• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • SAS Viya si aggiorna per una produttività senza precedenti
    • Infrastrutture e workload: come riconfigurarli a causa dell’impatto dell’AI?
    • Nutanix e Pure Storage creano una nuova soluzione integrata
    • TheWizards: il gruppo APT che colpisce Asia e Medio Oriente
    • Var Group entra nel mercato spagnolo e si consolida in quello italiano
    • Da ServiceNow una nuova piattaforma AI che trasforma le aziende
    • PC AI: una svolta epocale nell’ambiente di lavoro moderno
    • Resilienza Produttiva: come rafforzarla?
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Rubriche»Sicurezza»Lo spam ha più di 40 anni ma ancora non sappiamo difenderci

    Lo spam ha più di 40 anni ma ancora non sappiamo difenderci

    By Redazione LineaEDP03/05/20214 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Il 3 maggio 1978 nasceva lo spam: Wiko e Kaspersky offrono una pratica guida per districarsi in sicurezza nella posta indesiderata

    Se le vostre caselle di posta sono invase da messaggi di posta indesiderata, newsletter e mille promozioni la colpa è anche di Gary Thuerk, responsabile marketing di una società informatica americana, che quarantatré anni fa inviò un’e-mail pubblicitaria non richiesta a 400 utenti, dando vita al fenomeno dello “spam”.

    L’utilizzo del termine spam, nella sua accezione più contemporanea – messaggi di posta elettronica non richiesti o indesiderati, e-mail “spazzatura” – è stato però introdotto, per la prima volta, nel 1993. E con questo significato è diventata una delle parole più utilizzate e conosciute dagli utenti di tutto il mondo, direttamente o indirettamente.

    Contro lo spam Wiko e Kaspersky uniscono le forze

    In occasione del 43° anniversario dello spam, Wiko – brand di telefonia franco-cinese – da sempre attento a osservare e indagare i fenomeni del mondo digitale e Kaspersky – azienda leader di cybersicurezza – mettono in guardia gli utenti.

    Oggi lo spam può essere più di un semplice fastidio. Può diventare pericoloso, soprattutto se fa parte di un tentativo di phishing. Sempre più spesso le e-mail spam vengono inviate in massa da spammer e cybercriminali, per cercare di sottrarre password, numeri di carte di credito, dettagli bancari e informazioni riservate e personali, spesso anche per ricattare gli utenti in cambio di denaro.

    Secondo i ricercatori di Kaspersky circa il 43% delle e-mail che riceve un utente italiano è spam. E, sempre in Italia, nell’ultimo anno sono stati registrati 2.221.263 casi di phishing legato allo spam da accesso mobile. Ma c’è una buona notizia, nel Bel Paese, durante la pandemia il fenomeno sembrerebbe esser diminuito. Resta comunque importante non abbassare la guardia, soprattutto perché oggi sempre più affidiamo ogni nostro dato sensibile al mondo online e al nostro smartphone. Dall’abbonamento al servizio di streaming preferito all’home banking.

    Una pratica guida per riconoscere le e-mail spam

    Motivo per cui Wiko, insieme a Kaspersky, ha stilato una pratica guida per proteggersi e saper riconoscere le e-mail spam pericolose.

    Semplici e utili accorgimenti per non incorrere in pericoli e tenere al sicuro i propri dati:

       Verificare la fonte e prestare attenzione alle opzioni “unsubscribe”

    È fondamentale verificare che i messaggi provengano da fonti affidabili, motivo per cui se non si ha certezza è meglio evitare di rispondere o cliccare i link contenuti all’interno dei messaggi sospetti. Ma attenzione anche alle opzioni “unsubscribe”. Gli spammer inviano false lettere di cancellazione dalle mailing list, nel tentativo di raccogliere indirizzi e-mail attivi. Facendo clic su “unsubscribe”, si aumenta semplicemente la quantità di posta indesiderata ricevuta. E, seppur scontato, scaricare l’app del proprio provider di posta elettronica solo ed esclusivamente da App Store ufficiali resta sempre un valido suggerimento per proteggersi.

    Non utilizzare esclusivamente un unico indirizzo e-mail privato

    È importante creare più indirizzi mail. Il principale, nonché quello privato, deve essere utilizzato solo per la corrispondenza personale e possibilmente essere composto non solo da nome e cognome. Gli spammer creano elenchi di potenziali indirizzi e-mail, usando combinazioni di nomi, parole e numeri scontati, per cui conviene rendere il proprio indirizzo difficile da indovinare.

    Sarebbe inoltre preferibile evitare di inserirlo in risorse online pubblicamente accessibili e, qualora non fosse possibile, mascherarlo scrivendolo in lettere e allegarlo sempre come file immagine invece che come collegamento. Se l’indirizzo dovesse essere scoperto dagli spammer, è importante cambiarlo onde evitare spam o possibili cyber-furti. Per registrarsi sui forum pubblici e nelle chat room, ad esempio, è bene creare un indirizzo di posta temporaneo pubblico da cambiare con una certa frequenza.

    Utilizzare una soluzione di sicurezza con filtri anti-spam

    È buona abitudine installare sul proprio smartphone e su tutti i device proprietari una soluzione di sicurezza con database aggiornati sulle più recenti risorse di phishing e spam, che offra anche la possibilità di utilizzare i filtri anti-spam avanzati. Così come assicurarsi di usare le ultime versioni dei sistemi operativi o browser Web e verificare che siano state applicate tutte le più recenti patch di sicurezza.

    Non diventare uno spammer!

    Se proteggersi è essenziale, lo è anche evitare di diventare spammer noi stessi o di essere identificati come bot. Alcuni utili accorgimenti per non far finire il nostro messaggio tra gli “indesiderati” sono quello di prestare attenzione all’oggetto della mail evitando errori di ortografia e di grammatica e restando nei 50 caratteri circa, di essere parchi nell’utilizzo di emoji in oggetto e corpo e-mail e infine includere del testo “puro”. Anche se l’email sarà in parte in HTML, è necessario inserire sempre una parte di solo testo per fare in modo che il messaggio sia letto anche da coloro che non riescono a visualizzarlo correttamente in HTML. Il rischio, infatti, è che i filtri anti-spam utilizzati dai destinatari del messaggio lo classifichino come tale.

    Consigli alla mano, provate per credere e date un’occhiata, in sicurezza, alla vostra cartella “posta indesiderata”!

     

    Kaspersky messaggi di posta elettronica indesiderati spam Wiko
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    TheWizards: il gruppo APT che colpisce Asia e Medio Oriente

    08/05/2025

    Resilienza Produttiva: come rafforzarla?

    07/05/2025

    IA e rischi cyber: gli attacchi si fanno più mirati e sofisticati

    07/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    TheWizards: il gruppo APT che colpisce Asia e Medio Oriente

    08/05/2025

    Resilienza Produttiva: come rafforzarla?

    07/05/2025

    IA e rischi cyber: gli attacchi si fanno più mirati e sofisticati

    07/05/2025

    Prisma AIRS: new entry da Palo Alto Networks

    06/05/2025
    Report

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025

    IBM X-Force Threat Index 2025: vecchi e nuovi trend delle minacce cyber

    18/04/2025

    Intelligenza Artificiale e GenAI: adozione in crescita nel 2024

    10/04/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.