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    Connectivity Benchmark Report: l’85% dei CIO si aspetta che l’Intelligenza Artificiale aumenti la produttività degli sviluppatori

    By Redazione LineaEDP25/01/2024Updated:25/01/20246 Mins Read
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    L’81% dei leader IT ritiene che i silos di dati stiano ostacolando gli sforzi di trasformazione digitale

    futuro degli acquisti-modernizzazione IT-Connectivity Benchmark Report

    L’85% dei leader IT si aspetta che l’intelligenza artificiale aumenti la produttività degli sviluppatori all’interno delle proprie organizzazioni entro i prossimi tre anni e contemporaneamente segnalano un aumento del 39% delle richieste ai team IT solo nell’ultimo anno. Tuttavia, secondo il 62% dei rispondenti la propria azienda non è ancora attrezzata per armonizzare i sistemi di dati per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, il che rappresenta un ostacolo verso la transizione digitale e una maggiore pressione sui team di lavoro. È quanto emerge dalla nuova edizione del Connectivity Benchmark Report di MuleSoft, azienda acquisita da Salesforce ormai quasi sei anni fa, che ha intervistato, oltre 1.000 Chief Innovation Officer e responsabili IT a livello globale per capire meglio le sfide del settore e come le aziende possono sfruttare l’automazione e le API per costruire strategie di intelligenza artificiale efficienti.

    La quasi totalità delle aziende intervistate (il 98%) riferisce di aver sperimentato almeno un certo grado di difficoltà in tema di trasformazione digitale e quattro su cinque (l’80%) identificano nei silos di dati la principale problematica, mentre il 72% è ancora alle prese con sistemi che sono eccessivamente dipendenti gli uni dagli altri.

    Le migliori strategie AI dipendono dall’integrazione e dall’unificazione dei dati

    Mettere a punto efficaci strategie di intelligenza artificiale significa avere una solida strategia di integrazione dei dati al fine di raccogliere i vantaggi del miglioramento dell’efficienza operativa, della produttività e delle esperienze dei dipendenti e dei clienti. Questi i dati emersi dal Connectivity Benchmark Report:

    ● L’intelligenza artificiale è il punto di riferimento: i leader IT prevedono un aumento del 69% del numero LLM (Large Language Model) che utilizzeranno nei prossimi tre anni con l’80% delle aziende che dichiarano di utilizzare già oggi più modelli di intelligenza artificiale predittiva e generativa.

    ● La mancata integrazione è un ostacolo all’innovazione dell’intelligenza artificiale: sebbene l’intelligenza artificiale favorisca l’efficienza e la produttività, dipende fortemente dalla disponibilità di dati integrati. Tuttavia, solo una media stimata del 28% delle app è connessa e oltre il 90% dei leader IT dice che i problemi di integrazione stanno ostacolando l’adozione dell’intelligenza artificiale.

    ● La sicurezza e la fiducia rimangono ostacoli all’adozione: il 64% dei leader IT è preoccupato dell’utilizzo e dell’adozione etica dell’IA.

    Abbattere i silos di dati può sbloccare tutto il potenziale dell’intelligenza artificiale e fornire un’esperienza utente fluida

    I silos di dati rappresentano un ostacolo significativo al progresso e al valore aziendale: l’81% degli intervistati per il Connectivity Benchmark Report afferma che i silos stanno ostacolando gli sforzi di trasformazione digitale. Di conseguenza, c’è sempre più bisogno di una migliore integrazione per unificare tutti i dati aziendali strutturati e non strutturati per alimentare e implementare un’intelligenza artificiale affidabile e pertinente in tutte le funzioni aziendali.

    ● Le aziende hanno difficoltà a connettere i dati con le applicazioni AI: il 72% dei leader IT ritiene che l’infrastruttura attuale delle proprie aziende sia eccessivamente interdipendente e il 62% riferisce di non essere attrezzato per armonizzare i propri sistemi di dati per sfruttare le tecnologie AI.

    ● Gli insight sui dati non vengono sfruttati: il 75% delle organizzazioni afferma di avere difficoltà a integrare gli insight sui dati nelle esperienze degli utenti.

    ● Le esperienze digitali dei clienti non sono completamente connesse: solo il 26% delle organizzazioni ritiene di fornire un’esperienza utente completamente connessa su tutti i canali.

    L’automazione è essenziale per rendere gli utenti aziendali indipendenti

    I team IT sono spesso responsabili dell’adozione dell’automazione, ma rimangono cauti nel consentire agli stakeholder aziendali di agire autonomamente: solo il 22% degli intervistati per il Connectivity Benchmark Report  riferisce che la loro strategia per aiutare gli utenti aziendali non tecnici a integrare app e origini dati tramite API è aggiornata. Allo stesso tempo, esiste anche un divario di competenze all’interno dei team IT e colmarlo attraverso la collaborazione strategica e il miglioramento delle competenze sarebbe essenziale perché le aziende possano utilizzare al meglio l’automazione sia per l’innovazione che per l’efficienza. A questo proposito il Connectivity Benchmark Report  evidenzia:

    ● I team IT sono sottoposti a un’enorme pressione: i team IT hanno difficoltà a integrarsi in modo efficiente, poiché il 98% dichiara di dover affrontare sfide legate alla trasformazione digitale. Le lacune di competenze e i problemi di conformità sono in cima alla lista delle sfide IT.

    ● L’intelligenza artificiale può aiutare le prestazioni dei team IT: l’85% dei leader IT si aspetta che l’intelligenza artificiale aumenti la produttività degli sviluppatori.

    ● I team IT utilizzano la Robotic Process Automation (RPA) per alleggerire il carico di lavoro: i team IT adottano sempre più l’automazione per gestire richieste elevate. Oggi, un team su tre preferisce la RPA (Robotic Process Automation), un notevole aumento dal 13% nel 2021 al 31% nel 2023.

    Le API possono rappresentare una leva strategica per la crescita aziendale

    Le API semplificano l’accesso e l’utilizzo dei dati per alimentare la crescita collegando perfettamente applicazioni e sistemi diversi. Infatti, si stima che il 33% di tutte le entrate provenga da API e offerte correlate alle API: le API rappresentano un terzo delle entrate, un numero che è rimasto stabile negli ultimi tre anni.

    A proposito delle API, qualche dato emerso dal Connectivity Benchmark Report:

    ● Le API spingono la crescita: le API hanno contribuito ad aumentare le entrate per il 39% degli intervistati e a ridurre i costi operativi per il 35%.

    ● Le API aumentano l’efficienza operativa, migliorando la produttività: i leader IT riferiscono che le API aumentano l’agilità e promuovono il self-service (54%), aumentano la produttività (48%) e avvantaggiano i team aziendali aiutandoli a soddisfare le loro richieste (46%).

    ● Le API sono molto richieste: la maggioranza (54%) dei leader IT utilizza le API per creare integrazioni

    “L’efficienza dell’intelligenza artificiale è strettamente connessa alla capacità delle aziende di usare nel modo migliore i dati in loro possesso”, commenta Davide Andreoni, Senior Regional VP e Head of Italy di MuleSoft. “I dati del nuovo report Connectivity Benchmark Report  di MuleSoft mostrano in modo chiaro che i team IT di oggi sono sempre più consapevoli che la loro capacità di rendere operativa l’intelligenza artificiale – e di promuovere il valore del business e del cliente – dipenderà dalla loro capacità di integrarla con i sistemi esistenti per creare nuove opportunità di crescita”.

    Connectivity Benchmark Report MuleSoft
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