• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Elisabetta Franchi: A Convention of Fashion and Imagination in Mold
    • Vertiv: soluzioni di alimentazione a 800 VDC pronte nel 2026
    • Bando Consip: tra i fornitori cloud per la PA c’è anche Aruba
    • Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky
    • Cloud italiano: tra sovranità digitale e competitività
    • Storage intelligente: la chiave di volta per i data center moderni
    • TeamViewer ONE: la piattaforma unificata che rivoluziona il Digital Workplace
    • Design responsive: ecco perché è diventato un must in tutti i settori
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Featured»AI generativa potente, ma i dati sono al sicuro?

    AI generativa potente, ma i dati sono al sicuro?

    By Redazione LineaEDP07/10/20235 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Torsten Grabs di Snowflake, spiega come ridurre al minimo i rischi di perdita o furto di dati quando si parla di AI generativa

    AI generativa

    AI generativa, come ridurre al minimo i rischi di perdita o furto di dati. Lo spiega nel contributo che vi proponiamo qui di seguito Torsten Grabs (in foto), Senior Director of Product Management, Snowflake.
    Buona lettura.

    Le aziende hanno rapidamente riconosciuto la potenza dell’AI generativa per alimentare nuove idee e migliorare la produttività. Tuttavia, rendere disponibili dati sensibili e proprietari in modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) ospitati in cloud pubblici porta con sé rischi significativi in termini di sicurezza, privacy e governance. Le aziende devono quindi adottare un approccio che affronti questi problemi prima di poter trarre vantaggio dagli indubbi benefici offerti da queste tecnologie.

    Come osserva IDC, le imprese temono legittimamente che gli LLM possano “imparare” dalle loro richieste e divulgare tali informazioni ad altre aziende che inseriscono richieste simili o che i dati sensibili che condividono possano essere conservati online ed esposti a hackers o resi pubblici accidentalmente.

    Queste considerazioni fanno sì che l’immissione di dati e richieste in LLM ospitati in cloud pubblici possa non rappresentare una buona idea per una buona parte di aziende, soprattutto quelle che operano in ambiti regolamentati. Quindi, come estrarre valore dagli LLM e allo stesso tempo mitigarne i rischi?

    Lavorare all’interno del perimetro di sicurezza e governance esistente

    Invece di inviare i dati a un LLM esterno, è possibile portare l’LLM ai dati. Questo è il modello che la maggior parte delle aziende utilizza per bilanciare l’esigenza di innovazione con l’importanza di proteggere le PII (Personal Identifiable Information) dei clienti e altre informazioni sensibili. La maggior parte delle imprese opera già mantenendo i propri dati all’interno di un perimetro caratterizzato da un elevato livello di sicurezza e governance e dovrebbe pensare di ospitare e distribuire i LLM all’interno di questo ambiente protetto, permettendo ai team dedicati ai dati di sviluppare e personalizzare ulteriormente i LLM e ai dipendenti di interagirvi in totale sicurezza.

    Non è possibile avere una solida strategia di intelligenza artificiale senza una strategia dati altrettanto valida. Ciò significa eliminare i silos e adottare politiche semplici e coerenti che consentano ai team di accedere ai dati di cui hanno bisogno. L’obiettivo finale è quello di disporre di dati utilizzabili e affidabili a cui si possa accedere facilmente per utilizzarli con un LLM in un ambiente sicuro e governato.

    Creare LLM specifici per il dominio

    I LLM addestrati presenti su internet evidenziano più di un problema di privacy. Sono inclini ad “allucinazioni” e altre imprecisioni e possono anche riprodurre pregiudizi e generare risposte offensive che alimentano ulteriori rischi. Inoltre, i LLM di base non sono stati esposti a sistemi e dati interni delle singole organizzazioni, il che significa che non possono rispondere a domande specifiche su aziende e clienti, a volte nemmeno su settori precisi.

    La soluzione consiste nell’estendere e personalizzare un modello al fine di renderlo intelligente per la propria attività. Sebbene software come ChatGPT abbiano ottenuto molta attenzione, esiste un lungo e crescente elenco di LLM che le aziende possono scaricare, personalizzare e utilizzare dietro il firewall, compresi modelli open-source come StarCoder di Hugging Face e StableLM di StabilityAI. La loro messa a punto richiede grandi quantità di dati e di potenza di calcolo ma, come osserva IDC, “una volta addestrato, un modello generativo può essere perfezionato per un particolare dominio con molti meno dati”.

    Un LLM non deve essere necessariamente esteso per essere utile. Il detto “Garbage in, garbage out” vale per qualsiasi modello di IA e le aziende dovrebbero personalizzarli utilizzando i dati interni di cui sanno di potersi fidare e che forniranno le informazioni di cui hanno bisogno, focalizzandosi sugli ambiti più probabilmente utili. Le risposte arriveranno dalla sintonizzazione i LLM sui dati aziendali in un ambiente sicuro e regolamentato.

    Oltre a risultati di qualità superiore, l’ottimizzazione di questi modelli può anche contribuire a ridurre il fabbisogno di risorse. I modelli più piccoli, destinati a casi d’uso specifici, tendono a richiedere meno potenza di calcolo e minori dimensioni di memoria rispetto ai modelli costruiti per casi d’uso generici o aziendali ma applicabili a diversi settori verticali e industriali. La realizzazione di LLM più mirati alle esigenze della singola organizzazione aiuterà a gestirli in modo più economico ed efficiente.

    Rendere disponibili dati non strutturati per l’AI multimodale

    La messa a punto di un modello sintonizzato su sistemi e dati interni richiede l’accesso a tutte le informazioni utili a tale scopo, e molte di queste saranno archiviate in formati diversi dal testo. Circa l’80% dei dati mondiali è ‘non strutturato’, e comprende informazioni aziendali quali email, immagini, contratti e video di formazione.

    Tali formati richiedono tecnologie come l’elaborazione del linguaggio naturale per estrarre informazioni e renderle disponibili ai data scientist affinché possano costruire e addestrare modelli di intelligenza artificiale multimodali in grado di individuare le relazioni tra diversi tipi di dati e di far emergere gli insight più rilevanti.

    AI generativa: serve procedere consapevolmente, ma con cautela

    Proprio perché l’IA generativa è un mondo in rapida evoluzione, le aziende devono usare cautela in qualsiasi approccio. Ciò significa leggere le clausole dei modelli e dei servizi che si utilizzano e lavorare con fornitori affidabili che offrono garanzie esplicite. Ma si tratta di un settore in cui le aziende non possono permettersi di restare ferme e ogni impresa dovrebbe esplorare come l’IA può rivoluzionare il proprio settore. È necessario trovare un equilibrio tra rischi e benefici e, avvicinando i modelli di IA generativa ai dati e lavorando all’interno del perimetro di sicurezza esistente, la probabilità di cogliere le opportunità offerte da questa nuova tecnologia saranno sicuramente maggiori.

    AI generativa Furto o perdita di dati LLM Snowflake Torsten Grabs
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Elisabetta Franchi: A Convention of Fashion and Imagination in Mold

    20/05/2025

    Bando Consip: tra i fornitori cloud per la PA c’è anche Aruba

    20/05/2025

    Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky

    20/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky

    20/05/2025

    TA406: cybercrime contro le entità governative ucraine

    19/05/2025

    Ransomware contro le PMI: le azioni preventive da adottare

    15/05/2025

    Commvault e CrowdStrike ampliano la partnership per la Cyber Recovery

    15/05/2025
    Report

    Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?

    12/05/2025

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025

    IBM X-Force Threat Index 2025: vecchi e nuovi trend delle minacce cyber

    18/04/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.