• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino
    • Dynatrace e NVIDIA a supporto delle implementazioni di AI Factory
    • Sicurezza: AI sempre più sfidante
    • Oracle EU Sovereign Cloud conquista le organizzazioni tedesche
    • Progettare il futuro con Red Hat Enterprise Linux 10
    • AI e Partnership pilastri della strategia di SAP
    • Elisabetta Franchi: A Convention of Fashion and Imagination in Mold
    • Vertiv: soluzioni di alimentazione a 800 VDC pronte nel 2026
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Cloud»Cloud Native Detection and Response: novità da VMware

    Cloud Native Detection and Response: novità da VMware

    By Redazione LineaEDP02/08/20233 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    VMware Carbon Black lancia Cloud Native Detection and Response (CNDR), che fornisce ai clienti di VMware Carbon Black visibilità, sicurezza e controllo unificati in ambienti applicativi moderni altamente dinamici e complessi

    VMware al MWC-Cloud Native Detection and Response

    VMware ha annunciato i progressi della sua strategia Carbon Black Extended Detection and Response (XDR) con focus sulle applicazioni cloud native. Cloud Native Detection and Response (CNDR) fornisce ai clienti di VMware Carbon Black visibilità, sicurezza e controllo unificati in ambienti applicativi moderni altamente dinamici e complessi.

    I container e Kubernetes hanno assunto un ruolo fondamentale nella trasformazione delle applicazioni moderne, in quanto sempre più organizzazioni adottano infrastrutture tecnologiche ibride e multi-cloud. Tuttavia, la crescita delle architetture cloud native e dei container espande anche la superficie di attacco delle organizzazioni. I team dei Security Operations Center (SOC), oltre a dover affrontare le complessità degli ambienti cloud native, devono fare i conti con container in produzione che hanno una copertura di sicurezza limitata o inesistente, strumenti eterogenei che generano lacune nella copertura e una visibilità limitata sui diversi livelli di queste applicazioni.

    Le nuove funzionalità Cloud Native Detection and Response di VMware Carbon Black ampliano la già consolidata soluzione XDR offrendo un miglior rilevamento delle minacce per container e Kubernetes all’interno di una singola piattaforma unificata. Questi miglioramenti mirano a fornire una protezione runtime per i container Linux, garantendo un approccio scalabile per proteggere le applicazioni dalle minacce emergenti e contribuire a eliminare i punti ciechi sfruttabili dagli attaccanti.

    “L’ascesa dei container, e spesso la conseguente mancanza di visibilità e il controllo limitato da parte dei team di sicurezza, hanno creato una tempesta perfetta per gli attaccanti che prendono di mira le applicazioni cloud native come mezzo di accesso all’azienda”, ha dichiarato Jason Rolleston, vicepresidente e general manager di VMware Carbon Black. “Per consentire ai team di sicurezza di rimanere al passo, è essenziale che le aziende dispongano di una visibilità e un controllo della sicurezza che coprano l’intero ciclo di vita delle applicazioni, senza richiedere una specializzazione in container e Kubernetes. Con la nostra soluzione Cloud Native Detection and Response avanzata, VMware Carbon Black è l’unico partner in grado di fornire rilevamento e risposta alle minacce da un’unica console che abbraccia endpoint, carichi di lavoro e container”.

    Cloud Native Detection and Response di VMware Carbon Black offre nuove funzionalità ai team di sicurezza e agli incident responders. I team SOC beneficiano di:

    1. Visibilità migliorata: non si può fermare ciò che non si vede. VMware Carbon Black monitora i processi in esecuzione negli ambienti container e Kubernetes. Questi processi e gli eventuali avvisi vengono visualizzati nella familiare console Carbon Black e mirano a integrarsi perfettamente nei flussi di lavoro esistenti dei clienti.

    2. Contesto e dati storici: a causa della natura effimera dei container, può essere difficile ottenere dati storici su eventuali anomalie precedenti rilevate in un container che non esiste più. Carbon Black conserva questi dati storici nel cloud e consente ai team di sicurezza di analizzare gli avvisi provenienti da container precedentemente esistenti.

    3. Semplificazione del triage degli avvisi: gli analisti della sicurezza possono comprendere i passi che un attaccante potrebbe aver compiuto in un determinato ambiente, ottenendo una maggiore visibilità sugli eventi provenienti da specifici container o nodi Kubernetes.

     

    Cloud Native Detection and Response vmware VMware Carbon Black
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Oracle EU Sovereign Cloud conquista le organizzazioni tedesche

    21/05/2025

    Cloud italiano: tra sovranità digitale e competitività

    20/05/2025

    Peserico cresce con SAP

    13/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino

    21/05/2025

    Sicurezza: AI sempre più sfidante

    21/05/2025

    Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky

    20/05/2025

    TA406: cybercrime contro le entità governative ucraine

    19/05/2025
    Report

    Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?

    12/05/2025

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025

    IBM X-Force Threat Index 2025: vecchi e nuovi trend delle minacce cyber

    18/04/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.