resilienza a lungo termine.
Questo cambiamento parte dalla leadership. Colmare il divario di competenze in cybersicurezza significa coltivare leader capaci di orchestrare la collaborazione uomo–macchina, tradurre il rischio tecnico in impatto aziendale e integrare la sicurezza nel tessuto dell’innovazione.
Dichiarazioni
“La risposta non è semplicemente assumere più persone o utilizzare più strumenti. Ciò che serve è un cambiamento fondamentale nel modo in cui le organizzazioni pensano alla sicurezza, passando da una difesa reattiva a una progettazione proattiva. Le organizzazioni che guideranno la prossima era, sono quelle che allineano talenti strategici con tecnologia intelligente e partnership affidabili. È questa combinazione che costruisce la resilienza necessaria per crescere, adattarsi e restare avanti”, ha dichiarato dichiarato Adrian Gregory, Presidente EMEA di Insight.