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    Risk management: le banche accelerano il modello digitale

    By Redazione LineaEDP28/06/20215 Mins Read
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    Per SAS e Longitude, la modernizzazione e l’automazione in ambito risk management portano importanti benefici di business

    L’impatto del COVID-19 ha messo a dura prova le infrastrutture di risk management, costringendo le banche a ricalibrare dati, modelli e processi per stress test, valutazioni di impatto e analisi di scenario.

    SAS e Longitude hanno indagato il modo in cui le banche stanno adattando i loro risk framework in risposta all’emergenza.

    Lo studio, From Crisis to Opportunity: Redefining Risk Management, indica quali sono le tecnologie in ambito risk che le banche devono adottare per poter sopravvivere nell’incertezza – e come i leader del Risk Management stanno ottenendo il vantaggio competitivo.

    All’indagine hanno partecipato 300 executive del settore banking in 24 Paesi. I dati dell’indagine sono integrati da approfondimenti e interviste con i Chief Risk Officer (CRO) di cinque grandi banche multinazionali, tra cui Wells Fargo, Standard Chartered Bank, Société Générale e RHB Malaysia.

    Di seguito, alcuni dei risultati chiave che emergono dallo studio:

    • Il COVID-19 sta guidando la trasformazione. Più influente dei requisiti normativi, il fattore principale che influenza gli approcci delle banche al risk modeling è la pandemia.
    • La maggior parte delle banche ha in piano una modernizzazione. Nei prossimi due anni, il 54% delle banche prevede di modernizzare le proprie capacità di risk modeling. Inoltre, il 52% afferma che la pandemia ha accelerato i piani di modernizzazione.
    • L’automazione della gestione del rischio è in ritardo. Solo il 10% circa delle banche ha automatizzato completamente la maggior parte delle attività di risk management – e solo il 6% ha automatizzato gran parte dei processi di risk modeling – ostacolando così la possibilità di prevedere trend e migliorare il processo decisionale per tutta l’azienda.
    • L’implementazione di cloud e analytics è la principale priorità di investimento. Alla domanda riguardante gli investimenti pianificati per migliorare il risk modeling nei 12 mesi successivi, gli intervistati hanno indicato come priorità il cloud (67%) e i tool di analytics (59%).

    Come sottolineato in una nota ufficiale da Sadia Ricke, Group CRO di Société Générale: «Dopo l’esperienza vissuta col Covid-19, accelerare il risk modeling digitalizzato è una necessità. I clienti vogliono un processo completamente digitalizzato dove poter fare tutto online, comprese le richieste di credito. Un approccio più automatizzato garantisce più efficienza per il business».

    Risk Management Leader e vantaggio competitivo

    Osservando i dati dell’indagine, Longitude ha identificato un sottoinsieme di intervistati (il 20%) con un approccio al risk management più avanzato rispetto al resto del campione. Questi “Risk Management Leader” – come vengono identificati nel rapporto – si contraddistinguono per avere un risk modeling più automatizzato e per avere competenze di gestione del rischio più avanzate grazie all’impiego di strumenti come i risk analytics scenario-based, la gestione integrata del bilancio e il modeling-as-a-service.

    Lo studio evidenzia che i Risk Management Leader hanno già ottenuto benefici a lungo termine dagli investimenti in tecnologie in ambito rischio, come la capacità di forecasting e la capacità di completare più rapidamente diversi stress test.

    Tra i leader si segnalano anche prestazioni migliori in diversi aspetti chiave delle loro attività, tra cui:

    • Maggiori benefici grazie al risk modeling automatizzato: il 73% afferma che i processi di risk modeling offrono un vantaggio competitivo (contro il 47% del campione generale).
    • Previsioni di business più accurate: il 37% (rispetto al 14% del campione generale) valuta “molto alta” l’accuratezza delle proiezioni di bilancio e delle P&L forecast.
    • Proiezioni di bilancio a lungo termine: il 44% (contro il 19% del campione complessivo) può eseguire proiezione del bilancio di tre o più anni.
    • Maggiore integrazione tra risk management e business planning: il 78% afferma che la propria banca ha già integrato gli stress test obbligatori nel business planning (rispetto al 45% complessivo).

    Secondo Mandy Norton, Chief Risk Officer di Wells Fargo: «Con queste tecnologie possiamo elaborare molte più informazioni in modo molto più efficiente ed efficace. È davvero molto utile».

    Un nuovo approccio alla gestione del rischio

    Con il financial, operational, regulatory e reputational risk in gioco, il livello di attenzione non può che essere massimo. Confronta la situazione delle banche con i leader del Risk Management.

    Per Troy Haines, Senior Vice President e Head of Risk Research and Quantitative Solutions SAS: «Le banche sanno che devono digitalizzarsi se vogliono sopravvivere in questo panorama incerto, e oggi più che mai il risk management è fondamentale. Un approccio più digitalizzato e automatizzato al risk management, come dimostrano in questo studio i Risk Management Leaders, non garantisce solo un miglioramento delle prestazioni. È la chiave per raggiungere la resilienza che aiuterà le banche a superare le sfide di oggi e quelle future».

    5 consigli alle banche per la trasformazione del risk management

    Le banche possono accelerare la loro trasformazione seguendo cinque principi guida per la trasformazione del risk management, basati sulle azioni e comportamenti dei Risk Management Leader:

    1. Standardizzare e modernizzare il ciclo di vita del risk modeling.
    2. Investire nell’infrastruttura cloud e nell’automazione.
    3. Concentrarsi su “successi rapidi” anziché su trasformazioni su larga scala.
    4. Integrare il risk management con le attività di business planning.
    5. Assumere i migliori talenti – e farli crescere.

     

    banche Longitude risk management SAS
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