I professionisti dell’ICT sono la silenziosa tessitura che abilita la trasformazione digitale in Italia. Siamo il paese delle micro, piccole e medie imprese, in cui gran parte del nostro tessuto economico deve ancora fare il vero salto digitale: con quella dimensione d’impresa l’interlocutore di riferimento spesso non è l’azienda ICT, ma il professionista, che diventa punto di riferimento e di fiducia.
L’emergenza Covid-19 ha fatto emergere prepotentemente questi aspetti: se l’impulso forzoso al telelavoro sta sgretolando alcune resistenze culturali al digitale, il grosso del lavoro andrà fatto dopo e in modo capillare, porta a porta, agganciando l’anelito alla ripresa con il mantra del digitale che la abilita. Questa la mission, culturale ancor prima che economica, di PRO4ICT, l’associazione di categoria di Confcommercio che rappresenta i professionisti dell’ICT e del Digitale in Italia, e che ora ha un nuovo presidente: Stefano Tazzi, pavese classe 1973, ingegnere informatico e manager IT.
“La trasformazione digitale è il driver per risorgere da questa crisi, soprattutto nelle micro, piccole e medie imprese. Ma dove manca la cultura interna per attivarla, che non si può inventare e che spesso non ha nemmeno senso inventare, il Professionista ICT è la chiave di volta. Suo il ruolo di fiducia nel favorire la transizione culturale, nel tradurre i bisogni in tecnologie e processi comprensibili, prefigurando i nuovi scenari e il ritorno di investimento ad essi associato, favorendo infine l’incontro tra la domanda e l’offerta di digitale”, così commenta Stefano Tazzi.
“Uno dei principali obiettivi di Pro4ICT sarà quello di chiamare a raccolta i professionisti dell’ICT affinché si possa fare sistema per farne conoscere la loro qualità e offerta, dando così fiducia e stimolo alla domanda di soluzioni, aiutando contestualmente gli operatori dell’offerta nell’accelerare la loro attività”.
Tutti i professionisti del Digitale interessati possono scrivere a: segreteria@pro4ict.it