• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Portworx e Red Hat per promuovere risparmi e semplicità operativa
    • Cyber attacchi: l’Italia è maglia nera mondiale
    • Navigare in rete in modo sicuro: consigli pratici ed accorgimenti per non correre rischi
    • Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino
    • Dynatrace e NVIDIA a supporto delle implementazioni di AI Factory
    • Sicurezza: AI sempre più sfidante
    • Oracle EU Sovereign Cloud conquista le organizzazioni tedesche
    • Progettare il futuro con Red Hat Enterprise Linux 10
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home-Page»Posizione Primo Piano»Check Point: Italia ancora nel mirino

    Check Point: Italia ancora nel mirino

    By Redazione LineaEDP20/07/20175 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    A giugno, il nostro, è stato il 42esimo Paese più colpito

    Secondo il Global Threat Impact Index di giugno di Check Point Software Technologies, l’Italia sale di otto posizioni nella classifica dei Paesi più attaccati al mondo piazzandosi al 42esimo posto. Se si considerano le minacce, RoughTed, un tipo di malvertising presente su larga scala che viene utilizzato per diffondere siti web dannosi e payload come truffe, adware, exploit kit e ransomware, ha colpito duramente anche nel nostro Paese aggiudicandosi il primo posto nella classifica dei malware più diffusi. Al secondo posto si è piazzato Conficker, warm che punta ai sistemi operativi Windows, mentre al terzo posto torna Nivdort, una famiglia di trojan che colpisce la piattaforma Windows.

    I ricercatori di Check Point hanno rivelato che, il 28% delle organizzazioni a livello globale è stato colpito da RoughTed nel mese di giugno. Questa campagna di malvertising ha cominciato a crescere a fine maggio, fino a raggiungere il suo picco nel mese di giugno, colpendo le organizzazioni di 150 Paesi. Le organizzazioni più colpite da RoughTed operavano nel settore delle comunicazioni, dell’istruzione, del commercio al dettaglio e all’ingrosso. I tassi di infezione correlati a questa campagna di malvertising sono cresciuti negli ultimi mesi, dal momento che i cybercriminali devono semplicemente compromettere un provider di annunci online per raggiungere una vasta gamma di vittime con uno sforzo minimo, e che non vi è alcuna necessità di mantenere una pesante infrastruttura di distribuzione per il malware.

    Al secondo posto, in termini di infezioni globali, troviamo Fireball che aveva colpito il 20% delle organizzazioni a maggio e che è fortunatamente declinato colpendo solo il 5% delle organizzazioni a giugno. Infine, il terzo classificato è il worm Slammer, che ha infettato il 4% delle organizzazioni.

    Le tre principali famiglie di malware rivelano una vasta gamma di obiettivi e di vettori di attacco, e un impatto su tutti gli stadi dell’infezione. A differenza di RoughTed, Fireball attacca i browser di destinazione e li trasforma in zombie, ottenendo la possibilità di compiere una vasta gamma di azioni malevole, tra cui il rilascio di ulteriori malware o il furto di credenziali. Mentre Slammer è un worm che si insedia esclusivamente nella memoria operativa e che può essere usato per causare attacchi denial of service.

    La vasta gamma di vettori di attacco utilizzata dai cybercriminali è evidente anche lungo tutta la Top Ten dei malware più comuni, che infatti vede la presenza dei ransomware Cryptowall (4°) e Jaff (6°), di HackerDefender (5°), un rootkit user-mode utilizzato per nascondere file, e di Zeus (9°) un trojan bancario.

    I tre malware più terribili a giugno 2017 sono stati:
    *La freccia si riferisce al cambio di posizione rispetto alla classifica del mese precedente.

    1. ↑ RoughTed – un tipo di malvertising presente su larga scala che viene utilizzato per diffondere siti web dannosi e payload come truffe, adware, exploit kit e ransomware. Può essere usato per attaccare ogni tipo di piattaforma e sistema operativo, riesce a superare i controlli della pubblicità e le impronte digitali così da assicurarsi di sferrare l’attacco più potente.
    2. ↓ Fireball – si tratta di un browser hijacker che si trasforma in un malware downloader completo. Dato che è in grado di eseguire un qualsiasi codice sui computer vittime, riesce a compiere un’ampia serie di azioni come rubare credenziali e rilasciare altri malware.
    3. ↑ Slammer – un worm che si insedia nella memoria e che colpisce Microsoft SQL 2000. Diffondendosi rapidamente, questo worm può causare interruzioni di servizio

    Per quanto riguarda il mobile, Hummingbad è ancora al primo posto della classifica, marcato stretto da Hiddad e Lotoor:

    I tre malware per dispositivi mobili più terribili di giugno 2017:

    1. Hummingbad – malware Android che stabilisce un rootkit persistente sui dispositivi, installa applicazioni fraudolente, e, con poche modifiche, può consentire altre attività malevole, come l’installazione di key-logger, il furto di credenziali e riesce a scavalcare la crittografia utilizzata dalle aziende.
    2. Hiddad – malware Android che riconfeziona app legali e poi le consegna a un negozio. La sua funzione principale è mostrare adv, ma è anche in grado di trovare un accesso a informazioni di sicurezza fondamentali presenti nel sistema operativo, consentendo agli hacker di ottenere dati sensibili degli utenti.
    3. Lotoor – un hack tool che sfrutta le vulnerabilità del sistema operativo Android al fine di ottenere privilegi di root sui dispositivi mobile compromessi.

    “Nel mese di maggio e di giugno le organizzazioni sono state messe a dura prova e hanno dovuto garantire la protezione contro i ransomware, in risposta ai pesanti attacchi di WannaCry e Petya”, ha dichiarato Maya Horowitz, Threat Intelligence, Group Manager di Check Point. “Tuttavia l’ampia varietà di vettori di attacco utilizzati durante giugno serve a ricordare alle organizzazioni che devono dotarsi di solide e robuste infrastrutture di sicurezza in grado di proteggerli contro tutte le tattiche e i metodi utilizzati dai cybercriminali. Le organizzazioni in ogni settore hanno bisogno di un approccio multlivello per la propria cybersecurity. Le nostre soluzioni SandBlast™ Zero-Day Protection e Mobile Threat Prevention, per esempio, offrono protezione completa nei confronti della più ampia gamma di tipi di attacchi in continua evoluzione e delle varianti dei malware zero-day”.

    La ThreatCloud Map si avvale dell’intelligence ThreatCloudT di Check Point, la più grande rete che collabora contro i cybercriminali e fornisce dati sulle minacce e sull’andamento degli attacchi, attraverso una rete globale di sensori delle minacce. Il database di ThreatCloud contiene più di 250 milioni di indirizzi, che vengono analizzati per scoprire bot, più di 11 milioni di firme di malware e più di 5 milioni e cinquecentomila siti web infetti, e ogni giorno individua milioni di varianti di malware.

    attacchi Check Point Software Technologies malware sicurezza
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Portworx e Red Hat per promuovere risparmi e semplicità operativa

    22/05/2025

    Navigare in rete in modo sicuro: consigli pratici ed accorgimenti per non correre rischi

    21/05/2025

    Dynatrace e NVIDIA a supporto delle implementazioni di AI Factory

    21/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    Cyber attacchi: l’Italia è maglia nera mondiale

    22/05/2025

    Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino

    21/05/2025

    Sicurezza: AI sempre più sfidante

    21/05/2025

    Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky

    20/05/2025
    Report

    Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?

    12/05/2025

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025

    IBM X-Force Threat Index 2025: vecchi e nuovi trend delle minacce cyber

    18/04/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.