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    Sei qui:Home»Tecnologia»El Capitan: il supercomputer di HPE per il Lawrence Livermore National Laboratory

    El Capitan: il supercomputer di HPE per il Lawrence Livermore National Laboratory

    By Redazione LineaEDP22/11/20244 Mins Read
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    Hewlett Packard Enterprise presenta “El Capitan” il supercomputer Exascale con raffreddamento a liquido diretto più veloce al mondo

    El-Capitan

    Hewlett Packard Enterprise (HPE), in occasione di SC24, ha annunciato di aver fornito il supercomputer più veloce, El Capitan, al Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE), ottenendo così il primato di aver costruito gli unici tre sistemi exascale al mondo. Con una velocità di 1,742 exaflop e prestazioni di 58,89 gigaflop per watt, El Capitan, con raffreddamento a liquido diretto e 100% fanless, è anche uno dei 20 sistemi più efficienti al mondo dal punto di vista energetico.

    Il supercomputer El Capitan, il più potente al mondo, consentirà agli Stati Uniti di mantenere un vantaggio competitivo nella sicurezza nazionale e permetterà ai Tri-Lab della National Nuclear Security Administration (NNSA) – LLNL, Sandia National Laboratories e Los Alamos National Laboratory – di soddisfare i requisiti sempre più esigenti per garantire la sicurezza, la protezione e l’affidabilità della scorta nucleare nazionale e di eseguire interventi di modernizzazione della scorta attuale e futura di nucleare. LLNL intende inoltre sfruttare i modelli di intelligenza artificiale per i carichi di lavoro classificati e non classificati.

    El Capitan svolgerà anche altri compiti per preservare la sicurezza nazionale, come la non proliferazione nucleare e l’antiterrorismo, e sarà utilizzato per la scoperta di materiali, dati nucleari e scienza ad alta densità energetica, come la ricerca sulla fusione nucleare a confinamento inerziale condotta presso la National Ignition Facility. Le scoperte ottenute dalla ricerca condotta su El Capitan saranno utilizzate anche per progetti non classificati nel campo della sicurezza energetica, del cambiamento climatico, della modernizzazione della rete elettrica, della scoperta di farmaci e in altri settori.

    “El Capitan” possiede il primo sistema di raffreddamento a liquido diretto 100% fanless di HPE

    La piattaforma innovativa che permette le prestazioni di El Capitan si basa su una tecnologia avanzata, basata sulla soluzione di supercomputing leader di HPE, HPE Cray EX, dotata di APU AMD Instinct MI300A che integra core di CPU e core di GPU con memoria ad alta larghezza di banda in un unico pacchetto, l’interconnessione HPE Slingshot e una soluzione di storage personalizzata. HPE Slingshot, un fabric ad alta velocità basato su Ethernet, costituisce il nodo portante della forza aggregata di El Capitan, consentendo l’esecuzione di calcoli di grandi dimensioni negli oltre 11.000 nodi del sistema. Nell’ambito della partnership pubblico-privata, LLNL e HPE hanno sviluppato insieme una soluzione di archiviazione locale near-node personalizzata per ridurre la latenza, configurabile in modo dinamico e collegata a un file system globale basato su Lustre e condiviso da tutti i nodi di calcolo.

    Oltre alla sua straordinaria potenza, El Capitan è stato progettato per massimizzare l’efficienza energetica ed è dotato di un design ad alta densità reso possibile dal primo sistema di raffreddamento a liquido diretto 100% fanless di HPE, dotato di otto elementi di raffreddamento.

    In quanto leader mondiale nel supercomputing, HPE offre una soluzione end-to-end ottimizzata che comprende software, storage e servizi e che aiuta i clienti a incrementare l’innovazione e la scoperta scientifica nell’era dell’intelligenza artificiale.

    Dichiarazioni

    “El Capitan segna un altro traguardo notevole nel supercalcolo exascale, grazie a prestazioni monumentali, efficienza energetica e possibilità di accelerare le scoperte scientifiche guidate dall’intelligenza artificiale e di realizzare incredibili scoperte per rafforzare la sicurezza nazionale e sbloccare nuove opportunità nel campo delle energie rinnovabili”, ha dichiarato Trish Damkroger, senior vice president and general manager, HPC & AI Infrastructure Solutions, HPE. “Siamo orgogliosi di questo risultato, frutto di una solida collaborazione e di anni di ricerca e sviluppo con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, la National Nuclear Security Administration, il Lawrence Livermore National Laboratory e AMD. Non vediamo l’ora di assistere alle prossime scoperte e innovazioni ingegneristiche che El Capitan renderà possibili”.

    “Siamo orgogliosi di aver lavorato con successo al fianco dei nostri partner HPE e AMD negli ultimi cinque anni per implementare El Capitan”, ha commentato Rob Neely, Weapon Simulation and Computing Program Director, LLNL. “Questa soluzione, attesissima, ci consentirà di eseguire la modellazione e la simulazione 3D estremamente fedele di cui abbiamo bisogno per svolgere efficacemente la nostra missione di sicurezza nazionale. Abbiamo un grande team di persone che hanno lavorato alle applicazioni per sviluppare la potenza di questo sistema – molti di loro hanno collaborato con HPE nel nostro Centro di Eccellenza – e non vediamo l’ora di dimostrarne le capacità ai nostri sponsor e sostenitori. Inoltre, stiamo investendo nell’intelligenza artificiale con El Capitan e utilizzeremo il sistema per l’addestramento e l’inferenza dell’AI su larga scala, per rendere i nostri calcoli più veloci, più efficienti e potenzialmente più precisi. È davvero entusiasmante poter disporre di una funzionalità adatta sia alla modellazione e alla simulazione, sia ai carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale, il tutto in un unico sistema”.

    Hewlett Packard Enterprise (HPE) Hpc Lawrence Livermore National Laboratory raffreddamento a liquido supercomputer
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