• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Il Questionario OAD 2025 è online
    • Phishing alimentato dalla GenAI minaccia le operazioni aziendali
    • 5G: sfide e opportunità per i CSP globali
    • Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?
    • Altograno presenta “Chicco”, lo human avatar che parla 40 lingue
    • Cybersicurezza: in Italia il 10% degli attacchi cyber mondiali
    • I digital twin potenziati di SAS trasformano il manufacturing
    • Customer Data Platform: crescita record nel 2024 (+13%)
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Featured»Cloud Data Center: cosa aspettarsi per il 2023

    Cloud Data Center: cosa aspettarsi per il 2023

    By Redazione LineaEDP17/11/20225 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    L’analisi di tutto quello che ci attende nei prossimi mesi in relazione ai data center è di Mike Bushong, Group VP of Data Center Product Management di Juniper Networks

    data-center data center - International Data Center Day

    Guardando già all’anno che verrà, Juniper Networks ha esaminato i principali trend che caratterizzeranno i data center nel 2023. L’analisi di tutto quello che ci attende nei prossimi mesi è di Mike Bushong, Group VP of Data Center Product Management.

    • La continua ricerca di applicazioni low code e no code determinerà ancora più stress per il settore del networking. La Shadow IT è un problema da decenni. L’equivalente nel mondo delle app è il movimento per il totale no code. Quando i vari team possono costruire le proprie applicazioni senza passare per le strutture centrali dedicate allo sviluppo, aumenta il rischio di incorrere in una lentezza operativa. “Ho già tutto quello che mi serve. Ora mi serve la connettività”. Quando la risposta a questa necessità consiste nell’aprire un ticket di assistenza e nell’attendere alcune settimane è naturale che si creino tensioni nel sistema. A questo punto le organizzazioni o cercheranno di velocizzare le operation o dovranno interrogarsi seriamente sul perché le decisioni precedenti le hanno portate a questa situazione.
    • I team dedicati al networking sono destinati a sfoltirsi. C’è poco da discutere su questo punto. Innanzitutto, in conseguenza del “Great Reshuffle”, ci sono moltissime aziende che stanno cercando di capire come rimpiazzare i talenti. Su questa situazione si innesta poi il fenomeno del lavoro da casa, che consente ai giganti della tecnologia di assumere persone praticamente ovunque. Quelli che erano una sorta di monopolio locale sui talenti in aree “non tecnologiche” sono ora terreno fertile di ricerca di nuove risorse per le aziende cloud scale con un occhio alla riduzione dei costi. Inoltre, c’è un gran numero di ingegneri del networking (nati negli anni Settanta) che si sta rapidamente avvicinando all’età della pensione. In uno scenario di questo tipo, le aziende dove possono reperire nuovi talenti? In passato, le certificazioni erano usate come attestato di esperienza. Ma oggi? Le persone si specializzano nel cloud networking, completamente slegato dai vendor. Ciò si traduce in un nuovo imperativo, ossia portare a bordo professionisti con skill differenziate. Il futuro dell’interfaccia utente assomiglierà molto più alle varianti cloud già in circolazione, il che significa che il grip del vendor si allenterà nel tempo, fino a diventare la versione del COBOL per il nostro mondo: utile nelle installazioni legacy, ma non certo la base per l’evoluzione futura.
    • Essere green è cool. Il mondo si trova a combattere con i cambiamenti climatici e la crisi energetica. Prese individualmente queste due condizioni stanno già portando cambiamenti nel modo in cui valutiamo i prodotti. A ciò si aggiungono le iniziative dei governi. Tutto questo cambierà anche il modo in cui i prodotti saranno progettati e consumati. Sempre più spesso, si sentirà parlare di raffreddamento a immersione per data center, efficienza energetica e probabilmente dell’intelligenza artificiale e del machine learning come modi per gestire meglio i server e le infrastrutture circostanti. In un mondo che si è assestato su un insieme piuttosto ridotto di componenti, si tratta di un grosso cambiamento.
    • Le aziende continueranno a subire il fascino del cloud. Molte aziende sono passate al cloud convinte che avrebbero beneficiato di una riduzione dei costi. Hanno così individuato società di consulenza o partner per farsi aiutare a migliorare le applicazioni esistenti e spostarle nel cloud. Per poi scoprire che fare esattamente la stessa cosa da una diversa location non sempre porta i benefici tangibili desiderati. Il futuro si prospetta decisamente ibrido, ma non in quelle applicazioni che si spostano dinamicamente dai server aziendali al cloud e viceversa. Le applicazioni che non sono cloud native (ma che sono ancora necessarie) continueranno a stare dove si trovano. Le nuove applicazioni saranno costruite con una specifica location di hosting in mente. Ma il passaggio al cloud avrà fatto assaporare a queste aziende il gusto delle operazioni cloud e ciò è più che sufficiente per innescare un’adozione generale dei workflow e delle interfacce simil cloud anche nelle infrastrutture on premise.
    • La connettività multicloud inizierà a seguire la strada dell’SD-WAN. Il mondo non è certo su un unico cloud. Le aziende lo stanno già capendo e questo porta all’attenzione la necessità di gestire la connettività multicloud. Dalla gestione del ciclo di vita alla gestione delle policy e al controllo centralizzato il passo è breve. Di conseguenza, le operation multidominio dovrebbero entrare nel giro di poco tempo nei radar delle organizzazioni. Ciò porterà a più decisioni dettate dalla marketecture, in cui il futuro è considerato come l’oggi. Se il futuro richiederà un altro aggiornamento operativo di grande portata, le aziende saranno bloccate. Ecco perché è bene cominciare a esaminare ogni eventuale possibilità fin d’ora. Ciò contribuirà, da un lato, a complicare il processo decisionale poiché ci sono grosse differenze tra le offerte e, dall’altro lato, a rafforzare il ruolo dei rivenditori a valore aggiunto che possono aiutare in modo credibile le aziende a colmare il gap tra la posizione attuale e quella in cui dovranno collocarsi nel prossimo futuro.
    • La competizione tra i cloud e i clienti renderà difficili alcune decisioni. Si pensi a un’azienda retail che vuole collocare i propri servizi su Aws. La domanda è: Amazon è un fornitore o un competitor? O ancora, nel caso di un service provider che vuole usare il cloud per ridurre i costi di Telco, chi è il proprietario del servizio? Le risposte non sono chiare e lo saranno ancora meno nei prossimi mesi, quando le aziende cominceranno a interrogarsi su come le proprie strategie tecnologiche si intersecano con le strategie di mercato. Ciò aprirà nuove opportunità per diversi tipi di partnership, specialmente in quelle aree geografiche in cui vi sono buone ragioni per mantenere una rigida separazione tra business e infrastruttura (ovvero, sovranità dei dati).
    data center juniper networks
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Il Questionario OAD 2025 è online

    12/05/2025

    5G: sfide e opportunità per i CSP globali

    12/05/2025

    Altograno presenta “Chicco”, lo human avatar che parla 40 lingue

    12/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    Phishing alimentato dalla GenAI minaccia le operazioni aziendali

    12/05/2025

    Cybersicurezza: in Italia il 10% degli attacchi cyber mondiali

    12/05/2025

    Attacchi informatici: sicurezza nazionale compromessa dagli APT

    09/05/2025

    TheWizards: il gruppo APT che colpisce Asia e Medio Oriente

    08/05/2025
    Report

    Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?

    12/05/2025

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025

    IBM X-Force Threat Index 2025: vecchi e nuovi trend delle minacce cyber

    18/04/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.