• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Speciale Sicurezza
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Natale aziendale tra panettoni e deducibilità
    • 5 top trend tecnologici da tenere d’occhio nel 2026
    • Snowflake e Anthropic: una partnership da 200 milioni di dollari per portare l’AI agentica alle imprese globali
    • AI: l’integrazione con il fattore umano come nuova frontiera
    • Retailer e festività: è allarme sicurezza
    • Red Hat fornirà inferenze AI potenziate su AWS
    • Veeam collabora con ServiceNow per potenziare i processi e i flussi di lavoro per la Data Resilience
    • Data Sovereignty e resilienza: la nuova frontiera della sicurezza digitale
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Rubriche»Attualità»Il Public cloud di OVH non ha eguali in Europa

    Il Public cloud di OVH non ha eguali in Europa

    By Redazione LineaEDP18/05/20175 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Una classifica indipendente stilata dalla statunitense Cloud Spectator colloca OVH davanti ai più importanti player statunitensi

    Il modello di Public cloud di OVH si è posizionato in vetta nella classifica stilata dalla statunitense Cloud Spectator.
    In base ai risultati pubblicati dall’agenzia specializzata nello studio comparativo delle offerte cloud, OVH si posiziona al primo posto in Europa e al secondo in Nord America, superando anche i più importanti player americani.

    A dirlo sono i numeri della Top 10 annuale dei provider Public Cloud Infrastructure as a Service pubblicata da Cloud Spectator, attenta a censire le realtà in grado di offrire il miglior rapporto performance/prezzo.

    In tal senso, a ogni provider è stato attribuito un punteggio (CloudSpecs Value Score) sulla base di 4 tipologie di server virtuali, performance e stabilità di CPU, spazio di storage e memoria. In questo modo, è stato possibile misurare il reale valore delle istanze per l’utente.

    OVH_1Collocandosi in testa alla classifica europea e al secondo posto in Nord America, il Public Cloud OVH ha avuto la meglio su grandi nomi del Cloud americano quali Rackspace, Google, Microsoft Azure, Digital Ocean e AWS. OVH ha dimostrato così che la sua offerta Public Cloud rappresenta ben più di una semplice alternativa, sia dal punto di vista delle prestazioni, e della loro costanza nel tempo, che delle relative tariffe.

    Il segreto di OVH? Un business model rivoluzionario

    Il risultato ottimale trova spiegazione nel business model rivoluzionario di OVH, che combina innovazioni tecnologiche come il raffreddamento liquido dei server, che consente al gruppo di eliminare la climatizzazione nei propri datacenter, a una strategia di integrazione verticale, che permette di gestire l’intera catena del valore, dalla progettazione dei datacenter all’assemblaggio dei server, passando per il supporto.

    OVH_2Guida alla scelta del provider IaaS

    Convinta che le offerte cloud non siano tutte uguali, l’obiettivo di Cloud Spectator è portare una maggiore trasparenza nel mercato del cloud, per poter guidare le aziende nella scelta del provider IaaS.
    Secondo Kenny Li, CEO di Cloud Spectator: «La classifica mette in luce forti disparità tra i diversi attori in termini di prezzo, performance e stabilità», tanto che è la stessa agenzia a esortare gli utenti a non prendere in considerazione solo il prezzo unitario ma anche le performance, che influiscono sul dimensionamento dell’infrastruttura e quindi sul suo costo globale, che può sfuggire al controllo.

    L’ottimo posizionamento di OVH nella classifica di Cloud Spectator è il risultato di una differenza sostanziale nella concezione stessa della sua offerta Public cCloud e delle istanze High Availability. L’utente usufruisce della totalità delle risorse per tutto il tempo, mentre l’offerta degli altri provider si fonda su calcoli molto diversi.

    Come sottolineato da Pierre Ourdouillé, Lead Tech Cloud Public: «I player più noti cercano di massimizzare la redditività delle proprie infrastrutture, partendo dalla considerazione che gli utenti non utilizzano mai il 100% delle risorse a propria disposizione. Vendono quindi più risorse di quelle effettivamente disponibili sui server fisici che ospitano le macchine virtuali. Risultato: per l’80% del tempo, l’utente non ha accesso al 100% delle risorse per cui paga. A volte ha a disposizione il 90% delle risorse, altre volte anche meno. Questa potrebbe diventare un’esperienza poco piacevole che prende il nome di “noisy neighbor effect”. Una situazione del tutto legale, ma di cui sarebbe meglio essere a conoscenza a priori. È proprio questo l’aspetto messo in luce dal benchmark di Cloud Spectator».

    Cloud Spectator rileva la bassa variabilità delle prestazioni delle istanze OVH, dovuta all’assenza di sovrallocazione sui server fisici su cui vengono creati i server virtuali
    Cloud Spectator rileva la bassa variabilità delle prestazioni delle istanze OVH, dovuta all’assenza di sovrallocazione sui server fisici su cui vengono creati i server virtuali

    Optare per soluzioni interoperabili e totalmente reversibili

    Come giustamente sottolineato da Cloud Spectator, la mancanza di benchmark standard e la molteplicità delle variabili da considerare rendono difficile comparare i servizi cloud dei diversi provider. Bisogna inoltre ricordare che le prestazioni variano anche in base alla configurazione del servizio, delle opzioni scelte, in particolare in materia di storage, e del tipo di workload considerato.

    La qualità del benchmark di Cloud Spectator è fuori discussione e offre una visione fedele del valore delle offerte, ma il consiglio è comunque quello di testare le infrastrutture con le proprie applicazioni per farsi un’idea precisa delle reali performance del Public cloud.

    Il test è ancora più facile da realizzare in OVH, in quanto la soluzione dell’azienda è interoperabile e totalmente reversibile. Un aspetto parere di fondamentale importanza e uno degli elementi decisivi che i benchmark non possono rivelare, è il fatto che OVH utilizza, contribuisce ed espone le API OpenStack, assicurando la portabilità degli ambienti Cloud e un possibile funzionamento ibrido tra OVH e altri provider.

    I test effettuati da Cloud Spectator sono stati eseguiti su macchine ospitate a Strasburgo, ma l’offerta Public cloud OVH è disponibile anche nei datacenter di Gravelines, nel Nord della Francia, e Beauharnois, nei pressi di Montréal, in Canada. Inoltre, presto verrà proposta nei datacenter situati in Polonia, a Syndney e a Singapore e molte altre nuove aree geografiche.

     

    Cloud Spectator IaaS OVH Public cloud provider
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Natale aziendale tra panettoni e deducibilità

    10/12/2025

    5 top trend tecnologici da tenere d’occhio nel 2026

    10/12/2025

    Snowflake e Anthropic: una partnership da 200 milioni di dollari per portare l’AI agentica alle imprese globali

    10/12/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Dal Forum Fiscale di Wolters Kluwer Italia le voci e le idee che stanno cambiando la professione
    Commend, la comunicazione diventa intelligente
    Aikom Technology presenta la sicurezza del futuro a SICUREZZA 2025
    Non c’è produzione senza pianificazione
    Cybersecurity, tra nuove minacce e intelligenza artificiale: la visione di GCI System Integrator
    Defence Tech

    Retailer e festività: è allarme sicurezza

    10/12/2025

    GhostFrame: è allarme sicurezza!

    09/12/2025

    SentinelOne rilascia nuove integrazioni con AWS

    09/12/2025

    Il 2026 della cybersecurity tra agentic AI, complessità cloud e fattore umano

    05/12/2025
    Report

    L’IT è un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi ambientali

    05/12/2025

    Cloud per la fiscalizzazione: sette aziende su dieci pronte a investire

    02/12/2025

    L’Italia aumenta gli investimenti in innovazione

    27/11/2025

    I data center sono sostenibili?

    26/11/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.