All’inizio del 2026, le aziende italiane si trovano di fronte a un momento decisivo. Dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale alla gestione della cyber sicurezza, fino alla gestione degli ambienti multi cloud. Le previsioni globali di NetApp per l’anno a venire offrono una visione chiara di come la Intelligent Data Infrastructure guiderà questa trasformazione — e diversi di questi trend risultano particolarmente pertinenti per il mercato italiano, dove le organizzazioni stanno accelerando le iniziative digitali pur confrontandosi con frammentazione, requisiti normativi e competenze.
Di seguito le cinque previsioni che avranno il maggiore impatto in Italia, selezionate dall’analisi globale di NetApp su AI, cloud, cyber resilience ed evoluzione delle infrastrutture:
- L’AI passa dai progetti pilota alla produzione — ma solo con dati unificati e governati
In Italia molte aziende hanno avviato progetti pilota di AI, ma faticano ancora a scalarli. L’ostacolo non sono i modelli — sono i dati.
Dataset frammentati, isolati e una governance incoerente rendono l’AI lenta, costosa e rischiosa.
Nel 2026, il vero elemento differenziante non sarà “chi utilizza l’AI”, ma chi dispone di dati unificati, di alta qualità e pronti per l’AI.
L’ Intelligent Data Infrastructure consentirà alle organizzazioni italiane di automatizzare l’accesso a dati puliti e governati — liberando il reale valore dell’AI in settori come manifattura, servizi finanziari, energia e pubblica amministrazione.
- La sovranità del dato ridefinirà il modo in cui le aziende italiane progettano gli ambienti cloud
Con una crescente attenzione alle normative nazionali — dai requisiti della PA alla compliance di settori specifici — la sovranità del dato diventa una priorità strategica.
Le organizzazioni si orienteranno verso ambienti ibridi o sovrani che proteggano la privacy senza rallentare l’innovazione.
Cifratura automatizzata, gestione delle policy e governance unificata tra i diversi cloud saranno essenziali per bilanciare compliance e agilità.
- La cyber resilience sarà definita dalla velocità di rilevamento e recupero
Gli attacchi informatici in Italia sono diventati più sofisticati, combinando ransomware, furto di dati e infiltrazioni prolungate.
Il nuovo parametro della resilienza non sarà solo la prevenzione, ma la rapidità con cui un’organizzazione rileva le anomalie e ripristina i dati da una copia pulita e verificata.
Analisi delle minacce basate su AI, rilevamento integrato delle violazioni e isolamento automatico diventeranno requisiti standard per le aziende italiane che devono garantire continuità operativa e proteggere le infrastrutture critiche.
- Gli strumenti di sicurezza basati su AI diventeranno lo standard nelle aziende italiane
I team di cybersecurity italiani affrontano una pressione crescente: carenza di competenze, aumento del rumore da alert e minacce sempre più evolute.
L’AI avrà un ruolo centrale, consentendo rilevamento predittivo, investigazione più rapida e risposte automatizzate — riducendo il carico operativo e migliorando in modo significativo la resilienza.
- La modernizzazione dell’infrastruttura si concentrerà sulla flessibilità, non sull’espansione della capacità
Le aziende italiane stanno modernizzando le loro infrastrutture, ma spesso incontrano migrazioni costose e complesse e vincoli legati ai sistemi legacy.
Nel 2026, la modernizzazione accelererà grazie a:
- Architetture disaggregate che separano performance e capacità
- Modelli a consumo, come lo storage-as-a-service
- Strumenti di migrazione “no-copy” che eliminano downtime e duplicazioni
- Namespace unificati attraverso ambienti ibridi e multicloud
Questi approcci permetteranno alle organizzazioni di evolvere al ritmo richiesto dall’AI e dai carichi di lavoro data-intensive, senza overprovisioning né interruzioni operative.
Conclusione
La prossima fase della leadership digitale in Italia non sarà definita da chi raccoglie più dati, ma da chi li gestisce in modo più intelligente — proteggendoli, governandoli e rendendoli disponibili ovunque avvenga l’innovazione.
Le organizzazioni che adotteranno la Intelligent Data Infrastructure saranno quelle meglio posizionate per sfruttare appieno il potenziale dell’AI, rafforzare la cyber resilience e accelerare la modernizzazione.


