• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Come insegnare ai bambini a essere prudenti online
    • Best Managed Companies Award: ecco le vincitrici del 2025
    • Commvault presenta nuove funzionalità di AI conversazionale
    • Akamai Inference Cloud: la piattaforma che porta l’AI sull’edge
    • Più produttivi grazie all’AI
    • Cybersecurity: un fattore strategico per la competitività dell’Italia
    • Data center: domanda in crescita, ma si teme la bolla digitale
    • I Data Steward hanno sempre più un ruolo cruciale
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home-Page»Posizione Primo Piano»E se il software open source non funzionasse?

    E se il software open source non funzionasse?

    By Redazione LineaEDP13/09/20173 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Come selezionare, usare e mantenere il software open source tra le tematiche dell’evento “Next generation enterprise web applications: open, connected, secure” del 4 ottobre

    Rispetto a qualche anno fa, la selezione, l’utilizzo e il mantenimento del software open source è molto cambiato.

    La richiesta di componenti open source cresce ogni anno in modo esponenziale: nel solo ambito Java, gli sviluppatori hanno estratto 17 miliardi di componenti dal Central Repository nel 2014, 31 miliardi nel 2015 e 52 miliardi nel 2016. Un recente sondaggio su 2292 società IT ha evidenziato come l’OSS costituisce l’80-90% di un’applicazione.

    Cosa succerebbe dunque se il software open source smettesse di funzionare?logonuovo_signature

    La risposta dipende dal grado di efficacia della propria strategia di reazione in caso di problematiche relative all’uso di OSS.

    Per poter mettere in atto una strategia efficace andrebbero considerati alcuni aspetti, tra cui:

    1. Il supporto dell’implementazione

    Un sondaggio IHS su 400 aziende medio-grandi ha riscontrato una media di 5 downtime al mese. Se a questi si aggiungono i problemi di performance e di scalabilità, è difficile garantire agli utenti un’elevata usabilità ed evitare l’abbandono del servizio.

    Solitamente, quando si presenta un problema, in ambiente di sviluppo o in produzione, i team:

    1. Cercano di risolverlo da soli
    2. Si rivolgono all’autore
    3. Si appoggiano alla community

    Tutti questi metodi fanno affidamento sulla speranza di trovare persone con le giuste competenze, che si dedichino al problema finché non viene risolto.

    Un recente sondaggio ClusterHQ indica che il 43% degli sviluppatori dedica tra il 10 e il 25% del suo tempo a risolvere problemi individuati in produzione, anziché a sviluppare nuove funzionalità.

    Molte domande rivolte alla community, invece, rimangono non risposte per settimane, mesi o anche anni.Rogue_Wave_Software

    Fare affidamento sulle proprie risorse interne, anche se dà la percezione di avere le cose sotto controllo, non è una soluzione vincente.

    Un sondaggio condotto da Rogue Wave Software sui propri clienti ha rivelato come l’80% delle problematiche verificatesi erano dovute alla mancanza di conoscenza del funzionamento di un’applicazione in un particolare ambiente o a un’errata configurazione.

    2. Il monitoraggio dell’implementazione

    Scegliere un pacchetto, installarlo, configurarlo e mantenerlo funzionante è il normale uso dell’OSS; e per quanto riguarda l’ottimizzazione per il carico, le risorse e le performance? Spesso è più facile trovare le capacità di deploy, che non competenze per i continui monitoraggio e ottimizzazione.

    3. L’aggiornamento seguendo la community

    Si è a conoscenza delle ultime versioni e del contenuto dei pacchetti presenti nei propri sistemi? Se non c’è una persona dedicata, è difficile tenersi in aggiornamento, e si rischiano rilasci a pericolo di insuccesso.

    4. La reattività alle notizie critiche di sicurezza

    Come vengono mantenuti sicuri i pacchetti? Monitorare gli aggiornamenti di sicurezza può essere dispendioso e le capacità di selezionare e eseguire patch è solitamente difficile da trovare.

    5. Il test completo dell’implementazione

    Nel 2016, il deploy automatico è essenziale. Un aspetto indispensabile per CI e CD è lo unit testing automatizzato.

    6. La reattività a problemi inaspettati

    Soprattutto per i problemi relativi all’interazione tra pacchetti e il system environment, può essere difficile trovare le competenze per la risoluzione.

    Viviamo in una “application economy” dove l’innovazione è cruciale, la velocità è critica e l’open source fa da protagonista.

    Il 4 ottobre partecipa a Milano a “Next generation enterprise web applications: open, connected, secure.” Rogue Wave e Emerasoft illustreranno concetti e strumenti per dotarsi di web app pronte al futuro. Registrati all’evento gratuito.

     

    Emerasoft OSS software open source
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Come insegnare ai bambini a essere prudenti online

    30/10/2025

    Cybersecurity: un fattore strategico per la competitività dell’Italia

    30/10/2025

    Data center: domanda in crescita, ma si teme la bolla digitale

    30/10/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Networking: il software al centro
    Modula: l’automazione che rivoluziona la logistica industriale
    La cybersecurity spinge il business
    L’AI è vietata in azienda?
    Il cloud introduce ulteriore complessità nella cybersecurity: focus sulle identità
    Defence Tech

    Best Managed Companies Award: ecco le vincitrici del 2025

    30/10/2025

    Commvault presenta nuove funzionalità di AI conversazionale

    30/10/2025

    Sicurezza Digitale: una priorità che non può e non deve essere ignorata

    29/10/2025

    Endpoint Privilege Security: non più un lusso, ma una necessità

    28/10/2025
    Report

    Più produttivi grazie all’AI

    30/10/2025

    Il settore tecnologico è davvero inclusivo?

    23/10/2025

    Digital Defense Report 2025: attacchi ed attaccanti si evolvono

    20/10/2025

    Il Rapporto OAD 2025 di AIPSI è online

    20/10/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.