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    Sei qui:Home»Featured»Spese digitali: ecco perché il risparmio può essere un pericolo

    Spese digitali: ecco perché il risparmio può essere un pericolo

    By Redazione LineaEDP16/02/20245 Mins Read
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    Gli esperti di Kaspersky mettono in guardia sul pericolo della condivisione delle password al fine di ammortizzare le spese digitali. Privacy e sicurezza sono a rischio.

    Spese-digitali

    Ridurre le spese digitali può essere un vero e proprio rischio per la nostra sicurezza informatica. In tutta Europa, il caro vita e l’inflazione presentano prospettive economiche incerte per il 2024. Di conseguenza, i consumatori più cauti stanno riducendo le spese domestiche, dai generi alimentari agli acquisti online fino agli smartphone. Tuttavia, come dimostra Kaspersky, nel tentativo di limitare le spese digitali nel 2024, rischiano anche di compromettere la propria privacy, condividendo volontariamente i login ai servizi di streaming. 

    L’indagine di Kaspersky sui propositi digitali per il 2024 fa luce sull’evoluzione dei comportamenti e delle tendenze dei consumatori e sottolinea le strategie che le persone in Italia e in Europa hanno intenzione di adottare per affrontare il problema del costo della vita.

    Le transazioni digitali aumentano il rischio di frodi nei pagamenti

    Mentre le persone riducono le loro spese digitali per contribuire ad alleviare il caro vita, il 69% degli intervistati in Italia prevede di essere più attento a come memorizzare le informazioni di pagamento online. I “one-clic payment”, che richiedono solo pochi millisecondi per pagare online, consentono ai clienti di memorizzare i dati di pagamento presso i loro negozi preferiti. Sebbene siano offerti da molte aziende come metodo per pagare in modo rapido e semplice, i token di sicurezza dei rivenditori non sono sempre così sicuri come sembrano.

    Secondo gli esperti di Kaspersky, le truffe e il phishing sono le tattiche preferite dai criminali in cerca di profitto. Nei primi 10 mesi del 2023, l’azienda ha identificato 30.803.840 attacchi di phishing a livello globale che hanno preso di mira shopping online, sistemi di pagamento e banche, con le piattaforme di e-commerce utilizzate come esca nel 43,5% degli attacchi totali (13.390.142 attacchi).

    Nonostante la prudenza, in Italia il 64% è disposto a cercare più occasioni online e il 53% ha intenzione di esplorare varie attività online gratuite, aumentando potenzialmente la propria esposizione alle frodi online. 

    Spese digitali: accesso ai servizi di streaming  

    Oltre al fatto che quest’anno meno persone prevedono di acquistare un nuovo smartphone per alleviare l’impatto sul costo della vita (7% in Italia), anche i servizi di streaming subiranno una battuta d’arresto nel 2024. Il 33% degli italiani intervistati, infatti, prevede di ridurre il numero di servizi di streaming a cui è abbonato e il 38% ammette di essere a proprio agio nel condividere i login con amici e familiari. A livello globale, la ricerca sulle spese digitali mostra che i giovani della Gen Z (18-25 anni), pur esigendo una privacy totale, sono più disposti a condividere le password dei servizi di streaming, nonostante non siano certi della sicurezza dei propri account perché non conoscono le abitudini digitali di amici e familiari, mentre i Baby Boomers (55-65 anni) sono meno propensi.

    É allarmante notare che un quarto degli italiani (25%) ammette di avere intenzione di scaricare o guardare in streaming illegalmente film o trasmissioni TV, esponendosi a possibili rischi o alla condivisione di informazioni personali sul dark web. Nonostante le differenze tra i vari Paesi, a livello globale si registra una tendenza costante a ridurre i servizi di streaming come misura di riduzione dei costi.

    Il cambiamento delle abitudini delle spese digitali per il 2024 rivela che i Paesi adottano misure diverse per affrontare il costo della vita. Francia e Germania sono meno propense a utilizzare Internet per accedere a offerte e attività più economiche o gratuite rispetto agli altri. Inoltre, se si esclude la scelta di rinnovare i propri smartphone nel 2024, gli intervistati tedeschi sono più restii ad adottare qualsiasi misura per affrontare il caro vita rispetto a tutti gli altri Paesi.

    I consigli di Kaspersky per spese digitali più sicure

    Per aiutare i consumatori a rendere le spese digitali del 2024 più sicure, Kaspersky incoraggia le persone a sfidare amici e cari nei risparmi digitali e a sostenere la loro privacy online con questi semplici passi:

    • Proteggere tutti i dispositivi utilizzati per le transazioni online (operazioni bancarie, acquisti, attività sociali) installando tempestivamente le patch e la protezione di Internet.
    • Utilizzare una password unica e complessa per tutti gli account online.
    • Esaminare attentamente le impostazioni di privacy e sicurezza e limitare quello che può essere visto e condiviso.
    • Disattivare applicazioni e funzionalità se non utilizzate.
    • Disattivare i servizi di tracciamento e localizzazione e cancellare regolarmente i cookie.
    • Controllare gli indirizzi e-mail con servizi come “Have I Been Pwned” per verificare se i vostri account digitali sono stati compromessi.

    Il parere dell’esperto

    “Per quanto internet possa essere un ottimo strumento per confrontare i prezzi e fare affari, è anche un paradiso per i cyber criminali e le truffe. È quindi molto importante che, nel momento in cui si definiscono le priorità finanziarie personali per il 2024 e si esaminano attentamente le spese digitali, si tenga conto dei potenziali pericoli. È inoltre indispensabile pensare alla propria sicurezza quando si condividono le password con amici e familiari. Può sembrare un gesto generoso e innocuo, ma una password compromessa potrebbe facilmente causare la violazione di molti account e tutta una serie di costi a catena. Facendo attenzione a quali store sono interessati ai vostri dati finanziari e non condividendo le password di streaming potete creare uno stile di vita digitale più organizzato, sicuro ed economico nel 2024”, ha commentato David Emm, Principal Security Researcher di Kaspersky.

    acquisti online condivisione cybersecurity Kaspersky privacy
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    Redazione LineaEDP
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