• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • DORA: il settore finanziario è davvero pronto alla compliance?
    • Data Center: una gestione più sostenibile è possibile
    • Cybersecurity aziendale minacciata dagli asset non gestiti
    • Google Cloud: tante novità per la trasformazione digitale delle aziende
    • Retelit e Microsoft: connessione ridondata e più resilienza su Azure
    • Sicurezza digitale in Italia: crescono attacchi DDoS e Ransomaware
    • Okta: progetti ambiziosi per emergere nel mercato italiano
    • L’AI Agentica arriva in Dynatrace
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»News»AI al servizio della CX: come non deludere i clienti

    AI al servizio della CX: come non deludere i clienti

    By Redazione LineaEDP02/11/20236 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Cristina Fonseca, Head of AI di Zendesk, elenca 7 modi in cui i leader di CX possono colmare il gap di fiducia nell’AI da parte dei clienti

    al servizio della CX: come non deludere i clienti

    AI al servizio della CX? Perché no! I clienti credono già che l’AI possa migliorare le loro esperienze. Nel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Cristina Fonseca (nella foto in alto), Head of AI di Zendesk, spiega come le aziende possono evitare di deludere le loro aspettative.
    Buona lettura.

    Il potenziale dell’AI al servizio della CX è innegabile, eppure c’è chi ha ancora dei dubbi. I leader della Customer eXperience devono quindi affrontare una sfida importante: fare sì che i clienti abbiano fiducia nell’AI.

    Le ragioni sono comprensibili: l’AI è uno strumento potente, molto tecnico e di difficile comprensione. Basta il suo nome a scatenare il timore dell’obsolescenza umana… o quantomeno la paura di finire intrappolati in una discussione infinita e inutile con un chatbot. Eppure, con le giuste precauzioni, queste tecnologie apporteranno benefici immensi sia ai clienti che alle aziende.

    Per colmare il gap di fiducia dei clienti, i leader devono assicurare che ogni implementazione di AI avvenga in maniera responsabile, trasparente e con uno scopo ben preciso. Perché? La fiducia va conquistata. Può richiedere del tempo. E una volta conquistata, la si può perdere in un attimo se gli strumenti di AI utilizzati forniscono informazioni errate, non proteggono i dati personali o, più semplicemente, offrono un’esperienza mediocre.

    È difficile sbarazzarsi di una cattiva reputazione. Sottovalutando l’importanza della fiducia dei clienti nell’AI e nella capacità delle aziende di utilizzarla, si rischia di compromettere le relazioni costruite con i consumatori e la loro percezione dell’utilità degli strumenti tecnologici.

    Il delicato equilibrio tra rischi e opportunità offerti dall’AI

    Per il momento, ciò che i clienti sanno sull’AI sembra entusiasmarli. Secondo una nostra ricerca, il 70% dei clienti crede già che l’AI abbia il potenziale per offrire risposte più rapide e un servizio clienti migliore. Ciononostante, un approccio sbagliato può velocemente trasformare questo ottimismo in frustrazione. La gente odia i chatbot che non funzionano a dovere. Nessuno vuole sacrificare la fiducia dei clienti nel nome dell’efficienza o a causa di un’eccessiva automazione.

    L’introduzione di ogni nuova tecnologia dovrebbe prevedere un processo in più fasi. Per iniziare, è necessario comprendere e risolvere le preoccupazioni dei clienti in merito a trasparenza, privacy e sicurezza dei dati e performance. Occorre comunicare in maniera chiara i propri piani e politiche, indicare le best practice seguite e rimanere aperti a feedback e cambiamenti.

    I sette consigli riportati di seguito possono aiutare a mettere davvero l’AI al servizio della CX:

    1. Le esperienze di qualità superiore hanno inizio con una AI che comprende i clienti

    Se l’AI non viene addestrata con dati specifici per la CX, non sarà in grado di comprendere, né tantomeno risolvere, le domande più frequenti dei clienti. Per aver fiducia nell’AI, i clienti devono credere che sia effettivamente in grado di comprenderli e aiutarli.

    In Zendesk, abbiamo addestrato la nostra soluzione di AI basandoci su miliardi di interazioni con i clienti, al fine di assicurare una comprensione profonda di ciascuna richiesta, andando oltre il linguaggio utilizzato per capire anche il sentiment e lo scopo alla base della domanda.

    1. L’automazione non deve essere “tutto o niente”

    Il primo passaggio di una strategia di AI consiste nel decidere cosa automatizzare — perché non è necessario automatizzare ogni attività. È consigliabile iniziare dalle domande più semplici, in modo da guadagnarsi la fiducia dei clienti e del team. Ad esempio, si può partire con richieste sullo stato degli ordini o della spedizione, per poi passare a problematiche più complesse, come cancellazioni e rimborsi.

    1. Ricorrere tempestivamente all’escalation

    Se è importante che l’AI comprenda i clienti, è altrettanto importante che riconosca i propri limiti e che ricorra all’escalation con l’inoltro a un agente umano ogni volta che serve. Fornendo informazioni rilevanti, come la cronologia degli ordini e i dettagli dell’account, l’AI aiuta l’agente a velocizzare la pratica ed evita che il cliente debba fornire di nuovo le stesse informazioni.

    1. Utilizzare una scala di livelli di certezza per maggiore trasparenza nelle previsioni basate sull’AI

    Non tutte le previsioni dell’AI sono uguali: alcune sono elaborate con un più alto livello di certezza. Dal momento che tali previsioni possono influenzare le azioni dei clienti, è necessario comunicare in maniera trasparente il livello di certezza associato a ogni risposta elaborata dall’AI.

    Poco importa se l’AI fornisce risposte esatte nell’80% dei casi: verrà comuqnue ricordata per le rare volte in cui sbaglia. Ecco perché la trasparenza è fondamentale per conquistarsi la fiducia a lungo termine da parte di amministratori, agenti e, in ultima analisi, clienti.

    1. Coinvolgere gli agenti umani

    Quando il livello di certezza è basso, l’AI dovrebbe subito coinvolgere un agente umano. La supervisione umana, infatti, è fondamentale per garantire un’AI accurata, sicura e oggettiva. Secondo una nostra ricerca, l’81% dei clienti dichiara che la possibilità di accedere a un agente umano è fondamentale per mantenere alta la fiducia nel servizio clienti basato sull’AI.

    1. Offrire sicurezza e privacy

    Privacy e sicurezza dei dati sono aspetti critici nel mantenere un buon livello di fiducia. Tuttavia, secondo una nostra ricerca, solo il 21% afferma senza riserve che le aziende stiano facendo abbastanza per proteggere i dati. È un dato preoccupante.

    In Zendesk, gestiamo miliardi di interazioni contenenti dati sensibili, rispettando gli alti standard imposti dai nostri clienti. Sviluppiamo internamente i nostri modelli e ci assicuriamo che nessun dato esca dalle infrastrutture di Zendesk.

    1. Creare sistemi di salvaguardia aggiuntivi per l’AI generativa

    I modelli di AI generativa possono essere molto utili per dare alle interazioni un tocco più umano, ma possono anche fornire informazioni fuorvianti o inaccurate. Per evitare di compromettere la fiducia o la reputazione del brand, le aziende devono gestire con molta attenzione queste tecnologie in continua evoluzione, facendo affidamento su sistemi aggiuntivi di salvaguardia, compresa la supervisione umana, in modo da continuare a garantire risposte accurate.

    AI al servizio della CX? D’accordo. Ma l’AI non può e non dovrebbe fare tutto. È bene focalizzare l’attenzione sulle aree in cui l’AI può effettivamente migliorare i processi, ad esempio accorciando i tempi di attesa o indicando ai clienti gli articoli di assistenza più rilevanti.

    La maggior parte dei clienti vuole semplicemente ottenere assistenza il più rapidamente possibile. Se l’AI può contribuire a soddisfare tale richiesta, vuol dire che è lo strumento adatto. Se invece non è in grado di migliorare l’esperienza del cliente o, peggio ancora, rischia di peggiorarla, vuol dire che si tratta di un lavoro per un agente umano.

    AI AI generativa customer experience CX Zendesk
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    DORA: il settore finanziario è davvero pronto alla compliance?

    13/06/2025

    Data Center: una gestione più sostenibile è possibile

    13/06/2025

    Google Cloud: tante novità per la trasformazione digitale delle aziende

    13/06/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Defence Tech

    Cybersecurity aziendale minacciata dagli asset non gestiti

    13/06/2025

    Sicurezza digitale in Italia: crescono attacchi DDoS e Ransomaware

    13/06/2025

    Okta: progetti ambiziosi per emergere nel mercato italiano

    12/06/2025

    Infostealer: Kaspersky e INTERPOL collaborano alla Secure Operation

    12/06/2025
    Report

    Cybersecurity: le previsioni di Deloitte

    10/06/2025

    Red Hat rivela il futuro della virtualizzazione: innovazione e agilità per le aziende

    06/06/2025

    Sviluppatori entusiasti e ottimisti sull’AI agentica

    04/06/2025

    Intelligenza Artificiale: non tutte le aziende sono pronte

    30/05/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.