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    Rittal per data center a prova di futuro

    By Laura Del Rosario23/06/202511 Mins Read
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    In questa intervista Gabriele Federici di Rittal racconta le nuove sfide nel mondo del data center

    Gabriele Federici, Responsabile Business Unit IT per il Sud Europa  di Rittal
    Gabriele Federici, Responsabile Business Unit IT per il Sud Europa  di Rittal

    L’ecosistema Rittal integra hardware, software, servizi e partnership strategiche per offrire una soluzione completa e scalabile, coprendo tutte le fasi del ciclo di vita del data center. Questo approccio permette ai clienti di affrontare la trasformazione digitale con soluzioni affidabili, rapide, sicure e sostenibili, garantendo competitività e continuità operativa in un mercato in continua evoluzione. Un partner affidabile per fronteggiare l’evoluzione del mondo dei data center, alle prese con sfide epocali. Di questo abbiamo parlato con Gabriele Federici, Responsabile Business Unit IT per il Sud Europa  di Rittal.

    Perché per portare avanti il processo di digitalizzazione a livello globale i data center sono imprescindibili?

    “Vedere l’ultima puntata di una serie trasmessa in streaming, effettuare un pagamento con bancomat, inviare una mail, aggiornare il proprio profilo su Linkedin: tutto quello che riguarda lo scambio, l’archiviazione e l’elaborazione di dati condivisi o da condividere viene gestito da data center. Senza infrastrutture affidabili e scalabili, la digitalizzazione non potrebbe progredire: nel processo di digitalizzazione, il ruolo dei data center è quello di garantire continuità, sicurezza, efficienza e prestazioni, agli apparati attivi”.

    Il mondo dei data center si evolve in maniera velocissima per rispondere alle esigenze imposte dai nuovi scenari edge e cloud…

    “Se, per semplificare, con “cloud” intendiamo ciò che sta al centro della rete e con “edge” ci riferiamo a ciò che sta al bordo della rete, va segnalato quanto oggi si discuta della distribuzione delle infrastrutture di archiviazione ed elaborazione dei dati.

    In un interessante saggio di Alessandro Baricco (The Game) viene evidenziato, il ruolo che il gaming ha avuto nello sviluppo delle architetture edge. Se da una parte il gioco (e lo streaming) hanno avuto un ruolo rilevante per lo sviluppo dei data center edge, non va dimenticato quanto oggi questa architettura sia spinta dalle esigenze di gestione di processi critici: la Pubblica Amministrazione, le telecomunicazioni, le Utility ed i Trasporti giocano un ruolo importante nello sviluppo di architetture edge, che, va evidenziato, non sono in antitesi con l’architettura cloud ma, semmai, spesso ne sono un complemento.

    rittal

    Se è chiaro a tutti che la centralizzazione dei data center rende possibile raggiungere economie di scala che aumentano l’efficienza e garantiscono scalabilità, d’altra parte ci sono casi in cui è necessario avere tali infrastrutture quanto più vicino possibile al punto in cui nascono e/o vengono utilizzati i dati. Come accennato, le architetture edge non sono in contrapposizione a quelle cloud: ne sono un complemento, spesso integrate tra di loro in un flusso di continuità computazionale”.

    Quali sono le nuove sfide dal punto di vista degli operatori legate a questo scenario?

    “Le sfide sono quelle legate alla possibilità di offrire infrastrutture modulari, scalabili e facilmente implementabili, capaci di adattarsi rapidamente ai picchi di domanda e alle esigenze di sicurezza e sostenibilità. Il tema della sostenibilità è uno dei più dibattuti: bisogna considerare che i grandi data center “al centro della rete” vengono alimentati da decine (se non da centinaia) di MW mentre, comunemente, i data center edge sono alimentati da potenze inferiori ai 5 MW. Da sottolineare che, al bordo estremo della rete, troviamo (soprattutto in Italia) una miriade di piccoli data center (micro-data center) con carichi di potenza nell’intorno delle decine di kW”.

    Quale sarà invece l’impatto dell’AI?

    “L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il settore dei data center, imponendo una vera e propria rivoluzione nella progettazione delle infrastrutture, nei modelli operativi e nelle strategie di crescita. La crescita di applicazioni AI, in particolare quelle basate su modelli generativi e machine learning, sta determinando un’esplosione della domanda di potenza di calcolo e capacità di elaborazione, spingendo i data center verso livelli di densità e complessità senza precedenti.

    Gli impianti “tradizionali” non sono più sufficienti per sostenere i carichi di lavoro generati dall’AI e quindi devono evolvere per soddisfare, in primis, le nuove richieste di potenza e di raffreddamento”.

    Quali sono allo stato attuale le diverse opzioni di data center?

    “Finora abbiamo identificato data center cloud e data center edge, ma vale la pena suddividere ulteriormente sulla base della potenza che alimenta i data center. I data center cloud hanno potenze dell’ordine di diverse decine di MW (in alcuni casi anche centinia), i data center edge possono essere divisi in tre tipologie: al di sotto dei 5 MW, nell’intorno delle centinaia di kW, e nell’intorno delle decine di kW. Abbiamo così identificato 4 raggruppamenti di data center. Continuando a semplificare, possiamo suddividere ulteriormente per clienti: i primi due raggruppamenti sono generalmente data center che ospitano più clienti (data center di Colocation); i secondi raggruppamenti solitamente sono data center “privati”. Esistono altri criteri di classificazione (uno tra tutti quello che classifica per grado di ridondanza, quindi di sicurezza), ma ci fermiamo qui, aggiungendo solamente il criterio relativo al fatto che il data center sia ospitato in un edificio (indoor) o in una struttura prefabbricata trasportabile (outdoor)”.

    rittal

    Rittal come risponde a queste esigenze?

    “Rittal si distingue per la capacità di offrire soluzioni modulari, standardizzate e adattabili a qualsiasi scenario, dal cloud all’edge, sia per applicazioni indoor che per applicazioni outdoor. Le esigenze variano non solo per tipologia di data center ma anche per tipologia di cliente.

    La standardizzazione è un aspetto cruciale per gli operatori del cloud (tipicamente aziende che operano a livello globale) e per chi offre servizi di colocation. La capacità produttiva (8.000 rack al giorno nell’impianto industriale ad Haiger, Germania) unita alla distribuzione geografica dei siti di produzione è una garanzia per chi deve gestire omogeneità nei roll out di progetto in tempi certi. La completezza delle soluzioni per l’allestimento delle sale dati e la scalabilità che è alla base dell’ingegnerizzazione di Rittal sono fattori apprezzati sia per i data center di colocation che per i data center privati, insieme al livello qualitativo della nostra offerta.

    L’efficienza dei sistemi di cooling, proprio perché tocca una delle sfide principali a cui i data center devono far fronte, è un ulteriore fattore che ci permette di portare valore ai nostri clienti. Investiamo molto in R&D per sviluppare sempre soluzioni all’avanguardia”.

    A proposito delle diverse opzioni di data center: quali sono le proposte di Rittal?

    “Rittal offre un portafoglio completo e modulare per implementare data center di qualsiasi dimensione e scenario applicativo. Le soluzioni coprono tutte le componenti chiave dell’infrastruttura IT, garantendo scalabilità, efficienza, sicurezza e rapidità.

    La produzione di armadi (rack) modulari e configurabili si fonda su quello che è il DNA di Rittal, con linee dedicate ai data center di colocation e altre più mirate agli hyperscaler che vengono prodotte rispettando le specifiche definite dall Open Compute Project (OCP). La disponibilità è immediata grazie alla capacità produttiva.

    I sistemi di cooling (prodotti qui in Italia) sono proposti con una grande scelta di opzioni che varia in funzione della tipologia di applicazione e della capacità di raffreddamento. Le soluzioni di Direct Liquid Cooling (che arrivano a gestire 1 MW) rispondono alle richieste di raffreddamento delle applicazioni di AI e di high performance computing. Le colonne di raffreddamento LCP  sono soluzioni in-rack e row-based per raffreddamento ad acqua e a gas ideali per densità medie e alte (fino a 53 kW per rack). Le unità LCU sono versioni compatte senza perdita di spazio utile che permettono installazione flessibili (soprattutto nel campo dei micro data center). I condizionatori Blue e+ sono basati su di una tecnologia ibrida brevettata per raffreddamento efficiente (fino a 5,8 kW), con risparmi energetici fino al 30%: questi condizionatori vengono impiegati sia per applicazioni di micro data center che per applicazioni outdoor (in questo caso, rendendo possibile risparmiare spazio all’interno dei container).  Per massimizzare l’efficienza dei sistemi di raffreddamento, proponiamo soluzioni di Aisle Containment che garantiscono la Separazione fisica dei flussi di aria calda e fredda.

    Le soluzioni di alimentazione e distribuzione elettrica sono composte da PDU (vasto assortimento modulare con funzioni di metering e switching avanzate) e UPS (per garantire la continuità operative in caso di guasti elettrici).

    Nel campo della sicurezza, oltre a produrre sistemi di monitoraggio dei parametri ambientali (gestiti da un software dedicato) e del controllo degli accessi ai rack, i nostri clienti apprezzano in modo particolare l’impianto di estinzione degli incendi per applicazioni edge e la proposta di Rittal nel campo delle Security Room.

    Le componenti descritte sino a qui vengono utilizzate per sviluppare soluzioni “chiavi in mano”: RiMatrix Micro Data Center (piccoli e medi data center) completi ed autoconsistenti, in versione indoor e outdoor, e RiMatrix Data Center (modulare e containerizzato): soluzioni complete per data center da 4 a oltre 40 rack, con raffreddamento fino a 53 kW per rack e possibilità di configurazione come POD, security room o container”.

    Parlando di soluzioni, quali sono i vantaggi di Rittal TX Colo?

    “TX Colo di Rittal nasce come una piattaforma di rack progettata per semplificare la vita agli operatori e ai clienti finali del colocation.

    Uno dei principali punti di forza di TX Colo è la rapidità di consegna: i rack possono essere spediti alla destinazione finale in pochi giorni. La standardizzazione del design e la disponibilità di configurazioni predefinite assicurano uniformità, semplicità di acquisto e facilità di integrazione con le infrastrutture esistenti.

    TX Colo è pensato per garantire qualità e affidabilità nel tempo, con una struttura robusta che supporta fino a 1500 kg di carico e una vasta gamma di accessori già inclusi. Questo approccio “pronto all’uso” elimina la necessità di personalizzazioni complesse e riduce i tempi di installazione. La sicurezza è un altro aspetto centrale: le porte sono dotate di serrature a combinazione a 4 cifre, garantendo accesso controllato sia per i provider sia per i clienti. Il design delle porte, con una superficie aperta al 78%, ottimizza la ventilazione e la gestione termica, rispondendo alle crescenti esigenze di efficienza energetica e sostenibilità del settore.

    La produzione regionale, l’utilizzo di acciaio riciclabile e la lunga durata del prodotto contribuiscono agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Le Coolant Distribution Unit (CDU) di Rittal sono progettate per il raffreddamento a liquido diretto monofase ad acqua…

    Il Direct Liquid Cooling (DLC) è una risposta efficace e sostenibile alle sfide della nuova generazione di infrastrutture IT. Il DLC porta il liquido di raffreddamento (acqua) a diretto contatto con i componenti che generano una quantità considerevole di calore in uno spazio ridotto (le GPU ed i processori di ultima generazione): per raffreddare questi componenti, oggi, l’aria non è più sufficiente. ch Questo approccio consente di gestire densità di potenza molto elevate, tipiche dei carichi AI e HPC, mantenendo temperature operative ottimali e riducendo il rischio di down time. Uno dei vantaggi chiave del DLC è la significativa riduzione dei consumi energetici, contribuendo a ridurre le emissioni di CO₂ e favorendo la sostenibilità ambientale.

    La piattaforma Rittal per il Direct Liquid Cooling è modulare e scalabile, adatta sia a installazioni di piccole dimensioni sia a grandi data center. Le soluzioni includono CDU (Coolant Distribution Unit) sia in-rack che in-row, rear door heat exchanger, offrendo flessibilità per ogni scenario applicativo. Il sistema è progettato per garantire continuità operativa grazie a componenti ridondanti e hot-swappable, semplificando la manutenzione e minimizzando i tempi di fermo.

    Un ulteriore punto di forza è la possibilità di integrare la soluzione DLC con sistemi di monitoraggio avanzati”.

    Parlando di container data center: qual è la proposta di Rittal?

    “I container data center di Rittal rappresentano una soluzione versatile e modulare per la realizzazione di infrastrutture IT pronte all’uso, ideali per scenari che richiedono rapidità di implementazione, flessibilità e sicurezza. Basati su componenti standardizzati e una struttura robusta, i container Rittal possono essere personalizzati per rispondere a diverse esigenze operative.

    Il cuore della piattaforma è il DataCube, un container progettato per ospitare server e network rack, sistemi di alimentazione, distribuzione elettrica, UPS e soluzioni di raffreddamento integrate. L’approccio modulare consente di adattare dimensioni, layout e dotazioni tecniche in base alle necessità del cliente, mantenendo tempi di consegna e installazione estremamente ridotti.

    Un elemento distintivo è la soluzione Blue e+ outdoor, che rivoluziona il raffreddamento dei container. Questa tecnologia brevettata utilizza una combinazione di componenti a velocità variabile e heat pipe, assicurando risparmi energetici medi del 25-30% rispetto ai sistemi tradizionali. I dispositivi Blue e+ possono essere aggiunti in modo scalare. Il montaggio esterno delle unità Blue e+ libera spazio all’interno del container, permettendo di installare più rack IT e ottimizzare la densità di potenza. L’assenza di tubazioni aggiuntive e la semplicità di installazione riducono i costi e i tempi di manutenzione. Inoltre, la soluzione è progettata per applicazioni globali, grazie alla compatibilità multivoltaggio e alle certificazioni internazionali.

    La gestione intelligente del raffreddamento è supportata da interfacce IoT, che permettono l’integrazione con i sistemi di monitoraggio e gestione energetica del cliente, garantendo un controllo puntuale e la massima efficienza operativa. Infine, la soluzione Blue e+ contribuisce a ridurre le emissioni di CO₂ e i costi energetici”.

    data center Gabriele Federici Rittal
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