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    La modernizzazione è firmata Tanzu

    By Massimiliano Cassinelli30/01/2024Updated:30/01/20245 Mins Read
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    Salvatore Incandela ci spiega come funziona Tanzu e quali vantaggi competitivi può fornire a quanti si occupano della modernizzazione delle applicazioni

    “Occorre modernizzare le applicazioni e occorre farlo velocemente”. È questa la richiesta che gli sviluppatori si sentono ripetere quasi quotidianamente, sapendo che il loro è un lavoro di costante inseguimento, nel quale è necessario essere più rapidi dei concorrenti, sapendo che alcune applicazioni devono essere anche riscritte, per poter funzionare su Cloud differenti. Un affanno che, come ci ha raccontato Salvatore Incandela, Senior Manager Solutions Engineering Tanzu, è in grado di limitare.

    Tanzu Application Platform è infatti una piattaforma per applicazioni moderne che si rivolge alle aziende che desiderano distribuire ed eseguire i microservizi su base continua negli ambienti Cloud.

     

    Qual è la svolta proposta da Tanzu e che è stata ribadita con forza nel corso dell’evento di Barcellona – VMware Explore – dello scorso novembre?

    Sempre più ci troviamo di fronte a scenari nel quale una stessa applicazione è chiamata ad operare su tre Cloud differenti. Una situazione che induce un enorme dispendio di risorse ed energie. La svolta di VMware è stata quella di introdurre portabilità e gestione semplificata e Tanzu si pone l’obiettivo di dare ai clienti una piattaforma che consenta di sviluppare e distribuire le applicazioni su Cloud diversi, rispondendo anche alle esigenze di quanti hanno una parte delle applicazioni on premise ed una parte in Cloud. Classicamente questo è lo scenario di quanti sono chiamati a distribuire geograficamente un’applicazione e proprio la disponibilità di un pannello di controllo centralizzato rappresenta un’autentica svolta. In particolare, noi siamo riusciti a creare semplicità, mettendo l’intelligenza artificiale a servizio degli sviluppatori e degli operatori.

     

    Come si inserisce Spring in questo percorso?

    In occasione del 20° anniversario di Spring, abbiamo presentato gli ultimi miglioramenti apportati al framework e la sua integrazione con la Tanzu Application Platform e Tanzu Intelligent Hub. Grazie a queste novità, i team di sviluppo dispongono di nuovi strumenti che migliorano la velocità della modernizzazione, offrendo al contempo un ambiente sicuro e protetto. Proprio questa integrazione è alla base di una maggiore efficienza, con l’opportunità di un deployment in ambiente multi Cloud. Il tutto, come accennavo, con la possibilità di definire policy di sicurezza, anche nella gestione degli accessi, e replicarle in tutti gli ambienti di produzione, arrivando persino a ri-applicare le policy originali in caso di errori o manomissioni. In estrema sintesi, il business può scalare, anche senza far aumentare la complessità.

     

    Non possiamo però dimenticare che lo sviluppo software è, per molti versi, un processo artigianale calato in un processo industriale…

    Questa è la realtà, che si traduce nel fatto che quando alcune parti delle applicazioni devono essere riscritte dagli sviluppatori ci si concentra su aspetti relativi all’architettura e lo sviluppo e si espone il fianco ai rischi di sicurezza e alle violazioni informatiche. Per questo Tanzu mette a disposizione una serie di pacchetti open source la cui origine è garantita proprio da noi. Gli sviluppatori possono così concentrarsi sulla propria capacità di offrire un reale valore aggiunto, minimizzando il rischio di impattare sulla sicurezza. Il tutto con la possibilità di operare anche interamente on premise, come richiesto dalla PA o da realtà particolarmente sensibili.

     

    Ha citato più volte l’impiego dell’intelligenza artificiale, ma le aziende hanno la consapevolezza dei rischi connessi a questa autentica rivoluzione?

    Le aziende stanno prendendo consapevolezza, perché hanno capito la potenzialità dell’IA, ma i limiti non sono ancora chiari. In un ambito come la manutenzione predittiva, in particolare, sono stati fatti progressi eccezionali, proprio in virtù della capacità di confrontare dati provenienti da sorgenti anche molto diverse e apparentemente non correlate. Per questo noi forniamo una piattaforma abilitativa già ampiamente testata, che le aziende possono poi personalizzare.

     

    Ma esistono davvero, all’interno delle aziende, le competenze necessarie per sfruttare strumenti così innovativi?

    Come tutte le tecnologie fortemente innovative, le aziende sono molto interessate a sfruttarne i vantaggi, ma non sempre trovano le professionalità adeguate. Per questo stiamo promuovendo una serie di percorsi di certificazione e formazione. Il tutto erogato dalla nostra Spring Academy, che offre corsi in presenza e da remoto per System Integrator e clienti finali. A questi si affiancano i Tanzu Lab che, operando a fianco dei clienti, hanno l’obiettivo di traferire nuovi concetti tecnologici ed organizzativi. Questo significa, per noi, aiutare i clienti a creare un centro di eccellenza in cui il prodotto sia alla base della modernizzazione applicativa, sfruttando al meglio piattaforma e organizzazione. Il tutto con framework collaudati e con un’esperienza che ci permette persino di individuare, con i clienti, quali applicazioni meritino effettivamente di essere modernizzate.

     

    Proprio alla luce delle sue esperienze, quali consigli ritiene opportuno fornire alle aziende che stanno affrontando la modernizzazione?

    Le aziende hanno maturato la consapevolezza del fatto che l’innovazione è alla base del successo, ma spesso devono scontrarsi con la carenza di skill, soprattutto interna. In ogni caso, ritengo fondamentale che le aziende che vogliono modernizzare il loro portfolio applicativo creino un platform team, composto da persone in grado di mettere a disposizione dei loro sviluppatori la giusta piattaforma di innovazione in relazione sviluppatori e utilizzatori/clienti, ovvero soggetti caratterizzati da visioni e aspettative completamente differenti.

    Un platform team solido è alla base dell’innovazione e della modernizzazione di un’azienda. E questo a prescindere dal fatto di avere o meno un team di sviluppo interno, in quanto l’utilità e l’usabilità prescindono dal modello di sviluppo software. Lavorare direttamente con il cliente, infatti, genera efficienza e velocità.

     

    Detto della necessità di creare un’organizzazione per gestire la modernizzazione. Cosa ci aspetta nei prossimi anni?

    I trend sono molto positivi e le aziende hanno maturato la consapevolezza di dover gestire questi ambienti. Tutto ciò porterà alla crescita di un mercato in cui noi siamo già leader. E, proprio in virtù dell’esperienza maturata, suggerisco sempre di scegliere partner affidabili e certificati.

     

    modernizzazione Salvatore Incandela Tanzu vmware
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    Massimiliano Cassinelli

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