• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • SAP Italia investe sul futuro e si impegna a colmare lo skill gap
    • Chaos RAT: la linea sottile tra utilità e minaccia
    • Come l’innovazione nei pagamenti digitali abilita nuovi modelli di Business
    • ChatGPT: le domande più comuni sulla cybersecurity poste dagli utenti
    • TruScale DaaS: il nuovo servizio di Lenovo per l’IT sostenibile
    • Kaspersky è Leader nella categoria XDR in Brasile
    • Oracle lancia Globally Distributed Exadata Database su Exascale
    • OVHcloud e Mistral AI inaugurano una nuova frontiera per l’AI
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home-Page»Posizione Primo Piano»Perdita di dati: nel 43% dei casi la colpa è dei dipendenti

    Perdita di dati: nel 43% dei casi la colpa è dei dipendenti

    By Redazione LineaEDP06/09/20163 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Nonostante le aziende investano in tecnologie avanzate, non mettono a disposizione budget per assumere o formare personale competente

    protected data

    Quando il sistema informatico aziendale va improvvisamente in tilt o certi dati risultano inspiegabilmente spariti dai server, il primo pensiero va ad un attacco hacker o a un virus. Ma non è sempre colpa dei pirati informatici, anzi molte volte per trovare la causa del problema non c’è bisogno di cercare troppo lontano, e spesso il guaio è provocato da manovre maldestre degli stessi dipendenti che dovrebbero proteggere il patrimonio dei dati.

    Secondo un recente studio di Intel Security il 43% dei furti di dati è da imputarsi ai dipendenti, e nella metà dei casi le cause sono addirittura fortuite. A spiegarlo, è il Generale Umberto Rapetto, già comandante del Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, che affronterà questa tematica al 6° Privacy Day Forum il 13 ottobre a Roma: “Volontarietà e accidentalità vanno a fondersi in una sostanziale inaffidabilità del personale impiegato, imponendo anche ai più scettici di adottare iniziative organizzative, regolamentari e tecniche per arginare un rischio che può rivelarsi addirittura catastrofico. Spesso si affronta l’argomento solo a cose fatte, quando un evento nocivo ha avuto luogo e si rende necessario individuarne il responsabile, quando è tardi e si perde ancor più tempo per capire cosa fare e a chi rivolgersi per farlo“.

    Oltre alle ripercussioni che un incidente informatico può avere all’interno dell’azienda, impiegare personale inadeguato per gestire i dati personali può produrre effetti devastanti anche sul piano normativo ed economico, come afferma il presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi: “Anche se le aziende investono in tecnologie avanzate, paradossalmente non mettono poi a disposizione sufficienti budget per assumere o formare personale competente in grado di gestire in modo efficiente e sicuro gli enormi flussi di dati personali che trattano con le proprie infrastrutture, esponendosi a pericoli di data breach da cui possono derivare paralisi delle attività, danni reputazionali, e pesantissime sanzioni del Garante della Privacy. Con il nuovo Regolamento UE, le imprese dovranno infatti notificare le violazioni all’Authority, che potrà comminare multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato, e nei casi più gravi dovranno essere informati anche gli stessi interessati, con l’inevitabile esposizione alla gogna mediatica“.

    Le aziende che si dotano di tecnologie avanzate, devono quindi correre ai ripari avvalendosi anche di adeguate misure tecniche ed organizzative per prevenire veri e propri disastri informatici, investendo in risorse umane qualificate e nella loro formazione, ricorrendo inoltre a strumenti efficaci come ad esempio la certificazione ISO/IEC 27001:2013, norma che fornisce una serie di requisiti e standard sulla sicurezza delle informazioni, utile anche ai fini della compliance al nuovo Regolamento Privacy UE, a cui le imprese devono adeguarsi entro il 25 maggio 2018.

    Federprivacy Intel Security Perdita di dati
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    SAP Italia investe sul futuro e si impegna a colmare lo skill gap

    08/08/2025

    ChatGPT: le domande più comuni sulla cybersecurity poste dagli utenti

    08/08/2025

    OVHcloud e Mistral AI inaugurano una nuova frontiera per l’AI

    07/08/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    ExpertBook P5, il notebook con l’AI integrata
    La tua fabbrica è resiliente?
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Defence Tech

    Chaos RAT: la linea sottile tra utilità e minaccia

    08/08/2025

    Kaspersky è Leader nella categoria XDR in Brasile

    08/08/2025

    Ransomware: da Check Point i trend del Q2 2025

    07/08/2025

    Vishing sotto controllo con Kaspersky ASAP

    07/08/2025
    Report

    PA sempre più digitale, ma bisogna investire su AI e dati

    31/07/2025

    La GenAI spinge l’adozione dell’AI agentica

    25/07/2025

    Software B2B: da Simon-Kucher l’analisi del settore

    24/07/2025

    Intelligenza Artificiale: cosa ne pensano oggi gli italiani?

    17/07/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.