• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Operazioni di logistica efficienti e resilienti: i consigli di SAP
    • Soluzioni per Data Center: le novità firmate Schneider Electric
    • Progetti di AI di successo: ecco cosa NON fare!
    • Cybersecurity e normative UE: la compliance è semplice con TimeFlow
    • IA: da Kaspersky una guida per un utilizzo etico e sicuro
    • AI: costruirla partendo dai dati in tempo reale
    • IA e personalizzazione delle esperienze digitali
    • Il digitale in Italia raccoglie i frutti seminati dall’AI
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»News»LizardStresser o il pericolo dell’IoT

    LizardStresser o il pericolo dell’IoT

    By Redazione LineaEDP01/08/20167 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Arbor Networks ha indagato su LizardStresser, un bot per DDoS progettato per girare su Linux, che sta diventando il botnet preferito per i dispositivi IoT grazie alla semplicità con cui è possibile apportare piccole modifiche al codice di scansione

    Arbor Networks

    [section_title title=LizardStresser o il pericolo dell’IoT – Parte 1]

    Di Matthew Bing, Research Analyst di Arbor Networks
    versione italiana a cura di Marco Gioanola, Senior CE, Cloud Services Architect di Arbor Networks

    LizardStresser è una botnet scritta originariamente dal famigerato gruppo Lizard Squad. Il codice sorgente era stato rilasciato pubblicamente ad inizio 2015 spingendo molti aspiranti malintenzionati a creare le proprie botnet personali per lanciare attacchi DDoS. Il gruppo ASERT di Arbor Networks ha seguito le attività di LizardStresser registrando due preoccupanti tendenze:

    1. Il numero di siti C2C (Comando & Controllo) di LizardStresser è costantemente aumentato in tutto il corso del 2016.
    2. Alcuni personaggi che utilizzano LizardStresser si sono concentrati sui dispositivi IoT (Internet of Things) approfittando delle password di default che vengono condivise da intere classi di dispositivi.

    Sfruttando la banda cumulativa resa disponibile da questi dispositivi IoT, un gruppo di hacker è riuscito a lanciare attacchi da 400Gbps contro siti di videogiochi, istituti finanziari brasiliani, ISP ed enti pubblici di tutto il mondo.

    LizardStresser è un bot per DDoS progettato per girare su Linux. Il codice è composto da due metà, un client e un server. Il client gira su macchine Linux compromesse che si collegano a un server di controllo definito nel codice. Il protocollo è essenzialmente una versione ridotta di una chat IRC. I client infetti si collegano al server e ricevono i comandi elencati qui di seguito.

    – Lanciare un attacco DDoS, utilizzando una varietà di metodi di attacco diversi.
    – Eseguire comandi sul sistema infetto. Utile per scaricare versioni aggiornate di LizardStresser o altri malware, anche totalmente differenti.
    – Propagarsi nella rete. I client si collegano a indirizzi IP casuali cercando di effettuare un login via telnet utilizzando un elenco predefinito di nomi utente e password. I login andati a buon fine vengono segnalati al server di controllo per la successiva assimilazione all’interno della botnet.

    LizardStresser è estremamente facile da diffondere. Abbiamo osservato esemplari adattati per diverse architetture come x86, ARM e MIPS, ovvero le piattaforme più comuni per i dispositivi IoT.

    Le tendenze. L’ASERT ha tenuto d’occhio i server di controllo di LizardStresser fin da quando il tool ha fatto la sua comparsa sulla scena. Nel corso del 2016 abbiamo notato uno spiccato incremento nel numero di server, che a giugno è arrivato a oltre il centinaio di unità. Sebbene non possiamo essere certi di possedere i campioni di tutte le varianti attive di LizardStresser, Arbor si trova comunque nella posizione adatta per correlare l’incremento dei server con quello degli attacchi effettivi, le cui caratteristiche corrispondono con le statistiche degli attacchi DDoS mantenute da ATLAS, la piattaforma di monitoraggio di Arbor.

    IoT. La funzionalità di attacco telnet di LizardStresser tenta di eseguire il login su indirizzi IP casuali utilizzando un elenco predefinito di nomi utente e password. Questo elenco costituisce ovviamente il livello assolutamente più basso della mancanza di sicurezza. Dal punto di vista di un malintenzionato, qualsiasi macchina che possa essere violata attraverso questo elenco di default è stata molto probabilmente già compromessa. Nel caso del malware DDoS, una vittima ha tanto più valore quanta più banda può utilizzare per il traffico di attacco. La bandwidth di una macchina già compromessa viene probabilmente già sfruttata da altri. Il malintenzionato può cercare di neutralizzare il malware concorrente, ma per questo occorrono tempo e lavoro.

    Prosegui la lettura alla pagina seguente

    1 2
    Arbor Networks botnet IoT LizardStresser sicurezza
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Operazioni di logistica efficienti e resilienti: i consigli di SAP

    04/07/2025

    Progetti di AI di successo: ecco cosa NON fare!

    04/07/2025

    Cybersecurity e normative UE: la compliance è semplice con TimeFlow

    04/07/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    ExpertBook P5, il notebook con l’AI integrata
    La tua fabbrica è resiliente?
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Defence Tech

    Industria sotto attacco: l’Italia tra i Paesi più colpiti. Serve agire

    02/07/2025

    La sicurezza del cloud rimane tra le priorità principali delle aziende

    01/07/2025

    Spionaggio e cybercrime si sovrappongono. La scoperta di Proofpoint

    01/07/2025

    Imprese italiane e l’evoluzione delle minacce informatiche

    30/06/2025
    Report

    Il digitale in Italia raccoglie i frutti seminati dall’AI

    03/07/2025

    Continuità Digitale: leva strategica per l’evoluzione dell’A&D

    03/07/2025

    GenAI: aumenta l’adozione, ma anche i rischi

    02/07/2025

    Adozione dell’AI: crescita vertiginosa tra gli impiegati

    01/07/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.