• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Sangfor pronta con un nuovo brand per l’International Roadshow 2025
    • DORA: il settore finanziario è davvero pronto alla compliance?
    • Data Center: una gestione più sostenibile è possibile
    • Cybersecurity aziendale minacciata dagli asset non gestiti
    • Google Cloud: tante novità per la trasformazione digitale delle aziende
    • Retelit e Microsoft: connessione ridondata e più resilienza su Azure
    • Sicurezza digitale in Italia: crescono attacchi DDoS e Ransomaware
    • Okta: progetti ambiziosi per emergere nel mercato italiano
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Featured»L’Infrastructure as Code aiuta ad alleggerire le operazioni IT

    L’Infrastructure as Code aiuta ad alleggerire le operazioni IT

    By Redazione LineaEDP13/12/2023Updated:13/12/20233 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Axiante sottolinea i vantaggi che l’adozione dell’IaC può portare all’interno dell’organizzazione e i benefici che se ne traggono in termini di automazione e riproducibilità, efficienza operativa, scalabilità e flessibilità

    IaC
    Marco Ferretti, Senior Java Architect di Axiante,

    Nel panorama dinamico dell’attuale scenario digitale, l’Infrastructure as Code (IaC) emerge come una pratica fondamentale per le aziende orientate all’ottimizzazione e alla modernizzazione delle proprie infrastrutture. Si tratta di un approccio all’amministrazione e alla configurazione delle risorse di infrastruttura che avviene mediante codice.

    Con la scrittura di codice, gli addetti ai lavori possono descrivere in modo dettagliato l’intera infrastruttura – dai server alle reti, dai database ai servizi cloud – in maniera riproducibile e scalabile, eliminando procedimenti manuali e, potenzialmente, riducendo gli errori umani.

    I vantaggi dell’Infrastructure as Code

    L’adozione della pratica IaC porta tre ordini di vantaggi:

    · automazione e riproducibilità

    · efficienza operativa

    · scalabilità e flessibilità.

    Innanzitutto, l’IaC permette l’automazione del provisioning e della gestione delle risorse, assicurando in ogni istante la riproducibilità dell’ambiente di produzione. Ciò non solo incrementa la coerenza, ma semplifica anche la gestione dell’intera infrastruttura. L’infrastruttura, infatti, è espressa tramite codice come fosse un applicativo interno e quindi possono esistere nei repository aziendali diverse versioni della stessa: questo permette di poter “tornare indietro” (rollback) in caso di situazioni contingenti e allo stesso tempo di poter provare soluzioni nuove in maniera molto veloce e flessibile.

    La riduzione delle attività manuali si traduce in una maggior efficienza operativa: i team IT possono concentrarsi sull’innovazione e sulla risoluzione di problematiche, anziché impiegare tempo su compiti ripetitivi, contribuendo ad aumentare la produttività aziendale. Associando il paradigma dell’IaC a quello DevOps, inoltre, è possibile automatizzare molte delle richieste di nuovi ambienti, database, deployment e addirittura configurazioni di macchine fisiche.

    L’IaC, infine, semplifica notevolmente il lavoro quando occorre scalare l’infrastruttura per rispondere alle mutevoli esigenze aziendali: l’aggiunta di nuove risorse o la creazione di nuovi ambienti è resa possibile da poche righe di codice, garantendo la totale flessibilità dell’infrastruttura. Invece, in una organizzazione che non adotta l’IaC, quanto tempo passa da quando si fa, ad esempio, la richiesta di un database di sviluppo al momento in cui questo è effettivamente disponibile? O quanto tempo occorre per aggiungere nodi a un server applicativo o cambiare i parametri operativi, come la memoria o la potenza di calcolo, di un endpoint mission-critical?

    Con l’IaC tutte queste attività vengono gestite tramite codice ed è possibile creare un nuovo database, modificare il layout di un application server o i parametri operativi di un endpoint semplicemente eseguendo la nuova versione del codice.

    L’approccio di Axiante all’IaC

    In questo scenario di trasformazione digitale, migliorare l’efficienza operativa è un imperativo per le aziende. L’Infrastructure as code consente di configurare rapidamente l’intera infrastruttura, evitando il rischio di errori connesso ai processi manuali, rendendo più efficiente l’intero ciclo di vita di sviluppo del software e riducendo i costi.

    Per implementarla nel modo migliore, è importante affidarsi a professionisti esperti. Axiante si propone come partner privilegiato per guidare le aziende nell’implementazione dell’IaC, affiancando il cliente nella creazione di codice infrastrutturale robusto e personalizzato secondo le specifiche necessità dell’organizzazione.

    A cura di Marco Ferretti, Senior Java Architect di Axiante

    Axiante Infrastructure as Code (IaC)
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Sangfor pronta con un nuovo brand per l’International Roadshow 2025

    13/06/2025

    DORA: il settore finanziario è davvero pronto alla compliance?

    13/06/2025

    Data Center: una gestione più sostenibile è possibile

    13/06/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Defence Tech

    Cybersecurity aziendale minacciata dagli asset non gestiti

    13/06/2025

    Sicurezza digitale in Italia: crescono attacchi DDoS e Ransomaware

    13/06/2025

    Okta: progetti ambiziosi per emergere nel mercato italiano

    12/06/2025

    Infostealer: Kaspersky e INTERPOL collaborano alla Secure Operation

    12/06/2025
    Report

    Cybersecurity: le previsioni di Deloitte

    10/06/2025

    Red Hat rivela il futuro della virtualizzazione: innovazione e agilità per le aziende

    06/06/2025

    Sviluppatori entusiasti e ottimisti sull’AI agentica

    04/06/2025

    Intelligenza Artificiale: non tutte le aziende sono pronte

    30/05/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.