L’approccio Zero Trust si è dimostrato efficace, ma non ha impedito ai criminali informatici più intraprendenti di trovare nuovi modi per compromettere le difese puntando all’anello più debole della catena: il singolo utente e la sua identità. La prossima mossa? Far progredire il concetto di Zero Trust a quello di “Negative Trust”
Trending
- GhostRedirector manipola Google e infetta server Windows con backdoor
- Cybersecurity, AI e quantum computing: come navigare in sicurezza tra promesse e minacce?
- NCIA, l’Agenzia NATO per le Comunicazioni e l’Informazione, sceglie Oracle Cloud Infrastructure
- Zurich: uscita l’ultima release della piattaforma ServiceNow
- Agos: servizi di credito digitale più affidabili con Dynatrace
- Sovranità dei dati: come trasformare l’obbligo in vantaggio strategico
- L’ingegneria sociale si evolve con l’Intelligenza Artificiale
- Data Center: Italia hub centrale per il futuro digitale europeo