Netskope, azienda nata nel 2012 e specialista globale nella sicurezza informatica e nella protezione del cloud, che vanta oltre 4.000 clienti a livello globale, sta attraversando una fase di vera e propria rinascita in Italia, dove sta lavorando per rilanciare la propria presenza sul territorio con una strategia chiara, ambiziosa e soprattutto etica. L’obiettivo è quello di ridisegnare il modo in cui le organizzazioni italiane affrontano la cybersecurity, offrendo una piattaforma all-in-one che non costringa a scegliere tra performance e protezione. Il focus è quello di creare una presenza territoriale forte, sia dal punto di vista tecnico che commerciale, dando supporto continuo e diretto ai clienti e al canale.
Una struttura in espansione vicina ai clienti
La nuova strategia di Netskope per l’Italia passa senza dubbio da un progressivo ampliamento del team. L’ingresso più recente è quello di Alessio Agnello come Head of Engineering, che insieme al suo team tecnico coordina cinque Solution Engineer già operativi sul territorio. La struttura italiana è stata potenziata per fornire supporto locale diretto sia ai clienti finali sia ai partner di canale, elemento fondamentale in un mercato dove spesso il post-vendita rappresenta un punto critico. E per il futuro si prevedono nuove espansioni dei team.
“Abbiamo deciso di ripartire dal canale, dal cliente e dal territorio. È impossibile vendere senza offrire continuità e supporto vero” spiega Alessandro Fontana, Senior Director Italy presso Netskope (nella foto sotto).
La tecnologia Netskope: pensata per il cloud e per non scendere a compromessi
Netskope si distingue per un approccio nativamente cloud, nato per rispondere ai cambiamenti epocali imposti dalla digitalizzazione, dalla dematerializzazione degli uffici e dall’uso massiccio di applicazioni SaaS. A differenza di molte soluzioni adattate da tecnologie on-premise, Netskope offre una piattaforma moderna e scalabile, in grado di proteggere ambienti complessi senza penalizzare l’usabilità: Netskope One.
Un pillar su cui si basa questa piattaforma è l’annullamento del compromesso tra sicurezza e performance. Nella vision di Netskope “l’esperienza utente non deve mai essere sacrificata, soprattutto oggi che si utilizzano applicazioni distribuite, strumenti di intelligenza artificiale e servizi cloud pubblici. La piattaforma garantisce un utilizzo fluido e sicuro degli strumenti, anche quando impiegati da reti personali o da utenze non aziendali” afferma Fontana.
Parlando di AI generativa, uno dei temi più mainstream oggi, Netskope permette di monitorare e regolamentare anche strumenti di questo tipo, riducendo i rischi di esposizione dei dati sensibili, che molto spesso vengono condivisi dagli utenti in maniera involontaria sulle piattaforme, esponendo le aziende a grossi rischi.
Uno dei grandi vantaggi dell’infrastruttura Netskope è la rete proprietaria globale, con oltre 75 regioni coperte e due datacenter presenti anche in Italia. Questo consente di garantire prestazioni elevate, data sovereignty e compliance GDPR, senza dover dipendere da infrastrutture terze. Il controllo totale della rete permette anche analisi avanzate, indispensabili per attività di troubleshooting, risposta agli incidenti e monitoraggio dei “blind spot”. Netskope One aiuta anche le aziende a scoprire e controllare applicazioni e strumenti non autorizzati, fornendo un supporto fondamentale nella lotta allo Shadow It.
Un altro punto molto importante è il fatto che Netskope One, la piattaforma di Netskope, nasce come aperta, integrabile e modulare: è capace di interfacciarsi con soluzioni di terze parti come XDR, SOAR e SIEM e questo approccio consente alle aziende di costruire una sicurezza su misura, riutilizzando gli investimenti pregressi e adattandosi in modo flessibile alle esigenze e ai budget disponibili.
Sicurezza, cloud e Intelligenza Artificiale: la visione unificata di Netskope
“In un mondo in cui i dati si muovono sempre più velocemente e le applicazioni vivono fuori dai perimetri tradizionali, la sicurezza informatica non può più essere un insieme frammentato di soluzioni – spiega Paolo Passeri, Senior Solutions Architect EMEA di Netskope (nella foto sotto) -. Deve essere unificata, contestuale e intelligente. È su questi pilastri che si fonda Netskope One, la piattaforma di sicurezza creata da Netskope per affrontare le sfide del presente e del futuro.
Fin dalla sua nascita nel 2012 Netskope ha avuto una visione innovativa: costruire una piattaforma cloud-native progettata per proteggere utenti, dati e applicazioni ovunque si trovino – che siano su cloud pubblico, privato o nei data center. Una scelta vincente se pensiamo che oggi oltre l’80% del traffico web passa da applicazioni cloud, e le soluzioni tradizionali faticano a intercettarne i rischi reali. La piattaforma di Netskope è inoltre modulare, aperta alle integrazioni e capace di gestire policy granulari e contestuali (dispositivo, localizzazione, identità)”.
L’intelligenza artificiale al servizio della sicurezza
L’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una svolta epocale per la sicurezza IT e come ogni svolta apre le porte ad opportunità ma anche a nuovi rischi. Per affrontare questo scenario in continua evoluzione Netskope ha integrato l’AI nella propria piattaforma sostanzialmente con tre scopi: migliorare il rilevamento e la classificazione dei dati sensibili (DLP); automatizzare decisioni complesse senza sacrificare l’intervento umano dove serve; ridurre i falsi positivi e il carico operativo sui team di sicurezza.
Andando più sul concreto, la piattaforma Netskope One consente alle organizzazioni di: monitorare e regolare l’uso di strumenti come ChatGPT, Copilot, Bard, ecc.; bloccare o consentire selettivamente azioni specifiche in base al contesto e proteggere la proprietà intellettuale, le credenziali aziendali e i dati regolamentati. Netskope consente quindi un controllo fine delle azioni degli utenti sulle applicazioni AI, riducendo la possibilità di condivisione involontaria di dati sensibili come IP, password e codice sorgente.
Secondo i dati Netskope, il 91% delle organizzazioni europee utilizza l’AI generativa, ma molte aziende stanno adottando un approccio cauto, bloccando inizialmente l’uso indiscriminato per poi riattivarlo in modo controllato. Il blocco selettivo riguarda in particolare le applicazioni meno specializzate o legate a piattaforme non aziendali, come ad esempio Grok, l’AI di X.
Netskope One e la nuova Partnership con Microsoft
Uno dei maggiori punti di forza della piattaforma Netskope, è che Netskope One è aperta all’integrazione con sistemi di terze parti. Questo permette all’azienda di collaborare attivamente con vendor strategici, come nel caso della recente partnership annunciata con Microsoft.
Questa nuova collaborazione riguarda l’integrazione della sicurezza unificata dei dati di Netskope con Microsoft Purview, utilizzando le funzionalità della piattaforma Netskope One per semplificare la collaborazione tra i team di sicurezza e fornire policy coerenti, tempi di risposta più rapidi e operazioni fluide per la protezione di cloud, AI, rete ed endpoint. Oggi le integrazioni strategiche di Netskope con Microsoft includono, tra le altre, Microsoft Purview, Sentinel, Security Copilot ed Entra SSE.
Focus sulla piattaforma Netskope One
Con oltre 6.000 eventi di sicurezza generati ogni giorno, le aziende hanno bisogno di strumenti che non solo proteggano, ma aiutino a comprendere cosa sta accadendo. Netskope, con la sua piattaforma è capace di affiancare le imprese nel loro percorso di trasformazione digitale offrendo telemetria completa dal primo all’ultimo miglio; report strategici su minacce emergenti, divisi per area geografica o settore; e analisi predittive sull’uso delle AI e sull’evoluzione dei rischi.
Un dato significativo emerso da uno degli ultimi report di Netskope è che il 34% delle violazioni dei dati riguarda contenuti regolamentati, mentre il 28% coinvolge proprietà intellettuale. La necessità di visibilità e controllo non è mai stata così critica.
Per concludere, un occhio al futuro, dove sarà necessario ripensare al modello di sicurezza informatica perché diventerà necessario unificare tecnologie, policy e processi ma anche contestualizzare ogni decisione e utilizzo, insieme alla possibilità di automatizzare con intelligenza ma senza mai perdere il controllo umano.
Secondo Gartner, entro il 2028 almeno il 15% delle decisioni di business sarà preso autonomamente da Agent AI. Allo stesso tempo, il 32% degli incidenti di sicurezza è causato da utenti con privilegi eccessivi: questo rende sempre più importante adottare un approccio Zero Trust e strumenti capaci di prevenire e ispezionare in tempo reale.