• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Lo streaming dei dati abilita l’innovazione dei prodotti AI
    • StarWind Software acquisita da DataCore
    • Dell Technologies per progettare data center più moderni
    • OVHcloud lancia il nuovo data center a Milano, con il Public Cloud disponibile nella multizona 3-AZ
    • Portworx e Red Hat per promuovere risparmi e semplicità operativa
    • Cyber attacchi: l’Italia è maglia nera mondiale
    • Navigare in rete in modo sicuro: consigli pratici ed accorgimenti per non correre rischi
    • Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home-Page»Posizione Primo Piano»La missione della trasformazione digitale

    La missione della trasformazione digitale

    By Redazione LineaEDP28/08/20196 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Dal “Cosa”, al “Come”, al “Perché” spiegato da RSA Security

    Rohit Ghai, RSA

    A cura di Rohit Ghai, President di RSA Security

    Tutte le aziende Fortune 500 nel mondo sono state attaccate almeno una volta.

    Nel 1986 è stato registrato il primo caso ampiamente documentato al Lawrence Berkeley National Laboratory in California. Dave Cleveland, systems manager, scoprì che 9 secondi di tempo al computer da parte di un utente di un dipartimento non erano stati pagati. Non si trattava di un grave ammanco in termini economici, solo settantacinque centesimi, ma questa situazione non era mai stata prevista. Cleveland non aveva idea che si trattasse della prima violazione informatica e che questo problema avrebbe portato nel tempo alla nascita di un mercato da miliardi di dollari.

    Oggi, a 33 anni di distanza, abbiamo strutture in tutto il mondo per la cooperazione, il supporto, la formazione sulla sicurezza e molti esperti si adoperano a tempo pieno per affrontare questi problemi in una corsa sempre più intensa per cercare di stare al passo con le strategie dei malintenzionati. Definire quali dispositivi possano interfacciarsi con l’ambiente aziendale, garantire al cliente che il prodotto acquistato sia sicuro o rimuovere un prodotto difettoso, rappresentano tutte problematiche significative sulle quali oggi si concentrano gli sforzi quotidiani. E i governi e il sistema legale sono sempre più coinvolti.

    Tutto è riconducibile al concetto di fiducia e tutti abbiamo grandi aspettative affinché la nostra fiducia, come aziende, clienti e consumatori, non venga violata.

    Nel mondo della security si parla molto di “cosa” e “come”, intesi come “cosa può essere fatto per sfruttare al meglio le tecnologie moderne” e “come possiamo garantire che il futuro sia davvero migliore”.

    Nel suo libro Start With Why, Simon Sinek ha affermato che il cosa e il come sono di certo importanti, ma è meglio iniziare con il “perché” per poter colmare una diffusa lacuna secondo cui “ogni organizzazione o persona sa cosa fa, molti sanno come lo fanno, ma davvero pochi conoscono il perché di ciò che fanno”.

    Personalmente, a qualche decade di distanza e dopo che diverse centinaia di miliardi di dollari sono stati spesi in questo campo, credo sia ora di ripensare anche al perché della sicurezza informatica.

    Cosa ci spinge a cambiare il nostro “perché”?

    La risposta è semplice: “il digitale”.

    Per alcuni si tratta di un termine abusato, per altri è un cambiamento importante o avviene in modo rivoluzionario. Comunque vogliate definirlo, a mio avviso significa che:

    • La tecnologia rappresenta da sempre un acceleratore ma, con il digitale, il business cambia in tempo reale – le aziende corrono sempre più rapidamente e la tecnologia fa altrettanto.
    • Il digitale non è più semplicemente una tecnologia, ma una tecnologia applicata e disponibile in luoghi un tempo impensabili, come nei pacemaker, all’interno delle automobili o nelle lampadine. A questo punto molti leader sostengono che con il digitale la tecnologia stessa sia il business.
    • I dati sono sempre stati il risultato della tecnologia. Nel mondo digitale, invece, i dati sono il carburante, hanno un valore e alimentano il machine learning e l’intelligenza artificiale.
    • Le nostre catene di distribuzione non sono connesse solo fisicamente ma sono collegate tra loro in modo digitale.
    • Nel mondo digitale, la community dei professionisti del rischio e della sicurezza è passata dal rappresentare una difesa nel background dell’azienda a un’avanguardia capace di abilitare la trasformazione digitale.

    È chiaramente il momento di ripensare al Perché

    La trasformazione digitale abilita nuovi modelli di business, crea esperienze affascinanti e scatena una produttività senza precedenti, ma nel farlo aumenta e accelera anche il rischio.

    Oggi, le organizzazioni che adottano le tecnologie digitali non sono ancora preparate ad affrontare tale livello di permeazione della tecnologia nel proprio business e per questo motivo il rischio digitale è diventato il rischio maggiore che un’organizzazione deve affrontare.

    L’economia digitale è costruita su una base di fiducia. I dati e la tecnologia sono vulnerabili agli attacchi informatici, possono comportare un cambiamento nel lavoro delle persone e generare nuove sfide per la società.

    Abbiamo visto che oggi le organizzazioni non riescono a dimostrare una cyber-resilienza sufficiente e una competenza reale nella gestione della privacy e dell’integrità dei dati, per questo assistiamo a una crescente erosione della fiducia nei confronti della tecnologia, un aspetto che deve essere affrontato.

    Il nuovo Perché: abilitare la fiducia in un mondo digitale

    Abilitare la fiducia – non sradicare le minacce. Abilitare il benessere digitale – non sradicare la malattia digitale. Questo è il nuovo perché collettivo che vogliamo proporre alla sicurezza informatica.

    Dal punto di vista del “cosa” in futuro dovremo prestare tutti più attenzione al “Digital Risk Management” per consentire alle organizzazioni di tracciare un passaggio sicuro verso il proprio futuro digitale gestendo i rischi lungo il percorso perché il rischio è ciò che consente l’innovazione ed evitare i rischi significa evitare i progressi, per questo è necessario saperli gestire.

    La nostra missione può sembrare impossibile ma è più che mai necessaria e affrontabile se si collabora per trovare insieme nuovi modi di uscire da una logica tradizionale a silos che ci ha imprigionato per anni. I team dedicati all’IT, alla sicurezza, al rischio e al business devono lavorare tutti insieme per domare il rischio digitale, ognuno deve fare la propria parte.

    Se pensiamo al ruolo dell’IT, non si tratta solo di costruire soluzioni tecnologiche per alimentare il percorso verso il futuro digitale. L’IT è responsabile della riduzione della superficie di attacco progettando la sicurezza come parte intrinseca dello stack e del processo di sviluppo.

    La sicurezza deve potersi spostare a sinistra e a destra nel mondo dei SecDevOps e i team della security devono considerare il contesto aziendale per valutare l’orientamento al rischio, perché il loro compito non consiste solo nel bloccare le violazioni ma anche nel minimizzare l’impatto sul business. Il team che si occupa del rischio deve muoversi alla stessa velocità del business digitale e saper comunicare il rischio cyber e digitale agli stakeholder aziendali.

    Infine, il ruolo del business è definire l’agenda digitale e comunicarla efficacemente ai team IT, Sicurezza e Rischio per aiutarli a stabilire le priorità. Si tratta quindi di uno sport di squadra dove IT e Business collaborano per abilitare la trasformazione digitale, mentre sicurezza e rischio convergono per abilitare la fiducia.

    Uno scenario abilitato alla fiducia è un mondo fantastico in cui il potere dell’innovazione si sprigiona, permettendoci di muoverci alla velocità del pensiero e generando guadagni incredibili dal punto di vista economico e umano. Un mondo abilitato alla fiducia è davvero sorprendente e rappresenta il motivo ultimo per cui operiamo, il perché, la nostra aspirazione.

    RSA Security trasformazione digitale
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Dell Technologies per progettare data center più moderni

    22/05/2025

    Portworx e Red Hat per promuovere risparmi e semplicità operativa

    22/05/2025

    Navigare in rete in modo sicuro: consigli pratici ed accorgimenti per non correre rischi

    21/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    Cyber attacchi: l’Italia è maglia nera mondiale

    22/05/2025

    Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino

    21/05/2025

    Sicurezza: AI sempre più sfidante

    21/05/2025

    Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky

    20/05/2025
    Report

    Lo streaming dei dati abilita l’innovazione dei prodotti AI

    22/05/2025

    Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?

    12/05/2025

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.