Il panorama informatico si fa sempre più insidioso, pieno di trappole che potrebbero trarre in inganno anche l’utente più attento e scrupoloso.
NordVPN, fornitore di soluzioni di cybersecurity, ha pubblicato i dati ricavati dalle ultime analisi sulle minacce online nel secondo trimestre del 2025. Il team di esperti ha analizzato i dati aggregati relativi alla funzionalità Threat Protection Pro di NordVPN per identificare le tipologie di minacce che gli utenti devono affrontare più comunemente online.
Minacce online sempre più complesse ed evolute
Nel secondo trimestre del 2025, Threat Protection Pro ha bloccato in media 5,4 miliardi di pubblicità invadenti al mese, con un aumento del 9,2% rispetto al trimestre precedente. Il numero più alto, pari a 5,6 miliardi, è stato registrato a giugno.
È stato rilevato un incremento significativo anche per quanto riguarda i malware: rispetto al primo trimestre, il numero di minacce bloccate è aumentato del 6,4%, per un totale di 95.406 malware intercettati, con il virus APC in cima alla lista dei software pericolosi più comuni. Il picco è stato registrato a maggio, mese in cui sono stati bloccati 1,2 miliardi di malware. Al contrario, i tentativi di tracking sono leggermente diminuiti (-6,2%). Tuttavia, con un massimo di 58 miliardi di attività bloccate ad aprile, il tracking si conferma la minaccia online rilevata più frequentemente nel secondo trimestre.
“In base ai nostri dati, le minacce online sono in costante aumento, non solo in termini di quantità ma anche di complessità. Oggi, gli utenti si trovano davanti a un panorama costituito da minacce digitali in rapida evoluzione. I criminali informatici approfittano intenzionalmente della fiducia che gli utenti ripongono nei marchi più conosciuti e delle loro abitudini quotidiane online per accedere ai dati sensibili passando il più inosservati possibile“, ha spiegato Marijus Briedis, CTO di NordVPN.
Principali conclusioni del rapporto
Questi i dati principali del rapporto di NordVPN sulle minacce online:
- APC è il malware che è stato rilevato più frequentemente nel secondo trimestre, con 95.406 file intercettati in totale.
- I file .exe si confermano i principali vettori di trasmissione dei malware, con 181.008 minacce, seguiti dai file nei formati .zip (27.531) e .dll (21.447).
- Google si conferma il marchio per cui i malintenzionati si spacciano più spesso.
- Altri marchi che vengono spesso contraffatti sono: Yahoo!, Telegram, Steam e Outlook.
- Il più alto numero di malware si trova su piattaforme di video hosting, servizi di streaming e reti di distribuzione di contenuti.
- La maggior quantità di pubblicità invadenti si trova su siti di video hosting, piattaforme correlate all’IT e domini pubblicitari.
I rischi legati all’impersonificazione dei marchi rimangono elevati
L’impersonificazione dei marchi famosi si conferma una tattica molto diffusa tra i criminali informatici e in Italia colpisce sempre di più anche gli utenti di Internet. Per tutto il periodo in cui il team Threat Protection Pro ha monitorato lo sviluppo del panorama delle minacce online (dal 1° gennaio 2024 alla fine del secondo trimestre del 2025), Google è stato di gran lunga il marchio per cui si sono spacciati più spesso i malintenzionati, con una frequenza superiore a quella totale dei successivi nove marchi.
Anche Yahoo!, Telegram, Steam e Outlook vengono spesso contraffatti. Tramite convincenti finti siti web di phishing o il download di “file manipolati”, i truffatori tentano di accedere a credenziali sensibili, come password o dati di pagamento. Di conseguenza, gli utenti che si trovano in Italia possono incorrere in conseguenze gravi con un solo clic su un sito falso.
Gli attacchi malware sono un problema globale
Sebbene nessuna area geografica sia davvero al sicuro rispetto alle minacce online, nel secondo trimestre del 2025, alcuni paesi hanno registrato un numero particolarmente elevato di attacchi bloccati. Gli Stati Uniti, con 280 milioni di incidenti, sono in testa alla classifica, distaccandosi notevolmente dai paesi successivi. Seguono il Regno Unito, con 103 milioni di attacchi malware bloccati, l’Australia, con 42 milioni di attacchi malware bloccati, la Nigeria, con 38 milioni di attacchi malware bloccati, e Israele, con 30 milioni di attacchi malware bloccati. L’Italia ha rilevato oltre 7,2 milioni di attacchi malware nel secondo trimestre del 2025, il che la rende il 15° paese più preso di mira in Europa. Queste cifre evidenziano la portata globale delle minacce informatiche attuali.
Dobbiamo essere più vigili durante le nostre attività quotidiane online
In base ai dati di NordVPN, le minacce online continuano ad aumentare, sia in termini di frequenza che di complessità. Che si tratti di malware, pubblicità invadenti o imitazioni mirate di marchi, gli utenti devono affrontare rischi informatici sempre più complessi. Servizi come Threat Protection Pro possono aiutare a identificare ed evitare tali pericoli in anticipo. Tuttavia, la vigilanza degli utenti rimane un fattore cruciale per contrastare efficacemente le minacce online.
“Solo chi è consapevole dei rischi e sa riconoscere i pericoli informatici può difendersi efficacemente“, ha concluso Marijus Briedis.
5 best practice per proteggersi dalle minacce online
Ecco i cinque consigli pratici di Marijus Briedis per proteggersi dalle minacce online:
- Utilizza password complesse e l’autenticazione a più fattori: scegli una password diversa per ogni account e attiva l’autenticazione a più fattori.
- Diffida dei prodotti “gratuiti”: spesso, i siti di video hosting gratuiti contengono malware. Presta particolare attenzione ai domini sconosciuti.
- Verifica i link: per prima cosa, controlla gli URL e l’ortografia dei link sospetti.
- Verifica i download: scarica i file solo da fonti affidabili e analizzali con strumenti dedicati, come Threat Protection Pro.
- Mantieni aggiornati i software: aggiorna regolarmente i sistemi operativi, le applicazioni e i software di sicurezza per eliminare le vulnerabilità.