• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Intelligenza Artificiale: sicurezza a rischio. Trend Micro lancia l’allarme
    • Oracle presenta i nuovi Agenti AI per il settore HR
    • Nuove tecnologie: strategie per un’adozione sicura e resiliente
    • La data foundation abilita AI e innovazione
    • Magmutual ottimizza l’erogazione dei servizi grazie ad Appian
    • Cybersicurezza a rischio a causa della carenza di competenze in EMEA
    • La scalabilità del software è la chiave per crescere senza limiti
    • Data Science: quando i dati parlano al business
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Rubriche»Attualità»Perché il patching tempestivo evita violazioni alla sicurezza

    Perché il patching tempestivo evita violazioni alla sicurezza

    By Redazione LineaEDP20/04/20183 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    La gestione delle vulnerabilità non passa dall’assumere nuovo personale IT ma dal correggere i processi di patching che non funzionano. 5 mosse per farlo al meglio

    Una ricerca commissionato a Ponemon Institute da ServiceNow intitolata “Today’s State of Vulnerability Response: Patch Work Demands Attention”, svela il “paradosso del patching” secondo cui i team di security hanno in programma di assumere più personale per la gestione delle vulnerabilità, ma non miglioreranno la propria security se non correggeranno prima i processi di patching che non funzionano.

    Stando ai numeri della ricerca che ha coinvolto circa 3.000 professionisti di IT Security in nove Paesi, di cui oltre 1.500 in Europa, il 63% dei responsabili di sicurezza del Vecchio Continente ha in programma nuove assunzioni per la gestione delle vulnerabilità, ma più professionisti da soli non risolveranno il problema. Le aziende sono in difficoltà con il patching perché utilizzano processi manuali e non riescono a dare un ordine di priorità a quale vulnerabilità debba essere risolta per prima.
    Lo studio rivela, infatti, che processi efficienti per la gestione delle vulnerabilità sono fondamentali, poiché il patching tempestivo è la tattica di maggior successo per evitare violazioni alla sicurezza.

    Nata con l’obiettivo di comprendere l’efficacia dei processi e degli strumenti per rispondere alle vulnerabilità, la ricerca sottolinea come automatizzare i processi di routine e dare la priorità alle vulnerabilità aiuterà le organizzazioni a evitare il ‘paradosso del patching’, consentendo ai dipendenti di concentrarsi sul lavoro fondamentale per ridurre drasticamente le possibilità di una violazione.

    Una procedura di vulnerability response deve, infatti, essere utilizzata dalle aziende per stabilire le priorità e correggere i difetti nel software, prima che diventi un vettore di attacco.

    Il numero di risorse IT dedicate al patching è destinato ad aumentare
    Le organizzazioni europee trascorrono in media 319 ore alla settimana – l’equivalente di circa otto impiegati full-time – per gestire il processo di vulnerability response.
    In media, il campione europeo pianifica di assumere circa 3,8 persone dedicate alla gestione delle vulnerabilità, con un aumento del 48% rispetto ai livelli di organico attuali.

    Ma assumere non risolverà il problema: i team di security si scontrano con processi inadatti. Stando, infatti, a uno studio di ISACA, una no-profit globale di IT advocacy, la carenza mondiale di professionisti di cybersecurity raggiungerà i 2 milioni entro il 2019.

    Lo studio rivela che assumere non risolverà le sfide di vulnerability response che fronteggiano le organizzazioni europee. Stando ai dati, i team di security europei hanno perso una media di 11,5 giorni per coordinare manualmente le attività di patching tra i diversi gruppi di lavoro, mentre il 65% del campione intervistato trova difficile dare la priorità a quale vulnerabilità debba essere risolta per prima.

    Il tutto all’interno di un quadro in cui il 48% delle aziende europee ha sperimentato una violazione di dati negli ultimi due anni. Un dato, quest’ultimo, ulteriormente aggravato dal fatto che, la maggioranza delle aziende colpite da una violazione in Europa (54%) sostiene di essere stata violata a causa di una vulnerabilità per cui una patch era già disponibile.

    5 mosse per migliorare la security delle aziende
    1-  Fare un inventario oggettivo delle capacità di risposta alle vulnerabilità
    2- Accelerare il time-to-benefit, affrontando prima i problemi più facilmente risolvibili
    3- Riguadagnare il tempo perso in coordinamento, eliminando le barriere di dati tra sicurezza e IT
    4- Definire e ottimizzare i processi di vulnerability response end-to-end e automatizzare il più possibile
    5- Trattenere i professionisti validi, concentrandosi sulla cultura aziendale e l’ambiente

     

     

    3PAR cybersecurity IT ServiceNow sicurezza vulnerability response
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Intelligenza Artificiale: sicurezza a rischio. Trend Micro lancia l’allarme

    18/09/2025

    Nuove tecnologie: strategie per un’adozione sicura e resiliente

    18/09/2025

    La data foundation abilita AI e innovazione

    18/09/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    ExpertBook P5, il notebook con l’AI integrata
    La tua fabbrica è resiliente?
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Defence Tech

    Intelligenza Artificiale: sicurezza a rischio. Trend Micro lancia l’allarme

    18/09/2025

    Intelligenza Artificiale e cybersecurity: tutto ruota attorno alle identità

    17/09/2025

    iPhone 17: attenzione alle truffe!

    17/09/2025

    La cybersecurity oggi è un gioco di squadra

    17/09/2025
    Report

    Cybersicurezza a rischio a causa della carenza di competenze in EMEA

    18/09/2025

    AI Readiness: i Paesi leader della trasformazione digitale secondo Salesforce

    16/09/2025

    Agentic AI guida il “boom” tecnologico: spesa IT a +32% entro il 2029

    16/09/2025

    Dati, AI e retail: il divario tra brand e clienti

    15/09/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.