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    Lettera aperta dei leader industriali dell’UE su digitalizzazione, connettività e competitività

    By Redazione LineaEDP11/09/20247 Mins Read
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    Diciannove amministratori delegati europei hanno invitato la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Collegio dei Commissari ad agire con urgenza per evitare che l’Europa diventi una semplice comparsa nello scenario competitivo dell’economia digitale

    europa-lettera
    Foto di Talpa da Pixabay

    Diciannove amministratori delegati europei, tra cui il Presidente e CEO di Ericsson, Börje Ekholm, hanno invitato oggi la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Collegio dei Commissari ad agire con urgenza per evitare che l’Europa diventi una semplice comparsa nello scenario competitivo dell’economia digitale

    La seguente lettera aperta – firmata dagli amministratori delegati di Capgemini, CaixaBank SA, Einride, Enel, Eni S.p.A, E.ON SE, Ericsson, Deutsche Bahn AG, Deutsche Bank, Iberdrola, Industria de Diseño Textil S.A, Nokia Corporation, Renault Group, RWE AG., SAP SE, Schneider Electric, Siemens AG, Sonae e VERBUND- è stata consegnata a Ursula Von Der Leyen e al Collegio dei Commissari questa mattina, 10 settembre.

    Open Letter dei leader industriali europei su digitalizzazione, connettività e competitività  

    L’Europa si avvicina alla metà del nuovo secolo in un contesto geopolitico instabile e con prospettive economiche incerte. Ci attendono grandi sfide e opportunità che richiedono all’Europa di abbracciare la digitalizzazione per le sue società e  per la sue economie. Lo sviluppo e l’implementazione dell’innovazione digitale sono fondamentali per aumentare la competitività dell’Europa. In questo contesto, una connettività più efficiente sta alla base della digitalizzazione, fattore chiave per la produttività e la decarbonizzazione in tutti i settori.

    In un recente White Paper, la Commissione Europea ha osservato che “il futuro della competitività di tutti i settori dell’economia europea dipende dalle infrastrutture e dai servizi di rete digitali avanzati, che costituiscono la base per una crescita del PIL globale compresa tra 1 e 2 trilioni di euro”. Gli obiettivi del Decennio Digitale prevedono che le nuove reti 5G e FTTH o i satelliti raggiungano quasi ogni angolo d’Europa entro il 2030, in modo che nessun cittadino e nessuna impresa rimanga indietro. I capi di governo, nelle recenti dichiarazioni finali del Consiglio europeo, hanno anche osservato che “la trasformazione digitale delle imprese, del governo e della società richiede un vero mercato unico dei servizi e dei dati digitali, incoraggiando e facilitando gli investimenti nelle infrastrutture digitali come il 5G e il 6G, e l’applicazione di tecnologie digitali rivoluzionarie come l’IA, la blockchain, l’informatica quantistica e la tecnologia della realtà immersiva”.

    Negli ultimi dieci anni, secondo la  European Round Table for Industry, gli operatori di telecomunicazioni hanno investito 500 miliardi di euro per aggiornare ed espandere le reti europee. Mario Draghi – che ha appena diffuso la sua importantissima relazione sulla competitività  The future of European competitiveness – ci ha ricordato che, nonostante gli sforzi, gli “investimenti pro capite nelle telecomunicazioni sono la metà di quelli degli Stati Uniti e siamo in ritardo nella diffusione del 5G e della fibra ottica”.

    Per questo motivo concordiamo con l’analisi della Commissione, secondo cui è necessario fare di più per risolvere la situazione e sosteniamo le azioni volte a migliorare gli investimenti nella connettività e nella digitalizzazione in tutto il continente.

    La posta in gioco per l’economia europea va ben oltre il futuro di un singolo settore. Lo ha sottolineato l’ex Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta nella sua Relazione di alto livello, quando ha osservato che “la mancanza di integrazione nei settori finanziario, energetico e delle telecomunicazioni è una delle ragioni principali del declino della competitività dell’Europa”. Se non creiamo subito le condizioni per un forte aumento degli investimenti nelle reti, l’intero tessuto industriale europeo ne risentirà.

    Oggi le imprese europee investono nella digitalizzazione dei processi, nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e nella realizzazione della visione di “Industria 4.0”, ma ciò non può essere realizzato senza una connettività innovativa. Per dirlo con le parole di Enrico Letta: “tecnologie come il 5G (6G in futuro), l’IoT, il web3.0, l’edge – cloud computing o l’AI creeranno opportunità economiche completamente nuove.  Naturalmente, la diffusione di queste tecnologie si basa sulle reti, che forniranno nuove capacità, come una maggiore potenza di calcolo o diversi livelli di latenza”. Essendo la patria di alcuni dei principali produttori di telecomunicazioni del mondo, l’Europa è stata una forza motrice importante nel promuovere l’innovazione delle reti. Tuttavia, per costruire la leadership tecnologica europea che offra una connettività affidabile e avanzata è necessario un maggiore supporto.

    Sono in gioco moltissimi casi d’uso, in tutti i settori dell’economia e della società: vorremmo offrire alcuni esempi della portata e della gamma di tali casi d’uso.

    Nel settore della mobilità, connettività e servizi sicuri possono contribuire a rendere i trasporti più affidabili e meno inquinanti. Nel mercato interno dell’energia dell’UE, le reti più intelligenti e l’intelligenza artificiale possono apportare benefici all’intera catena del valore, dalla produzione alla trasmissione, distribuzione e commercializzazione. Ciò comprende la disponibilità di tecnologie per la connettività ad alta velocità disponibili nei siti di produzione di energia rinnovabile sul territorio, o soluzioni che abilitino una gestione intelligente dei consumi per ridurre i picchi di domanda.

    Nelle energie rinnovabili, la modernizzazione e l’espansione dell’infrastruttura di rete possono garantire la trasmissione, l’elaborazione e l’utilizzo di grandi volumi di dati per i contatori intelligenti e per soddisfare le flessibilità della domanda. Nel settore sanitario, le infrastrutture digitali sono fondamentali per progredire nell’e-health, con opportunità quali il monitoraggio e l’assistenza digitale, la conduzione di sperimentazioni a distanza, la disponibilità di soluzioni di intelligenza artificiale che consentono di scoprire, produrre e fornire più rapidamente i farmaci.. Nel settore ferroviario, è necessario investire nel 5G per il Future Railway Mobile Communication System (FRMCS) e per migliorare i servizi ai passeggeri. Il 5G e l’FRMCS offriranno comunicazioni sicure, efficienti e ad alta capacità per la modernizzazione e la sicurezza delle ferrovie, oltre a una connettività affidabile a bordo, rendendo più soddisfacente l’esperienza dei passeggeri.

    Le reti di connettività consentiranno anche l’utilizzo dell’IA in tutti i settori, dalle classiche previsioni e raccomandazioni alle reti aziendali intelligenti, agli assistenti digitali e ai modelli di IA generativa. Inoltre, un’attuazione armonizzata e favorevole all’innovazione dell’AI Act europeo sarà essenziale per lo sviluppo dell’IA in Europa.

    Le reti private 5G, in particolare, possono dare impulso all’automazione industriale collegando applicazioni pesanti in vari settori. Queste applicazioni funzionano in ambienti difficili e remoti, consentendo un’implementazione digitale più ampia e semplice nei siti industriali. Sono inoltre necessari maggiori investimenti per combattere la criminalità informatica, con l’impegno di tutte le parti interessate e in modo armonizzato in tutto il mercato unico: dobbiamo proteggere le infrastrutture critiche come le reti elettriche e le attività economiche indispensabili come quelle del settore finanziario.

    La base industriale dell’Europa è forte e solida, ma richiede alti livelli di investimento e condizioni politiche adeguate affinché ogni settore possa crescere, innovare e rimanere competitivo a livello globale. La connettività non fa eccezione. Come industria europea, abbiamo bisogno di una maggiore collaborazione e di investimenti in connettività affidabile, sicura, resiliente e di alta qualità, oltre che di investimenti in infrastrutture informatiche.

    Ecco perché noi, in qualità di CEO leader di aziende europee, riteniamo che sia urgente agire ora e plasmare il futuro dell’infrastruttura digitale europea. È in gioco la competitività europea.

    Accogliamo con favore il lancio dell’ EC White Paper e riteniamo che sia essenziale garantire che le esigenze e le proposte di tutte le industrie siano prese in considerazione nel lavoro previsto per il futuro. Solo così gli sforzi degli attori europei potranno essere sostenibili e di successo.

    Firmano la lettera aperta:

    Aiman Ezzat, CEO, Capgemini

    Börje Ekholm, President & CEO, Ericsson

    Christian Klein, CEO and the Chairman of the Executive Board, SAP SE

    Christian Sewing, CEO, Deutsche Bank

    Cláudia Azevedo, CEO, Sonae

    Claudio Descalzi, CEO, Eni S.p.A.

    Flavio Cattaneo, CEO, Enel

    Gonzalo Gortázar Rotaeche, Consejero Delegado (CEO), CaixaBank, SA

    Ignacio S. Galán, Executive Chairman, Iberdrola

    Leonhard Birnbaum, CEO, E.ON SE

    Luca de Meo, CEO, Renault Group

    Markus Krebber, CEO, RWE AG

    Michael Strugl, CEO, VERBUND

    Óscar García Maceiras, CEO, Inditex, S.A.

    Pekka Lundmark, President & CEO, Nokia Corporation

    Peter Herweck, CEO, Schneider Electric

    Richard Lutz, Chairman of the Management Board and CEO, Deutsche Bahn AG

    Robert Falck, CEO, Einride

    Roland Busch, President and CEO, Siemens AG

     

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