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    Red Hat porta l’hybrid cloud ovunque con l’innovazione su OpenShift

    By Redazione LineaEDP20/11/20205 Mins Read
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    Red Hat OpenShift estende Kubernetes enterprise a quasi tutte le applicazioni, team o organizzazioni con nuove capacità operative, progressi a livello di sviluppo e altro ancora

    Red Hat Confirmed Sovereign Support-Red Hat AI 3-Red Hat_openshift-Red Hat AI Validated Models

    Nuove funzionalità per Red Hat OpenShift, la principale piattaforma Kubernetes enterprise del mercato. Dagli aggiornamenti a OpenShift Serverless per una migliore efficienza degli sviluppatori all’estensione del supporto verso più architetture, Red Hat OpenShift aiuta a promuovere l’innovazione aziendale attraverso il cloud ibrido, con il supporto dall’esperienza e dall’impegno di Red Hat verso un open source production-ready.

    Secondo Forrester[1]: “Nei prossimi cinque anni, le tecnologie cloud-native apriranno una nuova era di software aziendale distribuito, progettato per essere costruito ed eseguito ovunque sia disponibile una piattaforma container. Questo aiuterà le grandi imprese a competere con le realtà native digitali, poiché la stessa tecnologia cloud-native sarà disponibile per entrambi”. Anche il report Red Hat sullo State Of Enterprise Open Source indica una forte richiesta di cloud ibrido, con il 63% degli intervistati che dichiarano di avere già oggi un’infrastruttura ibrida, mentre più della metà di coloro che non ce l’hanno ancora, prevedono di implementarla entro due anni.

    Red Hat considera Kubernetes la pietra angolare del cloud computing ibrido, in grado di offrire una piattaforma comune che copre server bare-metal, ambienti virtuali e ambienti cloud privati e pubblici . Costruito sulla base affidabile e consolidata di Red Hat Enterprise Linux, principale piattaforma enterprise Linux al mondo, Red Hat OpenShift rappresenta una base Kubernetes potente e scalabile per i casi di utilizzo del cloud ibrido in settori e regioni differenti.

    “Costruire una strategia cloud ibrida con Kubernetes al centro richiede più di un semplice motore di orchestrazione dei container; una trasformazione aziendale ad ampio raggio richiede servizi applicativi estesi, supporto hardware e cloud pubblico e un forte ecosistema di partner di supporto”, spiega  Ashesh Badani, senior vice president, Cloud Platforms, Red Hat. “Red Hat OpenShift offre tutte queste caratteristiche alle organizzazioni IT, dalle funzionalità integrate per sviluppatori con Quarkus e OpenShift Serverless al supporto di strategie tecnologiche dal datacenter alla periferia della rete fino al cloud pubblico. La vera trasformazione digitale richiede una piattaforma comune su cui costruire e innovare: per noi questa piattaforma è OpenShift”.

    Applicazioni costruite su misura per il cloud (ibrido)

    Gli strumenti e le tecnologie tradizionali di sviluppo applicativo possono faticare a soddisfare le esigenze di un mondo cloud-native, soprattutto quando i modelli di distribuzione containerizzati rendono meno netti i confini tra sviluppatori e IT operations. Red Hat OpenShift crea un’esperienza di sviluppo volta ad accelerare le applicazioni cloud-native, aggiungendo ora:

    • I più recenti aggiornamenti a OpenShift Serverless con Red Hat OpenShift Serverless 1.11, che portano pieno supporto all’eventing Knative. Questo permette che le applicazioni containerizzate consumino tutte le risorse che richiedono in un momento specifico, senza rischi di consumo eccessivo o troppo limitato.
    • Una build Red Hat di Quarkus, uno stack Java Kubernetes-native completamente supportato da Red Hat. Con un’unica sottoscrizione Red Hat OpenShift, i clienti ora hanno pieno accesso a Quarkus, consentendo agli sviluppatori di riutilizzare applicazioni Java mission-critical su Kubernetes, forti del supporto enterprise e dell’esperienza Red Hat.

    Pronti per l’hybrid cloud: ora e in futuro

    Le esigenze di cloud ibrido delle organizzazioni di oggi possono non essere necessariamente le stesse di domani, soprattutto perché condizioni globali dinamiche richiedono rapidi cambiamenti nell’erogazione, nella scala e nella composizione dei servizi.

    Ulteriori miglioramenti di Red Hat OpenShift 4.6 pensati per aiutare le aziende ad affrontare queste sfide includono:

    • Nuove e potenti opzioni edge computing con nodi remoti, che estendono la potenza di elaborazione anche ad ambienti dallo spazio limitato. Questo consente alle organizzazioni IT di scalare in remote, pur mantenendo operazioni e gestione centralizzate.
    • Funzionalità chiave per implementazioni Kubernetes nel settore pubblico tra cui disponibilità su AWS GovCloud e Azure Government Cloud, supporto esteso OpenSCAP a latro ancora.

    Red Hat OpenShift migliora anche la funzionalità di OpenShift Virtualization, già rilasciata, aggiungendo la creazione di VM, con un solo clic e basate su modelli, e ottimizzazioni di prestazioni e scala mirate alle VM che eseguono carichi di lavoro basati su Microsoft Windows.

    Ulteriore supporto per OpenShift nell’hybrid cloud è rappresentato da Red Hat OpenShift Ansible Content Collection. Erogata come Certified Content per Red Hat Ansible Automation Platform, questa raccolta aiuta le organizzazioni a gestire ed estendere OpenShift utilizzando la tecnologia di automazione IT Ansible.

    Innovazione che copre architetture e cloud differenti

    Le strategie open hybrid cloud non si basano su un’unica architettura o su un unico cloud provider; al contrario, queste implementazioni spesso si concentrano sull’unire il meglio di tutti i mondi a supporto della trasformazione aziendale. Ciò può significare l’utilizzo di una combinazione di fornitori di hardware on-premise, appoggiandosi a più cloud per servizi specifici o a qualsiasi combinazione di questi. Red Hat OpenShift è progettato per supportare le organizzazioni IT lungo l’intero open hybrid cloud, indipendentemente dalla configurazione tecnica.

    Red Hat OpenShift è supportato da un’ampia gamma di hardware enterprise tradizionale, tra cui x86, IBM Z, IBM LinuxONE, IBM Power Systems e IBM Storage. Sulla base dell’esperienza decennale di Red Hat nella fornitura di soluzioni pronte per la produzione su più architetture, l’aggiunta di queste nuove configurazioni supportate favorisce la possibilità per le aziende di selezionare il miglior mix hardware per le loro implementazioni cloud ibride, pur mantenendo la potenza e la promessa di Kubernetes enterprise.

    Oltre ad essere offerto come servizio gestito o autogestito su tutte le principali cloud pubbliche, tra cui AWS, Google Cloud, IBM Cloud e Microsoft Azure, Red Hat OpenShift è ora disponibile anche sui  Government Cloud di AWS e Microsoft Azure, fornendo funzionalità aggiuntive destinate al cloud computing del settore pubblico. Un’ulteriore estensione della portata di OpenShift nel dominio pubblico del cloud è Azure Red Hat OpenShift, un’offerta gestita, progettata e supportata congiuntamente su Microsoft Azure, supportata dall’esperienza sia di Microsoft che di Red Hat. Un servizio simile dovrebbe essere lanciato su AWS con la gestione congiunta e il supporto di Red Hat e Amazon.

    [1]            Forrester Research, Inc., Trend: Cloud-Native Technologies Accelerate Software Innovation Everywhere, 21 agosto 2020

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