Oggi i bambini trascorrono quasi tanto tempo connessi quanto a giocare all’aperto o a scuola. Usano internet per i compiti, per divertirsi, per parlare con gli amici… Insomma, il digitale fa ormai parte integrante della loro vita quotidiana.
Ma se internet è pieno di informazioni e opportunità, nasconde anche dei rischi: cyberbullismo, cattivi incontri, truffe o contenuti inappropriati. Proteggere un bambino non significa solo controllare ciò che fa davanti a uno schermo, ma soprattutto aiutarlo a sviluppare i giusti riflessi per navigare online con prudenza e fiducia.
Ecco 5 consigli per accompagnare i propri figli nel mondo digitale.
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Parlare con il bambino delle sue attività online
La prima tappa, prima ancora di stabilire delle regole, è semplice: interessarsi a ciò che il bambino fa su internet.
Fagli domande, parla con lui di ciò che gli piace fare quando è connesso. Quali giochi preferisce? Usa i social network? Quali applicazioni utilizza ogni giorno? Con chi parla online?
Queste conversazioni, semplici ma regolari, permettono di capire i suoi interessi e di notare più facilmente eventuali attività insolite. Aiutano anche a creare un clima di fiducia.
Approfittane per spiegargli i rischi concreti: condividere dati personali o parlare con sconosciuti può avere gravi conseguenze, come il furto d’identità o l’esposizione a persone maleintenzionate.
Se il bambino sente che ti interessi sinceramente alle sue attività digitali, saprà che può rivolgersi a te in caso di problema.
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Informare per proteggere meglio
Un bambino che capisce i rischi sarà più capace di evitarli. Ecco perché è importante parlargli chiaramente dei pericoli più comuni online:
- Il cyberbullismo: spesso si manifesta con prese in giro ripetute, voci false, insulti, minacce o intimidazioni che possono ferire quanto — o più — della vita reale.
- Contenuti scioccanti: immagini o video non adatti alla sua età possono comparire per caso e colpirlo emotivamente.
- Truffe o manipolazioni: può imbattersi in persone che chiedono denaro o fanno proposte sospette.
- Adescamento online: spesso presentato sotto forma di falsi profili o messaggi lusinghieri per ottenere foto intime o informazioni personali.
Rassicuralo: se si sente a disagio o minacciato, deve sempre avvertire un adulto di fiducia — un genitore, un insegnante o un parente.
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Insegnare le buone pratiche digitali
L’educazione digitale non significa solo dire “stai attento”, ma anche mostrare i comportamenti corretti:
- Pensare prima di pubblicare o inviare un messaggio: invitalo a chiedersi se ciò che scrive o condivide potrebbe metterlo in imbarazzo in futuro.
- Non condividere nulla che non direbbe di persona: un commento fuori luogo può sempre riemergere.
- Rispettare gli altri online: incoraggialo a evitare prese in giro e a segnalare qualsiasi comportamento offensivo.
- Proteggere i propri dati personali: indirizzo, scuola, numero di telefono e password devono restare riservati.
È anche il momento giusto per presentargli strumenti che proteggono la privacy, come una VPN. In breve, una VPN cifra la connessione e nasconde l’indirizzo IP, aiutando a restare anonimi e a ridurre i rischi di intrusione. Far conoscere questi strumenti ai bambini significa insegnare loro, in modo concreto, l’importanza di proteggere le proprie informazioni e gestire la propria impronta digitale.
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Utilizzare i controlli parentali
Gli strumenti digitali offrono numerose opzioni di controllo parentale, ma non possono sostituire il dialogo.
Impostare correttamente i dispositivi
Attiva, ad esempio, la modalità con restrizioni su YouTube, installa filtri sulle console di gioco o configura limiti di tempo sugli smartphone. Queste impostazioni creano un ambiente più sicuro e limitano l’accesso a contenuti inappropriati.
Combinare regole tecniche e comunicazione
Tuttavia, nessun software può sostituire la fiducia tra genitori e figli. Se attivi un controllo parentale, spiega perché lo fai e come serve a rendere la navigazione più serena.
Un bambino che capisce il senso di una regola la accetterà meglio e sarà più incline ad adottare buoni comportamenti anche quando sarà da solo.
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Equilibrare protezione e autonomia
Accompagnare un bambino nell’uso di internet significa accettare che l’autonomia arrivi gradualmente.
Incoraggia il pensiero critico. Aiutalo a distinguere tra un’informazione affidabile e una voce infondata, a riconoscere un sito serio, a ignorare richieste sospette e a riflettere prima di cliccare. Questo lo renderà più vigile e meno vulnerabile alle trappole del web.
Favorisci la responsabilità. Crescendo, il bambino deve imparare a prendere decisioni da solo online. Offrigli spazi di libertà controllata, da ampliare progressivamente.
L’obiettivo è che diventi capace di affrontare in autonomia le sfide del mondo digitale, senza mettersi in pericolo.
Accompagnare per proteggere meglio
Insegnare a un bambino a usare bene internet è come insegnargli ad attraversare la strada. All’inizio ha bisogno della tua mano per avanzare, ma in seguito deve poter camminare da solo, avendo interiorizzato i comportamenti corretti.
Aprendo il dialogo, informandolo sui rischi, fornendogli gli strumenti giusti e aiutandolo ad adottare buone pratiche, gli permetti di godersi il meglio del mondo digitale in tutta sicurezza.
Internet resterà sempre pieno di scoperte e avventure — a patto di sapere come navigarlo con prudenza.


