Truffatori sempre più sofisticati, armati di intelligenza artificiale, stanno attaccando i bilanci del settore pubblico e minando la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Tuttavia, con un cospicuo aumento del budget destinato all’IA all’orizzonte, gli esperti antifrode sembrano pronti a reagire. Questo è il principale risultato emerso da una ricerca globale condotta da Coleman Parkes e SAS, specialista nei dati e nell’IA, nel nuovo report “Fiducia e trasparenza: Combattere le frodi per massimizzare l’efficienza dei programmi pubblici”.
“Non essendo vincolati da leggi o regolamenti, i criminali che si servono dell’intelligenza artificiale, possono sembrare avvantaggiati”, ha dichiarato Shaun Barry Global Director, Risk, Fraud and Compliance Solutions di SAS. “Tuttavia, la ricerca suggerisce che siamo a un punto di svolta. I governi di tutto il mondo si stanno preparando a fare enormi investimenti nell’IA e nella GenAI che potrebbero contribuire ad una riduzione delle perdite dovute a frodi, sprechi e abusi, e ricostruire la fiducia nei programmi governativi più critici”.
Quasi tutte le agenzie subiscono attacchi fraudolenti abilitati dall’IA, prosciugando fondi e minando la fiducia dei cittadini
Le organizzazioni del settore pubblico a livello globale stanno affrontando una crescente crisi legata a frodi, sprechi e abusi (FWA – Fraud, Waste and Abuse), che sottrae miliardi dai bilanci ed erode la fiducia dei cittadini. Dei 1.100 funzionari pubblici impegnati nella lotta alle frodi intervistati, quasi tutti hanno affermato che le loro amministrazioni sono state vittime di attacchi fraudolenti alimentati dall’IA, e il 70% ha osservato un loro aumento negli ultimi cinque anni.
Oggi, i criminali informatici utilizzano piattaforme potenziate dall’IA per generare identità sintetiche, creare campagne di phishing iper-personalizzate e progettare malware che sfuggono ai rilevamenti. Questi strumenti analizzano enormi dati set per imitare il comportamento umano, falsificare documenti e sfruttare le vulnerabilità in tempo reale. Questi attacchi hanno causato gravi perdite economiche, e secondo gli intervistati, una gestione più efficace delle FWA potrebbe tradursi in un risparmio del 16% del budget.
Le PA affrontano numerosi ostacoli nel colmare il divario legato a frodi, sprechi e abusi
Nonostante l’85% dei partecipanti consideri la lotta alle frodi una delle cinque priorità più urgenti, la maggior parte non dispone delle risorse necessarie per affrontarle in modo efficace. Inoltre, solo 1 intervistato su 10 possiede tutti gli strumenti e le risorse richiesti per combattere le FWA, mentre quasi un terzo subisce limitazioni nelle risorse. I partecipanti allo studio hanno citato, tra i fattori limitanti, la carenza nelle competenze analitiche (48%), nella tecnologia (40%) e nei budget (24%).
Tali lacune ostacolano gli sforzi per ridurre frodi ed errori interni ed esterni, garantire la sicurezza dei dati e rafforzare le attività di monitoraggio, tutte priorità indicate da oltre la metà degli intervistati.
La rapida adozione dell’IA e dell’IA generativa potrebbe trasformare la lotta contro le FWA e aumentare l’efficienza dei lavoratori
Attualmente i tassi di adozione dell’IA sono relativamente bassi, con circa la metà degli intervistati che utilizza l’intelligenza artificiale per affrontare le FWA e poco più di un quarto che si avvale dell’IA generativa. Ma la curva di adozione sta crescendo rapidamente.
La ricerca indica che l’uso della network analysis per il rilevamento delle frodi dovrebbe salire dal 32% all’87%. Un dato ancora più incoraggiante è che il 97% prevede di utilizzare l’IA generativa nei prossimi due anni, grazie a un uso sempre più esteso di dati sintetici, large language model e digital twin.
Ciò avrà effetti positivi di vasta portata per la pubblica amministrazione. Tra coloro che già utilizzano l’IA per affrontare le FWA, quasi il 40% sottolineano come benefici una migliore prioritizzazione degli alert e, in quantità maggiore, un’identificazione più rapida delle FWA. Tuttavia, il vantaggio più citato (57%) è una maggiore efficienza della forza lavoro. Queste risposte sono in linea con i risultati di una survey globale incentrato su IA e produttività in ambito pubblico, in cui la maggior parte degli intervistati ritiene che l’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo/critico nel migliorare la produttività all’interno della propria organizzazione nei prossimi tre anni.
Rafforzare la fiducia dei cittadini richiede anche un uso responsabile dell’IA. Gli intervistati comprendono che la supervisione umana è fondamentale per garantire l’integrità dei programmi e proteggere i cittadini da danni involontari. Privacy e sicurezza (48%) e l’impegno a garantire un uso responsabile dell’IA (43%) si collocano tra le tre principali priorità per i professionisti dell’antifrode.
Il nuovo report antifrode include anche consigli di SAS, azienda riconosciuta dagli analisti di settore come leader nei software antifrode, ed esempi reali di soluzioni di rilevamento e indagine delle frodi alimentate dall’IA in azione.