• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Speciale Cloud
  • Industry 4.0
  • Sanità Digitale
  • Redazione
  • Contattaci
LineaEDP
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Trending
    • Reply tra i Visionari nel Gartner Magic Quadrant 2022 per il WMS
    • Privacy Week: appuntamento dal 26 al 30 settembre
    • Almawave si rafforza in America Latina
    • TIBCO Cloud Integration: c’è aria di novità
    • Ivanti e SentinelOne rivoluzionano il Patch Management
    • Cybersecurity: Sanità e PMI le aziende meno preparate a gestire i cyber attacchi
    • TeamViewer e Siemens per una nuova gestione del ciclo di vita del prodotto grazie alle soluzioni di realtà aumentata e mista
    • InfoSum presenta la nuova Piattaforma Sigma, ora più sicura
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    LineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDP
    Sei qui:Home»Featured»Il cloud ibrido è il modello IT ‘ideale’ anche per le aziende in EMEA
    Featured

    Il cloud ibrido è il modello IT ‘ideale’ anche per le aziende in EMEA

    Di Redazione LineaEDP07/02/2020Lettura 4 Min
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    L’ultimo report trova l’area EMEA in linea con l’ambizioso piano quinquennale per la migrazione al cloud ibrido, ma leggermente in ritardo nel breve termine

    EMEA-ECI_Nutanix 2

    L’annuale Enterprise Cloud Index di Nutanix relativo alla regione EMEA mostra che come accade analogamente in altre regioni, anche le aziende in Europa, Medio Oriente e Africa continuano a considerare il cloud ibrido come il modello IT ‘ideale’. Tuttavia l’implementazione di tale approccio, con la migrazione delle applicazioni fuori dal data center, sta richiedendo più tempo di quanto previsto.

    Anziché ridurre l’utilizzo dei data center di circa il 20% entro il 2019 (come previsto dagli intervistati nell’Enterprise Cloud Index EMEA 2018), il report di quest’anno mostra un aumento effettivo di quasi il 14%, di pari passo con un calo dell’utilizzo del cloud ibrido di circa il 5%, in contrapposizione al 7% di incremento previsto in precedenza. Di conseguenza, le aziende nella regione EMEA si trovano ora in ritardo di circa 6 punti percentuali rispetto alle Americhe nell’implementazione del cloud ibrido nonché in termini di adozione di un approccio multi-cloud. Nonostante questi dati, tuttavia, le aziende intervistate indicano piani ambiziosi per rafforzare la penetrazione del cloud ibrido nella regione dall’attuale 12% al 53% entro il 2024.

    Al fine di spiegare le disparità, il report rileva approcci contrastanti e meno entusiasmo in tutta la regione EMEA quando si prende in considerazione il ruolo del cloud pubblico in un progetto di cloud ibrido. Per esempio, le aziende di quest’area hanno indicato la sicurezza dei dati e la conformità come i principali vantaggi del cloud pubblico più spesso (circa il 19%) di quanto le Americhe e la regione APJ abbiano scelto qualsiasi altro fattore, mentre, allo stesso tempo, più della metà (60%) considera la sicurezza una delle principali sfide del cloud pubblico.

    EMEA ECI_Nutanix

    Un minor numero di aziende nella regione EMEA riferisce che il cloud pubblico soddisfa “totalmente” le loro esigenze rispetto ad altre regioni. Inoltre, in questa regione vi è una maggiore propensione a superare il budget stanziato per il cloud pubblico, cui si aggiunge la necessità di perfezionare i piani e, talvolta, di far rientrare i carichi di lavoro nel data center al fine di adeguarsi velocemente per l’implementazione del loro modello di cloud ibrido preferito.

    Per il secondo anno consecutivo, Nutanix ha incaricato Vanson Bourne di intervistare 2.650 responsabili delle decisioni in ambito IT in 24 paesi, in merito a quale tipologia di cloud utilizzano per le loro applicazioni aziendali e quale prevedono di utilizzare in futuro, alle problematiche degli ambienti cloud e a come i loro progetti cloud si sovrappongono rispetto ad altri progetti e priorità IT.

    I principali risultati del report per la regione EMEA:

    1. In linea con le tendenze globali, i piani di migrazione dai data center tradizionali verso il cloud ibrido – ipotizzati nel 2018 nella regione EMEA – non si sono ancora concretizzati. L’utilizzo dei data center è in realtà aumentato del 14% nel 2019, invece di diminuire come previsto nel report del 2018, mentre i dati del cloud ibrido sono diminuiti del 5% invece dell’incremento previsto.

    2. Nonostante la battuta d’arresto a breve termine, la regione EMEA riferisce di piani aggressivi per sostenere l’uso del cloud ibrido nei prossimi cinque anni. Si prevede che la penetrazione del cloud ibrido nella regione EMEA passerà dal 12% a circa il 53% entro il 2024.

    3. Le aziende della regione EMEA sono meno ottimiste nei confronti del cloud pubblico come parte di una strategia di cloud ibrido rispetto ad altre aree. Inoltre, sono anche leggermente meno propense a utilizzare un cloud privato gestito o ospitato come parte di un ambiente cloud ibrido delle aziende nelle Americhe e nell’area APJ.

    4. Paradossalmente, per le aziende in EMEA la sicurezza dei dati è uno dei principali vantaggi del cloud pubblico nonché la sua sfida più grande. Le aziende interpellate hanno scelto la sicurezza dei dati e la conformità come i principali vantaggi del cloud pubblico più spesso (circa il 19% delle volte) di quanto le Americhe e la regione APJ abbiano scelto qualsiasi altro fattore. Allo stesso tempo, tuttavia, più della metà (60%) considera la sicurezza una delle principali sfide del cloud pubblico.

    5. In EMEA, le competenze IT esistenti e la portabilità delle applicazioni cross-cloud hanno una minore influenza nel processo decisionale rispetto ad altre regioni. Tutte le aree geografiche prese in considerazione ritengono che la sicurezza tra cloud abbia il maggior impatto potenziale sul futuro del cloud computing. Tuttavia, mentre il 46% delle aziende delle Americhe e quasi il 44% delle aziende in Asia-Pacifico ritengono le competenze IT esistenti fattori importanti per il processo decisionale, le controparti in EMEA rispondono con solo il 38%. Analogamente, il 42% e il 43% delle aziende nelle Americhe ed Asia-Pacifico, rispettivamente, hanno citato la portabilità delle applicazioni come il principale fattore di influenza del cloud, contro il 36% delle aziende della regione EMEA.

    cloud ibrido emea Nutanix
    Condividi: Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • Twitter

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    TIBCO: come la cultura dei dati aiuta il business

    04/08/2022

    Dati usati in maniera inefficace ostacolo all’innovazione

    03/08/2022

    STACK Infrastructure continua l’espansione a Milano

    03/08/2022
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    La security inizia dall’infrastruttura di rete
    read more ❯
    LAPP, sicurezza e prestazioni oltre i cavi
    read more ❯
    Synology: DSM 7.1 per raccogliere le nuove esigenze di sicurezza delle aziende
    read more ❯
    SPS 2022: l’automazione è tornata in scena a Parma
    read more ❯
    Security: le norme indicano il percorso
    read more ❯
    Defence Tech

    Check Point: + 42% degli attacchi informatici a livello globale

    05/08/2022

    SIM Swapping: tre regole per non caderne vittima

    04/08/2022

    Attacchi ransomware: colpita 1 organizzazione su 40 a settimana

    03/08/2022

    Identità digitali sicure e protette: i vantaggi del paradigma ITDR

    02/08/2022
    Report

    Dati usati in maniera inefficace ostacolo all’innovazione

    03/08/2022

    Crescono le applicazioni cloud personali in uso in azienda

    27/07/2022

    Digital Mindset: cosa sta cambiando

    22/07/2022

    Se la collaboration è inadeguata si riducono i profitti

    20/07/2022
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Ultime

    Reply tra i Visionari nel Gartner Magic Quadrant 2022 per il WMS

    09/08/2022

    Privacy Week: appuntamento dal 26 al 30 settembre

    09/08/2022

    Almawave si rafforza in America Latina

    09/08/2022
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2022 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Scrivi nel campo e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare