• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
LineaEDPLineaEDP
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Navigare in rete in modo sicuro: consigli pratici ed accorgimenti per non correre rischi
    • Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino
    • Dynatrace e NVIDIA a supporto delle implementazioni di AI Factory
    • Sicurezza: AI sempre più sfidante
    • Oracle EU Sovereign Cloud conquista le organizzazioni tedesche
    • Progettare il futuro con Red Hat Enterprise Linux 10
    • AI e Partnership pilastri della strategia di SAP
    • Elisabetta Franchi: A Convention of Fashion and Imagination in Mold
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    LineaEDPLineaEDP
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    LineaEDPLineaEDP
    Sei qui:Home»Rubriche»Sicurezza»OpenSSH: scoperta una nuova vulnerabilità

    OpenSSH: scoperta una nuova vulnerabilità

    By Redazione LineaEDP05/07/20243 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Akamai condivide le caratteristiche di regreSSHion, l’ultima vulnerabilità critica che colpisce diverse versioni di OpenSSH

    OpenSSH

    Un nuovo allarme viene emanato dai ricercatori di Akamai che condividono l’analisi della vulnerabilità critica in OpenSSH (CVE-2024-6387), nota come regreSSHion e scoperta dal Qualys Threat Research Unit. Questa falla potrebbe permettere l’esecuzione di codice remoto non autenticato. Derivata da una regressione della vecchia vulnerabilità CVE-2006-5051, la nuova minaccia è stata resa pubblica il 1° luglio 2024.

    La vulnerabilità è causata da una race condition dovuta alla gestione non sicura dei segnali durante un timeout nell’autenticazione dell’utente. Un segnale SIGALRM interrompe un thread durante l’esecuzione di una routine di gestione dell’heap, che può portare all’esecuzione di codice arbitrario se il gestore del segnale chiama la stessa routine di gestione dell’heap.

    Le versioni di OpenSSH colpite da regreSSHion

    Questa vulnerabilità colpisce diverse versioni di OpenSSH, incluse in molte distribuzioni Linux:

    • Vecchia vulnerabilità (CVE-2006-5051): versioni di OpenSSH precedenti alla 4.4/4.4p1 (2006-09-27), a meno che non siano state patchate per CVE-2006-5051 e CVE-2008-4109.
    • Regressione della vulnerabilità: introdotta in OpenSSH 8.5/8.5p1 (2021-03-03).
    • Versioni corrette: OpenSSH 9.8/9.8p1 (2024-07-01) e successive.

    Dato che OpenSSH è ampiamente utilizzato, l’impatto è significativo, colpendo la maggior parte delle distribuzioni Linux. Tuttavia, diversi fattori riducono il rischio immediato:

    1. Limitazioni della PoC: attualmente, la PoC è efficace solo su computer x86. Lo sfruttamento su computer amd64 è più complesso a causa delle protezioni della memoria più robuste.
    2. Tempo di sfruttamento: sfruttare con successo la vulnerabilità richiede tempo prolungato e connessioni multiple, il che dovrebbe attivare i rilevatori di attacchi brute-force.
    3. Vettore di accesso iniziale: questa vulnerabilità è probabilmente utilizzata come punto di accesso iniziale da internet. La mitigazione include la segmentazione delle interfacce SSH esposte a internet (o l’utilizzo di jump box per il traffico SSH) per limitare il potenziale danno.

    Strategie di mitigazione

    La soluzione principale per mitigare questa vulnerabilità è aggiornare OpenSSH a una versione non vulnerabile. Poiché OpenSSH è generalmente incluso nelle distribuzioni Linux, l’aggiornamento dipende dal rilascio delle patch da parte del fornitore. Utilizzare la query Osquery fornita per rilevare gli asset vulnerabili e monitorarli nel tempo. I clienti di Akamai Guardicore Segmentation possono eseguire query per identificare ed etichettare gli asset in base ai risultati della query.

    Dato che lo sfruttamento della vulnerabilità richiede tempo, è essenziale identificare e limitare l’accesso alle interfacce OpenSSH esposte a internet. Per i dispositivi che necessitano dell’accesso SSH da internet, è importante applicare la segmentazione della rete per limitare l’esposizione della rete interna.

    Se le patch fossero in ritardo, è consigliabile aumentare la sensibilità degli allarmi sui workload vulnerabili e non patchati. Focalizzarsi sul rilevamento dei tentativi di brute-force, probabili indicatori di tentativi di sfruttamento. Regolare la sensibilità degli allarmi in base all’importanza del workload e al suo potenziale impatto.

    Akamai cybersecurity Qualys Threat Research Unit regreSSHion vulnerabilità
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione LineaEDP
    • Facebook
    • X (Twitter)

    LineaEDP è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino

    21/05/2025

    Dynatrace e NVIDIA a supporto delle implementazioni di AI Factory

    21/05/2025

    Sicurezza: AI sempre più sfidante

    21/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    Security Words

    INFRASTRUTTURA APPLICATIVA: PROTEGGIAMOLA

    29/01/2024

    PASSWORD E STRATEGIA

    29/01/2024
    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Defence Tech

    Attacchi informatici: Russia, UE e Asia nel mirino

    21/05/2025

    Sicurezza: AI sempre più sfidante

    21/05/2025

    Computer ICS sempre sotto minaccia cyber: l’analisi di Kaspersky

    20/05/2025

    TA406: cybercrime contro le entità governative ucraine

    19/05/2025
    Report

    Aziende italiane e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo?

    12/05/2025

    L’AI irrompe nel manufacturing

    02/05/2025

    L’AI è il futuro, ma senza dati rimane solo una promessa

    02/05/2025

    IBM X-Force Threat Index 2025: vecchi e nuovi trend delle minacce cyber

    18/04/2025
    Rete BitMAT
    • Bitmat
    • BitMATv
    • Top Trade
    • LineaEdp
    • ItisMagazine
    • Speciale Sicurezza
    • Industry 4.0
    • Sanità Digitale
    • Redazione
    • Contattaci
    NAVIGAZIONE
    • Cio
    • Cloud
    • Mercato
    • News
    • Tecnologia
    • Case History
    • Report
    • Sicurezza
    • IOT
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 293 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.