• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Speciale Sicurezza
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Minacce cyber, AI e geopolitica ridisegnano il rischio digitale: le previsioni di security di ESET per il 2026
    • Palo Alto Networks e Google Cloud stringono un accordo storico per aiutare i clienti ad accelerare in sicurezza le iniziative cloud e AI
    • AI Factory: la nuova infrastruttura strategica per potenziare l’intelligenza artificiale in azienda
    • TeamViewer: le previsioni per la security
    • Cybersecurity: nel 2026 serve un cambio di paradigma
    • SentinelOne indica il ruolo dell’AI nella ridefinizione della difesa aziendale nel 2026
    • Secure Software Development e supply chain OT: il parere di Acronis
    • Avatar 3: attenzione alle truffe
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Rubriche»Sicurezza»Cybersecurity: nel 2026 serve un cambio di paradigma

    Cybersecurity: nel 2026 serve un cambio di paradigma

    By Redazione LineaEDP22/12/20254 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Risk Operations Center, AI governance e incident disclosure: i tre assi che segneranno l’evoluzione del settore secondo Qualys

    Emilio Turani, Qualys-cybersecurity
    Emilio Turani, Qualys

    Nel 2026 la cybersecurity entra in una fase di maturazione in cui il rumore – tecnologico, operativo e organizzativo – costringe le aziende a cambiare radicalmente approccio. Come illustra Emilio Turani, Managing Director Qualys Italia, SE Europe, Turchia e Grecia di Qualys, fornitore di soluzioni cloud innovative per l’IT, la sicurezza e la compliance, il modeling dei percorsi di attacco, fino a ieri confinato a grafi statici, evolve in digital cyber ranges dinamici, capaci di alimentare simulazioni continue, red teaming avanzato e scenari “what-if” in tempo reale. Questo passaggio segna anche un cambio di paradigma: il CTEM si ritrae e lascia spazio al Risk Operations Center, dove le operazioni si basano sulla priorità del rischio e su un triage intelligente che elimina il superfluo, permette di risparmiare risorse e consente ai team di concentrarsi su ciò che realmente conta nel momento in cui conta. È un’evoluzione che rispecchia la crescente integrazione delle logiche di wargame nel dominio cyber, finalmente riconosciuto come un terreno in cui la simulazione continua è essenziale.

    Nel 2025 i CISO erano già stati travolti dalle tre T — telemetry, tools, technology — una tempesta di segnali, strumenti e trasformazioni digitali che ha reso difficile distinguere ciò che è urgente da ciò che è semplicemente rumoroso. A questo si è aggiunta la crescita esplosiva dell’AI, tanto nel mondo consumer quanto in quello enterprise: un’onda di utilizzi non autorizzati, shadow IT potenziato e sperimentazioni accelerate, spesso scollegate dal rischio reale. Le aziende hanno iniziato a collegare sistemi on-prem e SaaS tramite nuovi protocolli come l’MCP, aprendo la strada a forme di coordinamento autonomo tra agenti AI. Ma ciò che i leader chiedono ora va oltre la mera osservabilità: vogliono comprendere come asset, minacce, rischi e valore di business si intreccino lungo un percorso di attacco e dove un intervento produca il massimo ritorno di investimento, soprattutto se non distruttivo per l’operatività.

    In questo scenario, l’area più sottovalutata del 2026 è proprio la superficie di rischio dell’AI. La corsa all’adozione, alimentata da grandi budget e FOMO aziendale, rischia di coprire le domande fondamentali del risk management: cosa possiamo perdere concretamente con l’uso dell’AI e quali segnali ci permetterebbero di capire che la perdita si sta verificando? Senza questa chiarezza, molte imprese tendono a spalmare una “crema AI” indistinta sull’intera organizzazione, indebolendo tutto, come ricorda la logica di Sun Tzu. Il compito del CISO moderno sarà quindi mappare iniziative, asset, modelli e valore a rischio, dimostrare quale impatto reale stiano producendo gli investimenti, valutare il rischio residuo e capire cosa serve per riportarlo entro la tolleranza aziendale. In un contesto in cui il capitale si sposta verso tutto ciò che è AI, questa capacità di misurare e mostrare valore diventa decisiva.

    Anche la cyber insurance si muove dentro queste dinamiche. Il 2026 per la cybersecurity si prospetta come un anno di moderato irrigidimento dopo l’attuale soft market: premi in aumento graduale, maggiore selettività e più attenzione ai controlli di sicurezza, ma senza tornare alla severità dei cicli più duri del passato. La vera variabile destabilizzante resta la possibilità di un evento sistemico — un blackout cloud, una compromissione della supply chain o un attacco ransomware ad ampio impatto — capace di stringere improvvisamente il mercato. Intanto, molte aziende stanno iniziando a considerare l’assicurazione come parte di un portafoglio di risk-financing, da bilanciare in parallelo a investimenti in controllo e riduzione del rischio. Chi oggi ha una postura di sicurezza solida può ottenere coperture migliori a costi contenuti; chi investe presto in visibilità e misurabilità avrà margine di trattativa quando il mercato diventerà più rigido.

    E infine c’è la mossa audace che più aziende dovrebbero compiere: adottare una trasparenza radicale nella gestione degli incidenti. Capovolgere il paradigma della violazione come crisi PR significa informare subito clienti e stakeholder quando emerge un’attività anomala, anche prima di comprendere tutta la portata dell’evento. Significa mantenere una pagina di stato viva, pubblicare aggiornamenti quotidiani, condividere indicatori di attacco e ammettere apertamente ciò che non si sa. È un approccio scomodo, perché espone vulnerabilità nel momento di massima fragilità, ma genera fiducia a lungo termine molto più di qualunque report post-mortem lucidissimo. Le aziende che scelgono questa via non si imbattono nel disastro reputazionale che temevano: scoprono piuttosto una nuova forma di lealtà da parte dei clienti.

    Così il 2026 si profila come l’anno in cui il settore cybersecurity passa dalla reazione alla comprensione, dall’opacità alla trasparenza, dal rumore alla priorità. Un anno in cui la maturità tecnologica — dai digital cyber ranges alle risk-based operations — incontra la maturità culturale di un ecosistema che inizia finalmente a trattare la fiducia come un asset strategico.

    cybersecurity Qualys
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Minacce cyber, AI e geopolitica ridisegnano il rischio digitale: le previsioni di security di ESET per il 2026

    22/12/2025

    TeamViewer: le previsioni per la security

    22/12/2025

    SentinelOne indica il ruolo dell’AI nella ridefinizione della difesa aziendale nel 2026

    22/12/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    RS Italia, sostenibilità come leva strategica per la filiera
    Dal Forum Fiscale di Wolters Kluwer Italia le voci e le idee che stanno cambiando la professione
    Commend, la comunicazione diventa intelligente
    Aikom Technology presenta la sicurezza del futuro a SICUREZZA 2025
    Non c’è produzione senza pianificazione
    Defence Tech

    Minacce cyber, AI e geopolitica ridisegnano il rischio digitale: le previsioni di security di ESET per il 2026

    22/12/2025

    TeamViewer: le previsioni per la security

    22/12/2025

    Cybersecurity: nel 2026 serve un cambio di paradigma

    22/12/2025

    SentinelOne indica il ruolo dell’AI nella ridefinizione della difesa aziendale nel 2026

    22/12/2025
    Report

    L’IT è un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi ambientali

    05/12/2025

    Cloud per la fiscalizzazione: sette aziende su dieci pronte a investire

    02/12/2025

    L’Italia aumenta gli investimenti in innovazione

    27/11/2025

    I data center sono sostenibili?

    26/11/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.