• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Sangfor pronta con un nuovo brand per l’International Roadshow 2025
    • DORA: il settore finanziario è davvero pronto alla compliance?
    • Data Center: una gestione più sostenibile è possibile
    • Cybersecurity aziendale minacciata dagli asset non gestiti
    • Google Cloud: tante novità per la trasformazione digitale delle aziende
    • Retelit e Microsoft: connessione ridondata e più resilienza su Azure
    • Sicurezza digitale in Italia: crescono attacchi DDoS e Ransomaware
    • Okta: progetti ambiziosi per emergere nel mercato italiano
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home-Page»Posizione Primo Piano»Vault 7: le armi informatiche della CIA

    Vault 7: le armi informatiche della CIA

    By Redazione LineaEDP13/03/20173 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Gli esperti di sicurezza di G DATA Eddy Willems e Ralf Benzmüller fanno chiarezza sulle rivelazioni

    La divulgazione di documenti riservati della CIA sulla piattaforma di Wikileaks fa luce sulle attività dell’Agenzia nell’hackeraggio di software e hardware tra il 2013 e il 2016. Tra i numerosi obiettivi iPhone, dispositivi Android, Linux, Windows e Smart-TV, anche diversi produttori di soluzioni per la sicurezza sono citati nei documenti dei servizi segreti, dando l’impressione che nessun sistema operativo, hardware o software sia al sicuro dagli attacchi informatici della CIA. Gli esperti G DATA, Eddy Willems (Security Evangelist) e Ralf Benzmüller (Direttore G DATA Security Labs) hanno consultato i numerosi documenti e pubblicato la propria valutazione sull’attuale livello di rischio.

    Attività multitarget

    Come per le rivelazioni di Snowden anche con Vault 7 non ci meraviglia il fatto che i servizi segreti spiino, bensì la pervasività delle misure di spionaggio. Non si tratta solo di sfruttare vulnerabilità in PC e server. I documenti diffusi su Wikileaks indicano che i servizi segreti statunitensi abbiano preso di mira qualsiasi dispositivo collegabile a Internet. Oltre a smartphone Android e iOS, router e smart-TV vengono nominati anche sistemi IoT. L’arsenale della CIA dispone altresì di strumenti per hackerare impianti industriali e veicoli connessi. Ci sono addirittura meccanismi per camuffare i software e gli strumenti della CIA utilizzati per carpire dati. “Si ha l’impressione che non esista tecnologia che vanti una minima diffusione sul mercato che non sia stata analizzata in modo sistematico per valutarne il potenziale impiego come strumento di spionaggio o per condurre attacchi informatici“, afferma Eddy Willems, G DATA Security Evangelist.

    Confermato quanto ipotizzato da tempo

    “Sarebbe davvero da sprovveduti pensare che lo sviluppo di cosiddette armi informatiche venga condotto solo da parte degli americani. Secondo le nostre valutazioni tutti i servizi segreti conducono da anni programmi simili allocando ad essi anche budget milionari”, commenta Ralf Benzmüller, Executive Speaker dei G DATA Security Labs. “I file divulgati confermano quanto gli esperti della sicurezza IT avevano ipotizzato da tempo. Riteniamo la situazione particolarmente rischiosa, specie qualora le applicazioni per lo spionaggio cibernetico sviluppate tramite questi programmi cadano nelle mani di criminali o terroristi. Le conseguenze sarebbero fatali“.

    Secondo le valutazioni dei due esperti G DATA i programmi di spionaggio non sono stati impiegati in campagne su larga scala contro il comune utente di internet, bensì sono stati concepiti e utilizzati per attacchi mirati. Molti produttori stanno lavorando alacremente alla correzione delle vulnerabilità indicate nei documenti pubblicati.

    Elusione delle soluzioni di sicurezza

    Numerosi vendor di soluzioni di sicurezza, tra cui anche G DATA, sono nominati esplicitamente nei documenti. Risulta che la CIA abbia sviluppato strumenti per eludere le misure di protezione esistenti. La sezione però non contiene praticamente alcuna informazione, se non su singoli prodotti, e anche in questo caso è presente solo un elenco incompleto dei processi del software. Al di là della citazione non ci sono ulteriori dettagli sulla maggior parte dei produttori. Wikileaks ha classificato tali dettagli come “segreti”.

    Cia G Data Wikileaks
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Sangfor pronta con un nuovo brand per l’International Roadshow 2025

    13/06/2025

    DORA: il settore finanziario è davvero pronto alla compliance?

    13/06/2025

    Data Center: una gestione più sostenibile è possibile

    13/06/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Defence Tech

    Cybersecurity aziendale minacciata dagli asset non gestiti

    13/06/2025

    Sicurezza digitale in Italia: crescono attacchi DDoS e Ransomaware

    13/06/2025

    Okta: progetti ambiziosi per emergere nel mercato italiano

    12/06/2025

    Infostealer: Kaspersky e INTERPOL collaborano alla Secure Operation

    12/06/2025
    Report

    Cybersecurity: le previsioni di Deloitte

    10/06/2025

    Red Hat rivela il futuro della virtualizzazione: innovazione e agilità per le aziende

    06/06/2025

    Sviluppatori entusiasti e ottimisti sull’AI agentica

    04/06/2025

    Intelligenza Artificiale: non tutte le aziende sono pronte

    30/05/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.