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    Schneider Electric annuncia il nuovo Ecoflair Indirect Air Economizer

    By Redazione LineaEDP20/04/2017Updated:08/10/20193 Mins Read
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    La soluzione abbassa i costi di raffreddamento del Data Center e riduce i capex

    schneider_electric

    Ecoflair Indirect Air Economizer è la nuova soluzione per il raffreddamento del data center lanciata da Schneider Electric, specialista globale nella gestione dell’energia e nell’automazione, che utilizza una tecnologia proprietaria di Ecoflair dello scambiatore di calore in materiale plastico (polymer heat-exchanger technology).

    Ecoflair risponde alla necessità di mantenere temperature operative ottimali nel Data Center mantenendo i consumi energetici al minimo. Il nuovo sistema può ridurre i costi operativi di oltre il 60% rispetto agli approcci di raffreddamento tradizionali. Questo rende disponibile nel Data Center una maggior percentuale di energia che può essere utilizzata per alimentare apparecchiature IT e migliorare l’indice di efficienza dell’utilizzo dell’energia (PUE). Inoltre, consente di rimuovere attrezzature di raffreddamento dal pavimento del Data Center, liberando spazio prezioso.

    Disponibile in moduli 250kW e 500kW, Ecoflair è progettato per essere flessibile e offrire maggiori possibilità di personalizzazione secondo le esigenze di raffreddamento e le condizioni contingenti, oltre a consentire un montaggio semplificato, e mantenerne bassi i relativi costi, insieme a quelli di manutenzione.

    “La modularità, insieme ad uno scambiatore di calore proprietario in materiale plastico sono la chiave del successo di Ecoflair – ha spiegato John Nieman, Direttore Product Management, Cooling Solutions di Schneider Electric -. Il design tubolare impedisce la creazione di incrostazioni che comunemente si verificano con scambiatori di calore a piastra. Ciò incide anche nella riduzione delle necessità di manutenzione e migliora le prestazioni durante l’intero ciclo di vita dello scambiatore di calore. Inoltre, il polimero è resistente alla corrosione rispetto ad altri design che utilizzano alluminio rivestito che si corrode se bagnato o una volta esposto agli agenti esterni. Inoltre, si tratta di uno scambiatore di calore modulare che lo rende facilmente sostituibile, qualora si rendesse necessario, minimizzando i tempi di fermo e i disagi”.

    L’approccio scalabile rende Ecoflair particolarmente adatto per strutture di colocation tra 1 e 5 MW (con moduli da 250 kW) e per i grandi hyperscale Data Center o Cloud fino a fino a 40 MW (con moduli da 500 kW). La modularità consente anche al raffreddamento di crescere alla stessa velocità degli aggiornamenti della potenza, al variare delle esigenze del Data Center, seguendo l’andamento di crescita dei carichi IT.

    Ecoflair Indirect Air Economizer può essere implementato in qualsiasi condizione ambientale o climatica del sito in cui si trova il Data Center – la tecnologia risulta adatta per almeno l’80% di tutte le sedi a livello globale.

    Come accennato precedentemente Ecoflair Indirect Air Economizer riduce i costi operativi del 60% rispetto ai sistemi tradizionali basati su tecnologie di raffreddamento ad acqua o a refrigeranti. A un confronto con altri sistemi di pari impostazione, Ecoflair risulta complessivamente più efficiente in termini del 15/20%.

    Studi Schneider Electric hanno considerato che tale aumento potrebbe arrivare fino a 30% in più con la stessa infrastruttura elettrica rispetto alle topologie di raffreddamento tipiche, come quelle ad acqua refrigerata o quelle basate su DX. Tale efficienza si traduce anche in una riduzione del CAPEX complessivo grazie a un’infrastruttura elettrica più piccola e a una distribuzione elettrica più piccola per i minori requisiti di alimentazione di back-up. Schneider Electric indica un risparmio in termini di CAPEX fino al 6% utilizzando Ecoflair.

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    Redazione LineaEDP
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